Bonus Natale 2024, spetta anche ai genitori senza coniugi a carico. Gli esempi e le novità

Economia
©IPA/Fotogramma

Introduzione

Dopo l’ampliamento della platea di beneficiari previsto da un decreto approvato dal Consiglio dei Ministri il 12 novembre scorso, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito in una circolare quali sono i requisiti necessari per richiedere il contributo da 100 euro.

Quello che devi sapere

La novità

  • Finanziato con ulteriori 100 milioni di euro, il bonus Natale viene ora riconosciuto anche ai lavoratori dipendenti privi di coniugi a carico. I datori potranno erogare il contributo a tutti genitori che abbiano almeno un figlio a carico a prescindere che siano coniugati, divorziati, separati, conviventi oppure monogenitori. Secondo le stime, la modifica porta a 4,6 milioni la platea di beneficiari senza duplicazioni all’interno del medesimo nucleo familiare. Nella prima versione una stima, confermata dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, non superava 1,1 milioni

Per approfondire:

Bonus Natale statali, domande chiudono il 22 novembre. Come fare richiesta su NoiPa

La novità

Figli fiscalmente a carico

  • Restano validi i requisiti precedenti come la presenza di almeno un figlio fiscalmente a carico anche se nato fuori dal matrimonio, riconosciuto, adottivo, affiliato o affidato. Secondo la definizione contenuta nel Testo unico delle imposte sui redditi (Tuir), un familiare è considerato fiscalmente a carico se dispone di un reddito complessivo non superiore a 2.840,51 euro, che sale a 4.000 per i figli di età inferiore ai 24 anni

Divieto di cumulazione

  • Tra le novità introdotte dal Dl 167/2024, spicca l’inammissibilità sull'accesso al bonus presentato da entrambi i genitori, coniugati e non legalmente separati o conviventi. Anche in caso di requisiti soddisfatti da entrambi i lavoratori, l’indennità spetta a un solo genitore

Limiti di reddito

  • Per l’accesso al contributo, restano validi il requisito di reddito che non può superare i 28mila euro annui e il possesso della capienza fiscale, ovvero un’imposta lorda sui redditi da lavoro di importo superiore a quello della detrazione per lavoro dipendente

Se non c’è certezza sui requisiti

  • Se non c'è certezza sui requisiti, potranno essere utilizzati il modello 730 o il modello Redditi Persone Fisiche 2025, relativi al periodo d’imposta 2024. Questa via sarà possibile anche per i lavoratori dipendenti che, non avendo all’inizio certezza di possedere i requisiti reddituali richiesti dalla norma, non hanno presentato al datore di lavoro la dichiarazione sostitutiva di atto notorio. Il datore di lavoro potrà recuperare le somme versate sotto forma di credito, da usare in compensazione. L’importo previsto arriva a un massimo di 100 euro e deve essere calcolato in base ai giorni di lavoro. Non cambierà invece a seconda del contratto (determinato o indeterminato), o all’orario di lavoro (part-time o tempo pieno)

Esempio 1

  • Passando agli esempi concreti, l’Agenzia delle Entrate ipotizza nella circolare due lavoratori dipendenti (sig. Rossi e sig.ra Bianchi), genitori di un figlio fiscalmente a carico che non siano coniugati tra loro né conviventi. Il bonus viene riconosciuto ad entrambi nel caso in cui non siano coniugati o convivano con altri soggetti

Esempio 2

  • Nel secondo esempio la sig.ra Bianchi non è coniugata né convive con altri soggetti mentre il sig. Rossi è coniugato con una lavoratrice dipendente (sig.ra Verdi) con la quale ha un altro figlio fiscalmente a carico. In questo caso il bonus spetta alla sig.ra Bianchi e a uno tra il sig. Rossi o la sig.ra Verdi

Esempio 3

  • Nel terzo esempio fornito nella circolare delle Entrate, la sig.ra Bianchi non è coniugata, né convivente e non soddisfa i requisiti per ottenere il bonus. Mentre il sig. Rossi è coniugato con una lavoratrice dipendente (sig.ra Verdi) con la quale ha un altro figlio fiscalmente a carico. In questo caso il bonus è riconosciuto solo ad uno tra i coniugi (sig. Rossi o sig.ra Verdi)

Esempio 4

  • Nel quarto esempio, la sig.ra Bianchi non è coniugata, né convivente mentre il sig. Rossi è coniugato con lavoratrice dipendente (sig.ra Verdi) con la quale ha un figlio che non è fiscalmente a carico. In questo caso il bonus viene riconosciuto ad entrambi i genitori (sig.ra Bianchi e sig. Rossi)

Precedenti dichiarazioni

  • Come precisato nella circolare dell’Agenzia, i lavoratori che hanno fatto richiesta con la precedente formulazione non sono tenuti a presentarne un’altra a patto che sia necessario comunicare il codice fiscale del convivente, e dichiarare che quest’ultimo non sia beneficiario del bonus

Modalità di erogazione

  • Come nella precedente versione, il bonus Natale può essere richiesto al datore di lavoro (o al sostituto d'imposta) tramite un'autocertificazione. Vanno inseriti alcuni dati fondamentali nel documento da inoltrare, come il codice fiscale del figlio fiscalmente a carico. Il datore procede a consegnare i 100 euro insieme alla tredicesima mensilità, di solito corrisposta con la busta paga di dicembre. In alternativa, sarà possibile “recuperare” l’indennità attraverso la Dichiarazione dei redditi 2025. Quest'ultima opzione interessa in particolare coloro che operano senza sostituto d'imposta come i lavoratori e le lavoratrici domestiche

Le criticità

  • In precedenza, il provvedimento aveva sollevato le critiche delle opposizioni per l'esclusione di genitori non coniugati, coppie di fatto e partite Iva. Dopo l'allargamento, a far discutere ora è l'erogazione del bonus Natale a famiglie in cui il genitore convivente può avere un reddito molto alto

Per approfondire:

Bonus Natale, come funziona e come richiederlo