Sotto la lente di Bruxelles la vendita prodotti illegali sul gigante dell'e-commerce cinese, ma anche il design della piattaforma, i sistemi di raccomandazione degli acquisti per gli utenti e l'accesso ai dati per i ricercatori
La Commissione europea ha aperto un'indagine sulla big dell'e-commerce cinese Temu per fare luce sulla vendita di prodotti illegali sul suo sito. Sotto la lente di Bruxelles anche il design della piattaforma, i sistemi di raccomandazione degli acquisti per gli utenti, l'accesso ai dati per i ricercatori. Nelle settimane scorse Bruxelles aveva chiesto al retailer di fornire informazioni sulle misure messe in campo per prevenire la vendita di articoli illeciti e sui rischi relativi alla tutela dei consumatori. L'indagine, aperta ai sensi del Digital services act, potrebbe portare a multe fino al 6% del giro di affari annuo di Temu.
Indagine aperta dopo analisi del rapporto di valutazione dei rischi
Bruxelles ha deciso di aprire l'indagine dopo un'analisi preliminare del rapporto di valutazione dei rischi consegnato dal retailer cinese a settembre 2024 e delle sue risposte ai quesiti formali posti dall'Ue a giugno e ottobre. I funzionari Ue hanno inoltre utilizzato le informazioni condivise dalle autorità nazionali e in particolare il coordinatore irlandese dei servizi digitali. L'indagine punta a fare chiarezza sulle misure messe in campo da Temu contro la vendita di articoli illegali, con particolare attenzione ai sistemi che bloccano la ricomparsa di venditori sospetti già sospesi e di prodotti già dichiarati non conformi. Bruxelles intende inoltre verificare quanto i meccanismi di ricompensa degli utenti - progettati per essere simili a giochi - di Temu possano creare dipendenza ripercuotendosi sul benessere psicofisico degli utenti. Un altro filone d'indagine è la trasparenza dei parametri usati nei sistemi di raccomandazione dei contenuti di Temu, chiamata anche a rispettare l'obbligo di consentire l'accesso ai dati pubblici per i ricercatori. La durata dell'indagine dipenderà dalla complessità del caso e dalla disponibilità di Temu a collaborare. Il procedimento non esclude inoltre eventuali azioni delle autorità nazionali di protezione dei consumatori o di controllo della sicurezza sui prodotti.
La nota con la posizione di Temu
“Temu prende sul serio i suoi obblighi ai sensi della DSA, investendo continuamente per rafforzare il nostro sistema di conformità e salvaguardare gli interessi dei consumatori sulla nostra piattaforma. Collaboreremo pienamente con le autorità di regolamentazione per sostenere il nostro obiettivo comune di un mercato sicuro e affidabile per i consumatori”.
In un contesto distinto, possiamo confermare che stiamo discutendo per aderire al “Memorandum of Understanding (MoU) sulla vendita di merci contraffatte su Internet”, un accordo volontario promosso dalla Commissione Europea. La contraffazione rappresenta un una sfida settore e riteniamo che la collaborazione sia essenziale per portare avanti i nostri obiettivi comuni di protezione dei consumatori e dei titolari dei diritti.