UniCredit – Bpm, i maggiori azionisti dietro le due banche sono italiani o stranieri?

Economia
Ansa/Getty/Sky TG24

L'Ops della seconda banca italiana su Banco Bpm, che guardava da tempo a Monte Paschi di Siena per creare il terzo polo del Paese, è arrivata come un fulmine a ciel sereno, prendendo alla sprovvista anche il governo. "Ero rimasto al fatto che UniCredit volesse crescere in Germania. Ormai di italiano ha poco e niente: è una banca straniera", ha detto il vicepremier Salvini. A cosa si riferiva? Anche di questo si è parlato nella puntata di "Numeri", di Sky TG24, andata in onda il 25 novembre

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L’offerta pubblica di scambio di azioni lanciata da UniCredit nei confronti di Banco Bpm, operazione da circa 10 miliardi di euro, è arrivata come un fulmine a ciel sereno nel panorama bancario italiano, non anticipata da alcuna indiscrezione. Se andasse in porto, vedrebbe la luce un maxi gruppo da circa 70 miliardi di euro di valore in Borsa, con 19 milioni di clienti, 100mila dipendenti e 5mila filiali. Tutto si inserisce però in un contesto complesso, con Banco Bpm che da tempo lavora alla creazione di un terzo polo italiano, dietro San Paolo e UniCredit, guardando a Monte dei Paschi di Siena (di cui ha rilevato il 19%). Il governo è stato preso in contropiede dall’Ops, con il capo del Mef Giorgetti che lancia un monito: "Aspettiamo di vedere le carte ma possiamo esercitare la golden power", ha detto in riferimento al potere dell’esecutivo di intervenire in determinate operazioni economiche, tra cui acquisizioni o fusioni bancarie, in nome degli interessi strategici nazionali. Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini è stato più duro: "A me le concentrazioni e i monopoli non piacciono mai, ero rimasto al fatto che UniCredit volesse crescere in Germania. Non so perché abbia cambiato idea. UniCredit ormai di italiano ha poco e niente: è una banca straniera, a me sta a cuore che realtà come Bpm e Mps che stanno collaborando, soggetti italiani che potrebbero creare il terzo polo italiano, non vengano messe in difficoltà". Perché Salvini definisce straniera UniCredit? Anche di questo si è parlato nella puntata di Numeri, approfondimento di Sky TG24, andata in onda il 25 novembre. 

Chi possiede le azioni UniCredit?

Innanzitutto, al momento UniCredit sta portando avanti interessi anche in Germania: ha da poco portato la sua partecipazione in Commerzbank al 21%. Salvini forse si riferiva però all’azionariato di UniCredit, che effettivamente è molto parcellizzato. L’azionista che detiene di più, il 7%, è il fondo americano BlackRock. In generale, i tre quarti di capitale sono di investitori istituzionali (altre banche, compagnie assicurative e così via), di cui il 69% di investitori stranieri. Poi c’è una piccola quota di investitori istituzionali italiani (il 6%). Il rimanente quarto di capitale fa invece capo ad altri investitori, stranieri e italiani. 

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I principali azionisti di Bpm

E in Banco Bpm? Anche qui i principali azionisti sono stranieri. Crédit Agricole guida con il 12%, poi sbuca di nuovo BlackRock (5,2%). Terza è l'italiana Fondazione Enasarco, con il 3%.

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Le prime banche italiane

Cambiando prospettiva, quali sono le principali banche italiane? Sulla base di quanto valgono in Borsa (che è solo uno dei criteri attraverso cui guardare alla questione), salta subito all’occhio come ce ne siano due enormi, Intesa e Unicredit, e poi altre più piccole, con capitalizzazione uguale o molto simile. Se fino a pochi giorni fa si parlava del fatto che Bpm e MPS potessero in qualche modo fondersi, raggiungendo il terzo posto, l'Ops di UniCredit verso Bpm ha sparigliato le carte.

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