Inps, a chi spetta il Bonus Maroni e come chiedere l’incentivo del 10% in busta paga

Economia
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Introduzione

Con l’inizio di novembre scatta l’ultimo pagamento per il 2024 dell'agevolazione rivolta ai lavoratori subordinati che scelgono di rinunciare al pensionamento anticipato tramite Quota 103 e proseguono l'attività in cambio di uno stipendio più alto. Ma attenzione: solo una categoria di dipendenti è interessata all'erogazione.

Quello che devi sapere

Cos’è il bonus Maroni

  • Introdotto lo scorso anno e ribattezzato in omaggio all’ex ministro del Welfare del governo Berlusconi II, il leghista Roberto Maroni (scomparso nel 2022), il bonus equivale ad un taglio pari al 9,19% dei contributi Ivs (invalidità, vecchiaia, superstiti) a carico del lavoratore.

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Cos’è il bonus Maroni

Gli effetti sullo stipendio

  • L’esonero contributivo dell'aliquota massima dei contributi Ivs si traduce in un aumento netto di circa il 10% in busta paga

A chi spetta

  • Per il mese di novembre, l’erogazione del bonus spetta unicamente ai lavoratori dipendenti nella Pubblica Amministrazione che hanno un trattamento pensionistico diverso dalla Gestione esclusiva dell’Assicurazione generale obbligatoria

Amministrazioni pubbliche

  • Nel dettaglio, per amministrazioni pubbliche si intendono tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane, e loro consorzi e associazioni;
  • Sono incluse altresì le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti i del Servizio sanitario nazionale, l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN) e le Agenzie di cui al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300;
  • Fino alla revisione organica della disciplina di settore, le disposizioni del decreto continuano ad applicarsi anche al Coni

Il calendario Inps

  • Nei mesi scorsi l’Istituto di previdenza ha già erogato il bonus ad altre categorie seguendo un calendario di pagamenti. I primi a riceverlo, il 2 agosto scorso, sono stati i lavoratori dipendenti del settore privato con un trattamento pensionistico a carico della Gestione esclusiva dell’Ago

Le altre categorie coinvolte

  • Il 1° settembre è stata la volta dei lavoratori dipendenti del settore privato con un trattamento diverso dalla Gestione Ago. Mentre all’inizio di ottobre l’erogazione del Bonus Maroni ha interessato i dipendenti delle pubbliche amministrazioni (di cui all’articolo1 comma 2 del decreto legislativo 30 marzo 2001 n.165) con un trattamento pensionistico a carico della Gestione esclusiva dell’Ago

Obiettivo

  • Scopo del Bonus Maroni, giunto al secondo anno di applicazione, è di convincere il maggior numero di persone in possesso dei requisiti minimi ad evitare il ricorso allo scivolo pensionistico tramite un aumento netto dello stipendio

A chi conviene

  • Trattandosi di esonero contributivo, a beneficiare dell’incentivo sono soprattutto i lavoratori che hanno un reddito superiore ai 35mila euro e non sono stati coinvolti dal taglio operato per le fasce più basse. La Legge di bilancio 2024 ha previsto un taglio del 7% per i redditi fino a 25mila euro, un punto percentuale in più rispetto alla fascia tra 25mila e 35mila euro

I requisiti

  • Per poter accedere all'incentivo, il lavoratore deve maturare i requisiti previsti da Quota 103, ovvero il raggiungimento di 62 anni d’età e 41 anni di contributi

Come fare domanda

  • Per ottenere il bonus è necessaria inoltre una richiesta formale di rinuncia all’accredito contributivo. È possibile fare domanda direttamente dal sito internet dell'Inps, accedendo tramite Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale) almeno di Livello 2, Cns (Carta Nazionale dei Servizi) o Cie (Carta di Identità Elettronica), seguendo il percorso “Pensione e Previdenza” > “Domanda di pensione” e proseguendo all’interno dell’area tematica “Domanda Pensione, Ricostituzione, Ratei, Certificazioni, APE Sociale e Beneficio precoci”

Altre modalità

  • In alternativa, si possono utilizzare i servizi telematici offerti dagli Istituti di patronato riconosciuti dalla legge. In questo caso il lavoratore può richiedere il supporto degli esperti del patronato che possono presentare per suo nome e conto la domanda. O ancora contattare il Contact Center Integrato al numero verde 803164 (gratuito da rete fissa) o al numero 06164164 (da rete mobile a pagamento in base alla tariffa applicata dai diversi gestori)

Le fasi successive

  • Una volta ottenuta la domanda da parte del lavoratore, l'Inps provvede a certificare allo stesso (previa comunicazione al datore di lavoro) il raggiungimento dei requisiti minimi pensionistici per l’accesso al trattamento di pensione anticipata flessibile. Lo deve fare entro 30 giorni dalla richiesta o dall’acquisizione della documentazione integrativa necessaria. Quindi il datore di lavoro, una volta acquista la certificazione, procede all’eventuale recupero, a conguaglio, delle contribuzioni pensionistiche eventualmente già versate

Incentivi a permanenza volontaria

  • Come annunciato nei giorni scorsi dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, la prossima Manovra mira ad introdurre "un meccanismo di incentivazione alla permanenza in servizio su base volontaria" con "un incentivo significativo sul fronte fiscale". A tal proposito si parla di una detassazione del 9,19% di contribuzione a carico del lavoratore, quota corrispondente all'attuale bonus Maroni.

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