Bonus mobili, a dicembre scade la detrazione: ci sarà la proroga nel 2025? Cosa sappiamo
EconomiaIntroduzione
Il bonus mobili ed elettrodomestici è una detrazione fiscale che copre il 50% delle spese sostenute per acquistare mobili ed elettrodomestici destinati ad arredare immobili fino a un limite massimo di spesa di 5 mila euro per quest'anno. La detrazione Irpef si può riportare nella dichiarazione dei redditi suddividendo la cifra in dieci quote annuali di pari importo.
Al momento non si hanno notizie di un possibile rinnovo anche il prossimo anno: a differenza degli interventi che rientrano nel bonus ristrutturazione, non saranno perciò previste detrazioni per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2025, come ha sottolineato l’Agenzia delle Entrate rispondendo a un contribuente su FiscoOggi.
Quello che devi sapere
Destino incerto per il bonus mobili
- La prossima Manovra potrebbe sancire la fine del Bonus mobili. Dopo che negli ultimi anni era stato più volte ritoccato al ribasso il tetto di spesa, con la legge di Bilancio di fine anno è possibile che venga del tutto cancellata la detrazione al 50% finora concessa per arredi ed elettrodomestici.
Per approfondire: Bonus mobili, come funziona e chi può farne richiesta: i requisiti e le novità
Cos’è il bonus mobili
- Il bonus mobili ed elettrodomestici è un incentivo fiscale che copre il 50% delle spese sostenute per acquistare mobili ed elettrodomestici destinati ad arredare immobili oggetto di lavori edilizi entro un limite massimo di spesa di 5 mila euro (per il 2024). L'agevolazione consiste in una detrazione Irpef da riportare nella dichiarazione dei redditi dividendola in 10 quote annuali di pari importo
I lavori per cui vale
- Il bonus è legato a opere di manutenzione straordinaria, restauro e ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti o fabbricati. Lo sconto dall'imposta vale anche in caso di interventi realizzati sul box auto o il garage. Vale anche nella ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza
Attenzione ai pagamenti
- È importante ricordare anche come il bonus venga riconosciuto in caso di pagamenti tracciabili come bonifico, carta di debito o credito. Restano escluse altre tipologie di transazioni, come ad esempio contanti o assegni. Ai fini della richiesta in dichiarazione dei redditi è necessario conservare la ricevuta del bonifico o di avvenuta transazione per i pagamenti con carta di credito o di debito
Ma varrà anche per il 2025?
- Al momento non si hanno notizie di un possibile rinnovo anche nel 2025: a differenza degli interventi che rientrano nel bonus ristrutturazione, non saranno perciò previste detrazioni per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2025
La differenza con il bonus ristrutturazione
- Il bonus ristrutturazione è infatti destinato a restare anche nel 2025: come sappiamo, consiste in una detrazione Irpef al 50% per lavori di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia su singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e pertinenze. La percentuale oggi del 50% è destinata a scendere al 36% a partire dal 2025 e al 30% dal 2028
La conferma
- Ma cosa succederà quindi a chi pagherà solo parte delle spese, a titolo di acconto, nel 2024 e la parte rimanente nel 2025? Il quesito è stato posto alla redazione di FiscoOggi, la rivista online dell’Agenzia delle Entrate
Il caso
- Il caso riguardava un contribuente che si chiedeva se fosse necessario pagare l’intero importo di una cucina che sta acquistando entro il 2024 o è possibile detrarre solo l’acconto versato entro l’anno, dato che i lavori di ristrutturazione non saranno ultimati entro la fine dell’anno. La domanda del contribuente era se fosse possibile portare in detrazione per 10 anni solo l’importo di 4mila euro e poi magari nel 2025 i restanti mille euro, oppure se fosse necessario pagare tutti i 5mila euro, se non addirittura l’intero importo di 6.500 euro, entro il 2024
La risposta
- Qual è stata la risposta del Fisco? L’Agenzia delle Entrate ha evidenziato che ai sensi dell’attuale normativa il bonus mobili ed elettrometrici vale solo per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024. Per questo, a meno di eventuali nuove proroghe, le spese che si sosterranno nel 2025 non potranno essere portate in detrazione
Il requisito
- Come ha ricordato l’Agenzia delle Entrate, una delle condizioni fondamentali per richiedere il bonus è che l’acquisto dei beni avvenga in data successiva a quella di avvio dei lavori e che non rileva la data in cui termineranno gli interventi di ristrutturazione.
Per approfondire: Bonus mobili, c’è l’ipotesi che venga cancellato dal 2025: cosa sappiamo