Temu nel mirino dell'Ue: quali sono i rischi per gli utenti? L'inchiesta di Altroconsumo
EconomiaIntroduzione
L'Ue ha avviato un'indagine su Temu, il colosso cinese dell'e-commerce, per verificare eventuali violazioni del Digital service act (Dsa), cioè il Regolamento sui servizi digitali in vigore da febbraio che impone regole precise per arginare lo strapotere dei giganti del web. Gli accertamenti di Bruxelles sono arrivati anche a seguito di un'azione congiunta di Altroconsumo e Beuc, l'organismo che raccoglie tutte le organizzazioni di consumatori europee, che avevano denunciato delle "pratiche opache" da parte di Temu.
Ma quali sono nello specifico? Secondo l'inchiesta dell'associazione dei consumatori, Temu presenta informazioni "non redatte in maniera chiara e comprensibile" e "non offre la garanzia di un ambiente online affidabile e sicuro". In sostanza, "attraverso tecniche ingannevoli e manipolatorie, compromette la capacità di prendere decisioni d'acquisto libere e informate". All'esame dell'Ue anche "finte recensioni, sconti falsi, e l'impossibilità di contattare il servizio di assistenza clienti".
Cosa rischia Temu? Multe pari al 6% del suo fatturato annuo negli Stati membri interessati. La durata dell'indagine dipenderà dalla complessità del caso e dalla disponibilità del colosso a collaborare, sottolineano intanto da Bruxelles.
Quello che devi sapere
L'indagine dell'Ue
- A fine ottobre l'Ue ha aperto un'indagine su Temu, il colosso cinese dell'e-commerce, con l'obiettivo di far luce sulla vendita di prodotti illegali in possibile violazione del Digital service act (Dsa). La settimana scorsa, la Commissione europea e la rete di cooperazione per la tutela dei consumatori delle autorità nazionali hanno chiesto ulteriori chiarimenti su una serie di pratiche che potrebbero violare le norme Ue per i consumatori
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Un mese di tempo
- Sotto la lente d’ingrandimento dell’Unione c'è la possibile comunicazione di sconti falsi, nonché informazioni "mancanti e fuorvianti", eventuali recensioni non veritiere e le difficoltà nel contattare il servizio assistenza. Bruxelles ha quindi chiesto a Temu un allineamento alle norme comunitarie: ora l'azienda di e-commerce ha un mese di tempo per rispondere alle richieste e proporre impegni per migliorare la tutela dei consumatori
La possibile multa
- Se la piattaforma non dovesse rispondere alle preoccupazioni sollevate, le autorità nazionali potrebbero intraprendere "azioni esecutive" per garantire la conformità, tra cui multe pari al 6% del fatturato annuo di Temu negli Stati membri interessati. La durata dell'indagine dipenderà dalla complessità del caso e dalla disponibilità di Temu a collaborare, sottolineano da Bruxelles. Il procedimento, inoltre, non esclude eventuali azioni delle autorità nazionali di protezione dei consumatori o di controllo della sicurezza sui prodotti
La presunta violazione del Dsa
- Gli accertamenti dell'Ue arrivano anche a seguito dell’azione congiunta di Altroconsumo e Beuc, l'organismo che raccoglie tutte le organizzazioni di consumatori europee. "Lo scorso maggio avevamo segnalato Temu per violazione di diversi punti del Digital service act (Dsa), il Regolamento sui servizi digitali in vigore dallo scorso febbraio e che impone regole precise per arginare lo strapotere dei giganti di internet", ha ricordato Altroconsumo
"Informazioni non chiare"
- Ma quali sono gli "aspetti opachi" di Temu segnalati da Altroconsumo? Come denunciato dall’associazione dei consumatori, la piattaforma cinese presenta "diverse lacune importanti". La prima riguarda i termini e le condizioni del servizio. Le informazioni che vengono fornite ai consumatori, cioè i "destinatari del servizio", "non sono redatte in maniera chiara e comprensibile, come previsto dalle nuove linee guida del Dsa"
"Tecniche ingannevoli"
- Nella sua inchiesta, Altroconsumo ha altresì riscontrato "la mancata garanzia di un ambiente online affidabile e sicuro per l'utente". Cosa significa? L’interfaccia della piattaforma di e-commerce cinese "non è organizzata e gestita in maniera conforme" alle regole, perché secondo l’associazione dei consumatori “compromette, attraverso tecniche ingannevoli e manipolatorie (i cosiddetti dark pattern), la capacità degli utenti di prendere decisioni d'acquisto libere e informate"
"Sconti falsi e finte recensioni"
- Non è tutto. Sempre secondo le segnalazioni di Altroconsumo, su Temu si riscontra una "mancata tracciabilità degli operatori commerciali che operano sulla piattaforma". E come accennato, tra le altre criticità ora sotto esame dell’Ue ci sono "finte recensioni, sconti falsi, l'impossibilità di contattare il servizio assistenza clienti" e le "informazioni ingannevoli su prodotti (come la scarsità di stock rimanenti o la scadenza delle offerte)"
Il benessere psicofisico degli utenti
- Bruxelles intende inoltre verificare quanto i meccanismi di ricompensa degli utenti di Temu - progettati per essere simili a giochi - possano creare dipendenza ripercuotendosi sul benessere psicofisico degli utenti. Un altro filone d'indagine è la trasparenza dei parametri usati nei sistemi di raccomandazione dei contenuti di Temu, chiamata anche a rispettare l'obbligo di consentire l'accesso ai dati pubblici per i ricercatori
"La sicurezza non è negoziabile"
- "Garantire la sicurezza dei consumatori nell'Ue è una priorità per la Commissione. Pertanto, l'adesione ai nostri standard di protezione dei consumatori da parte delle società commerciali non è negoziabile", ha puntualizzato Vera Jourová, vicepresidente per i Valori e la Trasparenza. "La dedizione e gli sforzi coordinati delle autorità nazionali svolgono un ruolo fondamentale nel garantire un mercato equo e sicuro per tutti. Oggi abbiamo condiviso le nostre preoccupazioni con Temu e la esortiamo a rendere le sue pratiche pienamente conformi alle norme dell'Ue in materia di tutela dei consumatori"
Per approfondire: L'indagine della Commissione Ue su Temu