Flat tax, ipotesi tetto massimo fino a 50 mila euro per il lavoro dipendente. Cosa sapere
EconomiaIntroduzione
Sono diversi gli emendamenti alla Manovra presentati dalla Lega in Commissione bilancio alla Camera dei deputati: tra questi c’è anche l’estensione della platea di contribuenti che può accedere alla flat tax. Ecco cosa c'è da sapere
Quello che devi sapere
L’adesione delle Partite Iva alla flat tax
- Introdotto nel 2015, il regime forfettario ha riscosso un grande successo nel mondo delle partite Iva, con il 49,2% che ha scelto la flat tax
Per approfondire: Partite Iva, ipotesi proroga per versamenti di imposte e tasse a rate. Cosa sappiamo
Una platea estesa
- I dati sono chiari: in una platea di 3,8 milioni di persone fisiche titolari di partita Iva, che hanno presentato dichiarazione ai fini delle imposte dirette, quelle in regime fiscale di vantaggio o regime forfettario rappresentano la metà e di questi la quasi totalità ha scelto la tassa piatta (circa 1,8 milioni, con una crescita del 4,4% rispetto al 2021)
Come funziona oggi la normativa
Ma quali sono le regole oggi? La normativa prevede che i requisiti d’accesso alla tassa piatta siano:
- Aver conseguito ricavi o percepito compensi nell’anno precedente a quello di applicazione, non superiori a 85 mila euro;
- Non essere socio di una società di persone;
- Non aderire ad un altro regime speciale;
- Non avere quote di una Srl per più del 50% presso un’azienda nello stesso settore in cui operi come autonomo;
- Non superare la soglia di 20 mila euro in corrispettivi a lavoratori dipendenti o collaboratori in un anno;
- Avere residenza in Italia o in un altro Stato UE o nello Spazio Economico europeo con almeno il 75% del reddito in Italia
Chi ne risulta escluso
- Sono esclusi da questo regime di vantaggio gli imprenditori che si muovono nei seguenti ambiti, per cui vengono già applicati i regimi speciali IVA:
- vendita di tabacchi e fiammiferi;
- servizi di editoria;
- servizi di telefonia pubblica;
- servizi di gioco e intrattenimento;
- rivendita documenti di trasporto pubblico;
- agenzie viaggio;
- agriturismi;
- vendite a domicilio o di prodotti usati;
- servizi di cessione di fabbricati o terreni
La proposta della Lega
- L’intenzione della Lega è rendere questo mondo ancora più appetibile: per questo è arrivata la proposta di Alberto Bagnai, che propone di elevare da 30mila a 50mila euro il limite di reddito da lavoro dipendente o da pensione per accedere alla flat tax del 15%
Le parole del viceministro Leo
- A questo riguardo si è mostrato possibilista il viceministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo: “Se si trovano le risorse è sicuramente una soluzione percorribile, perché una delle limitazioni all'accesso alla flat tax è il tetto di 30mila euro per pensionati e lavoratori dipendenti. Alzare il tetto immetterebbe molti altri soggetti nel meccanismo della tassazione flat. L'unica cosa è comunque quella di avere la massima attenzione sulle risorse", ha dichiarato
Salvini: "Obiettivo allargare la flat tax"
- "C'è il tema forze dell'ordine e sicurezza, garantire che ai poliziotti che vanno in pensione ne subentrino altri, c'è il tema della flat tax, del regime forfettario e dell'aliquota fiscale al 15% semplificata, che due milioni di partite Iva usano e vorremmo estendere questa facoltà anche ai lavoratori dipendenti e pensionati. Quindi il tema tasse e lavoro, quello della sicurezza e tanti altri", ha dichiarato il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, a margine dell'assemblea Anci. Sulla flat tax, in particolare, il vicepremier ha dichiarato: "Ci stiamo lavorando, ci sono vincoli europei. Potremmo alzare la soglia per lavoratori dipendenti e pensionati, oggi sono esclusi dalla flat tax, che mi piacerebbe coinvolgere"
Cosa significa concretamente
- Ma quali sarebbero i vantaggi provenienti da una simile proposta? In questo modo la platea di beneficiari si allargherebbe e potrebbero essere supportati anche coloro che conseguono redditi integrativi derivanti da collaborazioni professionali
Cos’è cambiato nel 2023
- Ad ampliare la platea dei beneficiari della flat tax è stata soprattutto la Manovra del 2023, che ha spostato la soglia dei redditi tassabili con l’imposta unica da 65 mila a 85 mila euro di ricavi all’anno. Grazie a questo regime fiscale agevolato si paga il 15% di tasse oppure il 5% per i primi 5 anni in caso si apra una nuova attività
I vantaggi della flat tax
- Diversi, poi, i vantaggi della flat tax che vanno dall’esonero dal pagamento dell’Iva (ideale per chi vende al consumatore finale), allo sconto del 35% sui contributi Inps per artigiani, fornitori di servizi e commercianti. Da segnalare, inoltre, anche una gestione molto più snella, nonostante la fatturazione elettronica sia passata da facoltativa a obbligatoria a inizio 2024
Gli svantaggi
- Non mancano, però, anche gli svantaggi, come il mancato scaricamento dei costi e il rischio di pagare più tasse, specie se si supera il tetto massimo previsto di 85 mila euro. In questo caso l’autonomo è spinto a fatturare di meno per evitare di passare al regime ordinario a partire dall'anno successivo
Per approfondire: Partite Iva, in arrivo per i forfettari la fattura semplificata senza limiti: ecco cos'è
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in questa scheda
- L’adesione delle Partite Iva alla flat tax
- Una platea estesa
- Come funziona oggi la normativa
- Chi ne risulta escluso
- La proposta della Lega
- Le parole del viceministro Leo
- Salvini: "Obiettivo allargare la flat tax"
- Cosa significa concretamente
- Cos’è cambiato nel 2023
- I vantaggi della flat tax
- Gli svantaggi
- Leggi anche
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