Morti e infortuni sul lavoro in calo, ma i numeri restano alti

Economia
Simone Spina

Simone Spina

Dalla relazione annuale dell'Inail emerge una diminuzione. Ha influito il calo dei conteggi dovuti al Covid. Ma anche rispetto al periodo prepandemico si nota un miglioramento. I decessi sono però più di tre al giorno

ascolta articolo

"Una sola vita persa è una sconfitta". La sicurezza è una priorità, dice la ministra del Lavoro Marina Calderone durante la relazione annuale dell’Inail. Ed elenca cosa è stato fatto: aumento degli ispettori, più controlli e la patente a punti nei cantieri. Misure alle quali si affiancano pene più severe per chi viola le regole, ha aggiunto Giorgia Meloni in un messaggio consegnato al presidente dell’Istituto assicurativo Fabrizio D’Ascenzo. Tocca a lui elencare il bollettino del 2023.

Tre morti sul lavoro al giorno

Infortuni in calo rispetto all’anno precedente così come le morti, queste ultime a quota 1.147, cioè più di tre al giorno. Un media dalla quale non siamo lontani nel 2024: tra gennaio e agosto le morti bianche sono state 680. Parliamo di dati che l’Inail dovrà verificare per capire se si tratta di tragedie avvenute davvero nello svolgimento del lavoro.

Effetto Covid finito

Emerge, poi, che l’effetto della pandemia è finito: il Covid, tra lockdown e massiccio ricorso allo smart working, ha prima abbassato il numero di infortuni, poi nel 2022 li ha fatti salire perché si conteggiava chi s’infettava. Se torniamo al 2019, quando l’emergenza sanitaria non c’era, si nota quindi che gli incidenti l’anno scorso sono stati di meno, mentre per i casi mortali – sottolinea l’Inail – l’impatto è stato meno rilevante.

Il "tesoro" dell'Inail e gli investimenti in prevenzione

Insomma, un ritorno alla normalità che non cancella la necessità di investire maggiori risorse. Magari attingendo di più dal cosiddetto tesoro dell’Inail: oltre 41 miliardi chiusi in cassaforte, accumulati nel tempo grazie alle maggiori entrate rispetto alle uscite. Parliamo di oltre tre miliardi nel solo 2023 che potrebbero essere spesi in prevenzione, per assumere altri ispettori e per la formazione dei lavoratori. Ma per toccare questi soldi serve l'autorizzazione di governo e parlamento. "Desta perplessità - ha detto a giugno la Corte dei Conti - che il bilancio dell'Inail presenti un ingente ed improprio avanzo annuale".

Economia: I più letti