Riforma successione, dai documenti online al calcolo dell’imposta: ecco cosa cambia

Economia
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Introduzione

Sono diverse le novità introdotte dalla riforma fiscale sulle successioni e donazioni: con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, avvenuta lo scorso 2 ottobre, la normativa è destinata a cambiare a partire dal prossimo 1° gennaio 2025. Adesso sarà possibile autoliquidare l’imposta delle successioni presentando i documenti online, senza il bisogno di richiedere il certificato di morte al Comune o allegare i documenti catastali. Sarà inoltre possibile pagare a rate quanto dovuto e gli eredi under 26 saranno agevolati nello svincolo delle disponibilità del conto intestato al defunto.

Quello che devi sapere

L’autoliquidazione

  • Una delle novità presenti è l’autoliquidazione dell’imposta delle successioni: in questo modo, “si accelereranno tutti i procedimenti e si semplificherà l'attività degli uffici finanziari”, ha dichiarato il viceministro dell’Economia Maurizio Leo. L’imposta, dunque, sarà versata e liquidata dal contribuente senza attendere di ricevere l’avviso da parte dell’Agenzia delle entrate. L’Ente sarà incaricato di controllare a posteriori la correttezza della liquidazione

 

Per approfondire: 

Dichiarazione di successione, tasse e agevolazioni sulle donazioni: le novità

La vecchia normativa

  • Ma cos'è cambiato? La vecchia normativa prevedeva che l’imposta di successione venisse corrisposta successivamente, entro 60 giorni, dalla notifica dell’avviso di liquidazione che deve avvenire entro 3 anni dalla presentazione della dichiarazione

Tutto online

  • Tutti i documenti si potranno presentare online: non sarà infatti più necessario richiedere al Comune il certificato di morte, né allegare alla dichiarazione i documenti catastali in caso di eredità di immobili

Le aliquote

  • L’imposta autoliquidata va versata entro 90 giorni dalla presentazione della dichiarazione. Per il calcolo delle imposte restano le aliquote e le franchigie attuali per cui:
  • Per coniuge e figli c'è una franchigia, per ciascun erede, di un milione di euro, oltre la soglia l'imposta è al 4%;
  • Per fratelli e sorelle la franchigia è di 100 mila euro, oltre la soglia l'imposta è al 4%;
  • Per gli altri parenti fino al quarto grado e gli affini (parenti del coniuge) fino al terzo grado l'imposta è al 6%;
  • Per gli altri soggetti l'imposta è all'8%
  • Nel caso in cui il beneficiario sia una persona con disabilità l’imposta si applica esclusivamente sulla parte che supera l'ammontare di 1,5 milioni di euro

Il pagamento a rate

  • Le cifre potranno essere anche rateizzate, specie se la somma dovuta supera i mille euro. In questo caso si dovrà versare subito il 20% della cifra e il rimanente importo in un massimo di 8 o 12 rate trimestrali. All'atto della dichiarazione dovranno essere pagate anche le imposte ipotecaria e catastale per il trasferimento degli immobili

Eredità per gli under 26

  • Cambiano anche le normative per eventuali eredi con età non superiore ai 26 anni. La normativa prevede che banche e intermediari finanziari, anche prima della presentazione della dichiarazione di successione, possano consentire, in presenza di beni immobili nell’asse ereditario e nei limiti delle somme dovute per il versamento delle imposte catastali, ipotecarie e di bollo, lo svincolo delle disponibilità del defunto se a richiederle c’è un unico erede con meno di 26 anni

La tassazione

  • Una delle novità presenti nel decreto è che l’imposta successoria verrà applicata ai trasferimenti di beni e diritti per causa di morte e anche per donazione o a titolo gratuito, “compresi i trasferimenti derivanti da trust e altri vincoli di destinazione”. In questa circostanza va specificato che se chi dispone del trust è residente nello Stato al momento della separazione patrimoniale, la tassa sarà dovuta in relazione a tutti i beni e diritti trasferiti ai beneficiari, mentre in caso contrario sarà dovuta solo in relazione a beni e diritti presenti nel territorio nazionale

Trasferimenti d’azienda

  • Le norme intervengono anche in relazione ai trasferimenti d’azienda in ambito familiare, prevedendo, in particolare, che in caso di trasferimento a favore dei discendenti e del coniuge di quote sociali e azioni di società di capitali e di società cooperative, il beneficio dell’esclusione dalla tassazione si applica quando per effetto del trasferimento è acquisito il controllo di diritto o vi sia già un controllo

Requisito dell’agevolazione

  • Attenzione però, perché quest’agevolazione è legata al mantenimento del controllo da parte degli eredi per un periodo non inferiore a cinque anni dalla data del trasferimento. Va ricordato, inoltre, come tale agevolazione spetti anche per i trasferimenti di quote sociali e azioni di società residenti in Paesi UE o SEE o che garantiscono un adeguato scambio di informazioni

Accesso ai dati catastali

  • Novità anche per l’accesso ai dati catastali: la normativa prevede che con l'entrata in vigore della riforma chiunque potrà consultare la banca dati ipotecaria e catastale, non più solo in riferimento ai propri immobili. Un provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate detterà le regole

 

Per approfondire: 

Nessuna riforma del catasto nella Manovra 2025: i tentativi, da Monti a Meloni