Pensioni minime, in Italia quasi 4,8 milioni di persone con meno di 1.000 euro

Economia
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Introduzione

Il governo Meloni è al lavoro per limare la manovra, ora all’esame della Camera. Uno dei nodi su cui potrebbero esserci modifiche è quello delle pensioni minime, cavallo di battaglia di Forza Italia. L'intervento previsto per ora nel testo evita la riduzione che sarebbe scattata da gennaio, ma aumenta gli assegni di appena 3 euro (da 614,77 a 617,9 euro). Difficile che sia davvero abbastanza per gli azzurri, che da sempre hanno detto che l'obiettivo di legislatura sia di arrivare a mille euro. Mentre a questo giro puntavano a portarle oltre la soglia dei 630 euro.

Quello che devi sapere

4,8 milioni pensionati con meno di 1.000 euro

  • Quali sono i numeri in Italia? Quasi 4,8 milioni sono i pensionati che possono contare su redditi da pensione inferiori a mille euro al mese, circa tre su dieci: l'Osservatorio Inps sulle prestazioni pensionistiche e i beneficiari nel 2023 segnala che tra questi quasi 1,7 milioni.

Per approfondire: Inps: “Sale la spesa per le pensioni, +7,7%”. Le misure previste nella Manovra

Il report Inps

  • Il Rapporto si concentra sulle singole prestazioni e sul reddito complessivo da pensione e non sugli altri eventuali altri redditi dei pensionati ma la fotografia ci racconta quanto sia ampia la fascia di coloro che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese. I pensionati che prendono oltre 2mila euro al mese comunque sono il 38,4% del totale ma assorbono il 60% della spesa

La spesa totale

  • Nel complesso dell’anno la spesa ha superato i 347 miliardi di euro con un aumento del 7,7% rispetto al 2022, crescita legata soprattutto al recupero dell’inflazione. Le prestazioni pensionistiche nel complesso sono state 22.919.888, per la grande maggioranza Ivs (Invalidità vecchiaia e superstiti), pari a 17.752.596. Le indennitarie sono 627.143 e quelle assistenziali 4.540.149

Il gender gap

  • I dati confermano il divario tra uomini e donne nei redditi da pensione sulla scia di quello che accade nel mercato del lavoro con i maschi che possono contare su carriere più lunghe e retribuzioni più alte oltre a tassi di occupazione medi più elevati. Se l'importo medio annuo dei redditi percepiti in Italia è di 21.382 euro, nel 2023 l'assegno medio da pensione incassato dagli uomini è superiore a quello delle donne del 35% con 24.671 euro contro 18.291

Le donne con pensioni basse

  • Con l'aumento dell'occupazione femminile questo divario dovrebbe ridursi e diminuire la fascia delle donne che possono contare solo su pensioni assistenziali e di reversibilità. Nel 2023 le donne con pensioni inferiori a 1.000 euro al mese sono oltre tre milioni, oltre una pensionata su tre, e tra queste quasi un milione (959.986) può contare su prestazioni da pensione per meno di 500 euro al mese , l'11,5% del totale

Al Nord 47,8% pensionati e 51% spesa pensioni

  • Al Nord risiedono 7.579.916 pensionati, il 47,8% del totale per una spesa che nel 2023 ha raggiunto i 175,87 miliardi, pari al 51% del totale. I pensionati del Nord hanno ricevuto in media prestazioni per 23.202 euro nell'anno, quelli del Centro 22.852 euro e quelli del Sud 18.875 euro. Il dato risente soprattutto del maggior numero di occupati al Nord e delle carriere contributive più lunghe che hanno dato vita a prestazioni pensionistiche più consistenti. Il 21% della spesa per pensioni è erogata al Centro e il 28% al Sud. Gli over 80 nel complesso sono 4.578.315 per un importo medio di pensione di 21.949 euro. Le donne sono la grande maggioranza (2.761.639 contro 1.816.676) ma prendono pensioni inferiori di oltre 6000 euro l'anno

Unc: quasi 1,7 milioni di pensionati con meno di 500 euro

  • Nel 2023 i pensionati che hanno avuto un reddito da pensione complessivo inferiore a 500 euro al mese sono stati 1.699.780, pari al 10,5% del totale, e sono costati allo Stato solo l'1,7% della spesa pensionistica complessiva. L'Unc segnala che i pensionati che percepiscono oltre 5mila euro lordi sono solo il 2,6% del totale ma accentrano il 9,9% della spesa. Questi assegni pensionistici più sostanziosi sono percepiti da poco più di 400mila persone, basati nella grande maggioranza di casi su un alto numero di anni di contributi e retribuzioni elevate. Per loro si spende più che per i 4,8 milioni di pensionati con i redditi più bassi, circa 34,4 miliardi a fronte di 33,5

La polemica politica

  • Tornando all'intervento del governo sulle pensioni minime, va ricordato che riguarda solo i trattamenti previdenziali, basati sul versamento dei contributi, e non quelle assistenziali, legate alle condizioni economiche disagiate, come ad esempio l'assegno sociale, o a invalidità non legate all'attività lavorativa. Dovrebbero essere coinvolti nel passaggio tra i 614,77 euro al mese ai 617,92 euro circa 1,8 milioni di assegni. Un intervento definito dal leader del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte una "beffa" e da altre parte dell'opposizione una "elemosina" che non recupera neanche il potere d'acquisto perso con l'inflazione.

Per approfondire: Pensioni, i migliori sistemi: Olanda, Islanda e Danimarca in testa, Italia 35esima