Introduzione
Buone notizie per i titolari di Partite Iva: anche quest’anno sarà possibile rateizzare il pagamento del secondo acconto delle imposte sui redditi. Come nel 2023, gli autonomi con un volume d’affari fino a 170mila euro potranno iniziare a versare gli importi da gennaio 2025, suddividendo il pagamento in cinque rate mensili, con l’ultima fissata a maggio
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Quello che devi sapere
Emendamenti appoggiati dal ministro dell'Economia
La misura, introdotta su spinta della Lega attraverso tre emendamenti – due al decreto fiscale e uno alla manovra 2025 – ha trovato l’appoggio del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che nei giorni scorsi aveva manifestato apertura verso questa soluzione
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Platea e numeri
Nel 2023, oltre 276mila titolari di Partite IVA hanno scelto il pagamento a rate, suddivisi tra 83.233 contribuenti Irpef e 193.044 appartenenti ai regimi minimi e forfettari. La misura ha generato uno spostamento di cassa per circa 600 milioni di euro, dimostrando l’interesse per questa forma di flessibilità fiscale
Gusmeroli: "Grande risultato"
Soddisfatto Alberto Gusmeroli, presidente della commissione Attività produttive della Camera e promotore della misura, che parlando con il Messaggero la definisce un "grande risultato". Gusmeroli sottolinea che questa proroga rappresenta una vera semplificazione fiscale: "Per la seconda volta in 50 anni le tasse non si pagheranno in anticipo, ma ad anno concluso e reddito guadagnato", eliminando sanzioni o la necessità di ricorrere a prestiti per rispettare le scadenze
Le novità per le Partite Iva
Tra gli emendamenti proposti dalla Lega, uno punta ad estendere la platea dei beneficiari includendo tutte le persone fisiche, società di persone, di capitale e associazioni soggette agli Isa, con un periodo di rateizzazione esteso fino al 16 giugno 2025. Un’altra proposta riguarda l’inclusione dei contributi previdenziali e assistenziali nel regime di pagamento a rate
Le prospettive future
Gusmeroli ha inoltre espresso l’intenzione di rendere strutturale il pagamento rateale del secondo acconto, estendendolo anche a dipendenti e pensionati con redditi aggiuntivi. "L’obiettivo è garantire maggiore equità fiscale e fornire strumenti di sostegno concreto a tutti i contribuenti", ha dichiarato, aggiungendo che si punta a permettere anche il pagamento dilazionato dei contributi
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