Rimborso 730, in arrivo gli ultimi pagamenti per dipendenti e pensionati: cosa sapere

Economia
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Introduzione

Tra pochi giorni, rispettivamente a fine ottobre e a inizio novembre, dipendenti e pensionati che hanno inviato il loro modello 730 a fine settembre riceveranno il rimborso Irpef che spetta loro da parte dell’Agenzia delle Entrate. La cifra che il Fisco invia al contribuente è dovuta quando quest’ultimo ha versato in tasse un importo superiore a quello dovuto.

 

Il rimborso Irpef, che spetta a tutti coloro che pagano questa tassa nel corso dell’anno, può però subire anche un rallentamento dovuto o alle modalità di pagamento oppure a eventuali controlli, nel caso in cui il Fisco noti l’aggiunta di cifre rilevanti sul modello oppure la modifica delle informazioni presenti. In quest'ultimo caso il rimborso può arrivare anche sei mesi dopo il 30 settembre.

Quello che devi sapere

Cosa sapere sul rimborso del 730

  • Ma quando arriva il rimborso del 730? A chiederselo sono tutte quelle categorie, dai dipendenti ai pensionati, che poche settimane fa hanno inviato il loro modello 730 rispettando la scadenza del 30 settembre.

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Tempistiche incerte

  • I tempi per il pagamento del rimborso Irpef sono generalmente condizionati dalla data di trasmissione del modello 730. Si parte solitamente a luglio, per arrivare fino alla fine dell’anno

Cos’è

  • Ma cos’è il rimborso del 730? Si tratta di un importo che è possibile richiedere all’Agenzia delle Entrate qualora dal calcolo della dichiarazione dei redditi risulti un credito a proprio favore. I contribuenti che hanno diritto ai rimborsi del 730 per il 2024, così come a quelli relativi agli anni precedenti, si trovano nella condizione di aver versato in tasse importi superiori a quelli dovuti. In genere, si tratta di contributi pagati in surplus dal datore di lavoro o da altri sostituti d’imposta (l’Inps, nel caso del rimborso 730 pensionati)

A chi spetta

  • Oltre a dipendenti e pensionati, il rimborso spetta anche ai percettori di busta paga, ai lavoratori autonomi e titolari di partite IVA, ai disoccupati percettori di NAspI e, più in generale, a tutti coloro che pagano l’Irpef nel corso dell’anno

Come si richiede

  • Per i lavoratori e i pensionati non è necessario chiedere il rimborso Irpef, poiché viene calcolato e versato direttamente dal datore di lavoro o dall’Inps. Negli altri casi, invece, si può presentare domanda tramite il proprio commercialista, rivolgendosi a un CAF o in completa autonomia, contestualmente alla presentazione della dichiarazione dei redditi

Le modalità di pagamento e i tempi più lunghi

  • Ci possono differenze sostanziali nelle date, nel caso in cui si abbia un pagamento del rimborso Irpef in busta paga o sulla pensione o direttamente sul conto corrente comunicato all’Agenzia delle Entrate

Il rimborso per i dipendenti

  • Ma quando arriva il rimborso Irpef per i dipendenti? Solitamente il rimborso arriva con lo stipendio del mese successivo a quello in cui il datore di lavoro ha ricevuto il prospetto di liquidazione

Quando arriva il prospetto di liquidazione

  • Il prospetto di liquidazione che consente di gestire le operazioni conseguenti alla presentazione della dichiarazione dei redditi è messo a disposizione del sostituto d’imposta entro le seguenti date:
  • 15 giugno per le dichiarazioni presentate entro il 31 maggio;
  • 29 giugno per quelle presentate dal 1° al 20 giugno;
  • 23 luglio per quelle presentate dal 21 giugno al 15 luglio;
  • 15 settembre per quelle presentate dal 16 luglio al 31 agosto;
  • 30 settembre per quelle presentate dal 1° al 30 settembre

Quando arriva il rimborso per i pensionati

  • Ma quando arriva il rimborso Irpef per i pensionati? Per loro, invece, i tempi si fanno più lunghi: le operazioni di conguaglio sono infatti effettuate dal secondo mese successivo all’invio

In caso di controlli

  • Non sempre le operazioni a conguaglio sono rapide. In alcune circostanze i tempi possono allungarsi, ad esempio se il 730 viene modificato aggiungendo importi rilevanti oppure se si modificano le informazioni presenti. I controlli approfonditi possono riguardare anche i casi nei quali i rimborsi Irpef sono superiori a 4 mila euro

I tempi di verifica

  • In questo caso i tempi possono allungarsi di molto: l’Agenzia delle Entrate ha quattro mesi di tempo per i controlli preventivi, con i tempi per l’accredito del rimborso Irpef che così si allungano notevolmente. Si rischia di attendere fino a sei mesi dopo la scadenza del 30 settembre, termine ultimo per l’invio del 730, per ricevere quanto dovuto.

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