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Stop di Giorgetti a UniCredit: "Operazione su Bpm non concordata. C'è golden power"

Economia
Ipa/Getty

La banca guidata da Orcel promuove un’ops dal controvalore di 10 miliardi. Il ministro dell'Economia: "Il governo farà le sue valutazioni". L'offerta, se giungesse a termine, farebbe morire un altro grande progetto in lavorazione: da tempo Bpm guardava a Monte dei Paschi di Siena. Salvini: "A me le concentrazioni non piacciono. UniCredit ormai è banca straniera, a me stanno a cuore realtà come Bpm e Mps che stanno collaborando, soggetti italiani che potrebbero creare il terzo polo italiano"

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Nel pieno dell’operazione Commerzbank, UniCredit a sorpresa lancia un'offerta pubblica di scambio volontaria sulla totalità delle azioni di Banco Bpm per un controvalore - in caso di integrale adesione - di 10.086.832.606 euro. L'importo - spiega una nota dell’istituto -  è pari alla valorizzazione 'monetaria' del corrispettivo, ovvero 6,657 euro per azione di Banco Bpm, e la cifra tiene conto anche del prezzo ufficiale delle azioni di UniCredit nell'ultima seduta di venerdì scorso (38,041 euro). Se l'operazione giungesse a termine, vedrebbe la luce il più grande polo bancario italiano. Allo stesso tempo però morirebbe sul nascere un altro progetto in corso d'opera: da tempo Bpm guardava a Mps e insieme sarebbero diventate il terzo polo bancario. La politica è stata colta di sorpresa dall'annuncio di UniCredit, con il ministro dell'Economia Giorgetti che avverte: "Il governo può usare il golden power". Parte invece all'attacco di UniCredit il vicepremier Matteo Salvini: "A me le concentrazioni e i monopoli non piacciono mai, ero rimasto al fatto che UniCredit volesse crescere in Germania. UniCredit ormai di italiano ha poco e niente: è una banca straniera, a me sta a cuore che realtà come Bpm e Mps che stanno collaborando, soggetti italiani che potrebbero creare il terzo polo italiano, non vengano messe in difficoltà". 

L'offerta di UniCredit

UniCredit prevede che l'esecuzione dell'offerta di scambio su Banco Bpm "sarà completata entro giugno 2025, con la piena integrazione completata entro approssimativamente i 12 mesi successivi" e con la maggior parte delle sinergie realizzate entro 24 mesi. "Con questa acquisizione di uno dei nostri obiettivi storici, rafforziamo la nostra posizione in Italia, e al contempo incrementiamo ulteriormente il valore che possiamo creare per i nostri stakeholder in quel mercato così come per i nostri azionisti", ha commentato il Ceo di UniCredit, Andrea Orcel, precisando che "al momento, l'offerta che abbiamo presentato non è vincolante, e non vi è alcuna certezza che si raggiunga un accordo. La responsabilità di valutare questa offerta spetta al consiglio di amministrazione di Banco Bpm e agli azionisti di entrambi gli istituti. Speriamo di incontrarli presto per discutere i dettagli direttamente con loro". "L'Europa ha bisogno di banche più forti e più grandi che la aiutino a sviluppare la propria economia e a competere contro gli altri principali blocchi economici. Grazie al lavoro svolto negli ultimi tre anni, UniCredit è ora ben posizionata per rispondere anche a questa sfida". Poi ha aggiunto: "La nostra posizione in Commerzbank è un investimento" che "ha tempo per maturare". E rispondendo a una domanda degli analisti ha sottolineato: "Non abbiamo ambizioni su Mps". Banco Bpm riunirà domani mattina il suo consiglio di amministrazione.

Le tappe

UniCredit presenterà a Consob il documento di offerta per la totalità delle azioni di Banco Bpm entro il termine di 20 giorni di calendario da oggi. Entro la stessa data, il gruppo di Piazza Gae Aulenti presenterà le istanze per l'ottenimento delle autorizzazione preventive nonché le necessarie comunicazioni e/o istanze per l'ottenimento delle altre autorizzazioni. La proposta di delega per un aumento di capitale al servizio dell'offerta sarà sottoposta all'approvazione dell'assemblea straordinaria dei soci di UniCredit convocata per il 10 aprile 2025 e il cda delibererà l'aumento nei più brevi tempi tecnici dopo l'ottenimento delle autorizzazioni preventive. Il documento di offerta sarà pubblicato successivamente all'approvazione dell'aumento da parte del Consiglio e all'ottenimento dell'approvazione da parte di Consob del documento di offerta. Il periodo di adesione sarà avviato successivamente alla pubblicazione del documento d'offerta, in conformità alle previsioni di legge. Subordinatamente all'avveramento - o alla rinuncia - delle condizioni di efficacia e al perfezionamento dell'offerta, l'offerente procederà al pagamento del corrispettivo entro la data di pagamento. L'offerta sarà efficace se UniCredit verrà a detenere all'esito dell'offerta una partecipazione pari ad almeno il 66,67% del capitale sociale di Banco Bpm. L'offerente, tuttavia, si riserva di rinunciare parzialmente alla presente condizione di efficacia, purché la partecipazione che l'offerente venga a detenere all'esito dell'Offerta sia comunque almeno pari al 50% del capitale sociale più 1 azione dell'emittente (soglia, quest'ultima, non rinunciabile).

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L'aggregazione di Banco Bpm con UniCredit - si legge nella nota dell’istituto - permetterà la piena valorizzazione delle potenzialità dei due gruppi in Italia e un conseguente ulteriore rafforzamento di una solida realtà pan-europea, che diventerebbe la terza banca europea per capitalizzazione di mercato. Unicredit lancerà un aumento di capitale a supporto dell'Ops riguardante il 13,9% del proprio capitale. Le azioni verranno utilizzate nell'offerta di scambio. Inoltre, spiega la banca, l'integrazione di Banco Bpm con Unicredit rappresenta, per entrambi, un'opportunità di "crescita ideale". Aderendo all'offerta, tutti gli azionisti di Banco Bpm trarrebbero "beneficio dall'aggregazione con Unicredit, in quanto diventerebbero protagonisti di una iniziativa imprenditoriale di eccellenza promossa da un autentico gruppo pan-europeo con presenza globale qual è il gruppo bancario UniCredit. L'offerente avrebbe infatti la possibilità di accelerare e rafforzare ulteriormente la creazione di valore delineata nel piano strategico Unlocked 2022-2024 mediante l'aggregazione di una banca che presenta un profilo coerente con gli obiettivi strategici descritti".

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La sola acquisizione di Banco Bpm non influisce sull'ambizione di una distribuzione media annua totale nel 2025 e 2026 maggiore rispetto al 2024, si legge nella nota in cui UniCredit annuncia l'ops su Piazza Meda. Il gruppo ambisce a mantenere le aspettative relative all'ammontare dei dividendi assoluti e al dividendo per azione nel 2025 e 2026 e rimane impegnata a utilizzare e/o a restituire il capitale in eccesso entro il 2027. Risultano poi confermati la politica di distribuzione dei dividendi e il dividendo per azione per il 2024, come da guidance. Il restante programma di riacquisto di azioni proprie del 2024 (Sbb) sarà avviato dopo la chiusura dell'offerta, prevista a giugno, condizionatamente all'approvazione degli azionisti e degli organi di vigilanza ed escludendo altre opportunità inorganiche.

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Resta in piedi l'operazione Commerzbank

UniCredit infine specifica che l'offerta pubblica di scambio volontaria su Banco Bpm è autonoma e indipendente dall'investimento effettuato nel capitale sociale di Commerzbank. Le discussioni relative a Commerzbank sono state già prolungate nel rispetto delle prossime elezioni (in Germania il prossimo febbraio) degli stakeholder della banca. La posizione rimane un importante investimento con protezione in caso di ribassi e con sostanziale potenziale "upside". Orcel ha spiegato che "per rispetto della Germania e delle sue elezioni, non ci sarebbe stata la possibilità di muoversi nel breve termine e forse non ci sarà affatto". Per cui "mentre aspettiamo siamo tranquilli nella nostra posizione e possiamo discuterne costruttivamente senza forzare il tema". Il ceo di UniCredit ha sottolineato, inoltre, che quello che "ci aspettiamo non è cambiato, ma vista la reazione di certi ambienti dobbiamo essere pazienti e dare a tutti il tempo" che serve. Orcel ha ribadito, quindi, che UniCredit procederà ad un'acquisizione di Commerz "solo a certe condizioni, che richiedono un cambio delle posizioni di certe controparti".

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