Manovra e sanità, sul tavolo l’ipotesi di una flat tax al 15% sulle indennità dei medici

Economia
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Introduzione

Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha assicurato che la prossima legge di bilancio avrà uno "spazio importante" per la sanità. La priorità, ha spiegato, saranno le assunzioni e l'aumento degli stipendi di medici e sanitari. Un obiettivo, quest'ultimo, che si potrà raggiungere anche attraverso una nuova misura alla quale si sta lavorando: una flat tax sull'indennità di specificità dei medici

Quello che devi sapere

Manovra e sanità

  • Il governo di Giorgia Meloni continua a lavorare sulla prossima Manovra finanziaria. Tanti gli aspetti e le ipotesi di cui si discute, dalle pensioni agli aiuti per le famiglie agli sgravi per i lavoratori. Ma tra i temi importanti ci sarà anche la sanità: lo ha assicurato il ministro della Salute Orazio Schillaci

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"Spazio importante" per la sanità

  • La prossima legge di bilancio avrà uno "spazio importante" per la sanità, ha detto Schillaci. Poi, intervenendo all'Assemblea della Federazione europea dei medici dipendenti (Fems), ha aggiunto: "Con la prossima Manovra intendiamo finalizzare ulteriori risorse per programmare nuove assunzioni e per pagare meglio chi già lavora alle dipendenze del Servizio sanitario”

L’ipotesi

  • Il ministro della Salute ha anche spiegato che c’è sul tavolo l’ipotesi di una flat tax al 15% sulle indennità dei medici. “Una delle ipotesi concrete che ho già presentato al ministro Giorgetti riguarda la tassazione al 15% delle indennità di specificità per dare ulteriore ossigeno alle buste paga", ha detto Schillaci. Oggi la tassazione su questa voce è pari al 43%

Priorità assunzioni e aumento stipendi

  • Il ministro Schillaci, quindi, ha ribadito come la priorità saranno le assunzioni e l'aumento degli stipendi di medici e sanitari. Un obiettivo, quest'ultimo, che si potrà raggiungere anche attraverso questa nuova misura alla quale si sta lavorando: una flat tax sull'indennità di specificità dei medici

Sindacati soddisfatti

  • Questa misura della flat tax andrebbe incontro alle richieste del sindacato dei medici ospedalieri Anaao Assomed. Soddisfatto anche il sindacato Cimo-Fesmed

Piano pluriennale di assunzioni

  • Una delle priorità, ha aggiunto Schillaci, è che in Manovra ci siano anche le "risorse adeguate per avere un piano pluriennale di assunzioni di personale medico e sanitario negli ospedali e per far sì che ci sia un maggiore numero di operatori del servizio sanitario pubblico". E ancora: "Il ministro dell'Economia Giorgetti sta cercando le risorse per fare una finanziaria che sia utile per il Paese"

Il nodo della carenza di organico

  • Intervenendo sempre all'assemblea della Federazione europea dei medici dipendenti (Fems), Schillaci ha spiegato che l'impegno "è quello di affrontare il nodo della carenza di organico". Un obiettivo da raggiungere "ridando attrattività al lavoro nel servizio pubblico". C'è quindi l'esigenza di rafforzare gli organici e in questa direzione va, a partire da gennaio, anche l'abolizione del tetto di spesa per le assunzioni. "Un vincolo finanziario ormai anacronistico", ha detto il ministro. Ma il problema non è solo economico. "In particolare i giovani - ha sottolineato Schillaci - non vogliono solo soldi, quindi bisogna agire sulla medicina più moderna, al passo con i tempi. I giovani hanno grandi aspettative e esigenze diverse rispetto al passato"

Non solo sanità

  • Il ministro della Salute non ha parlato solo di sanità. "La natalità è una questione fondamentale ed è tra le priorità del governo. Ciò si riflette anche nel Piano strutturale di bilancio appena definito e nella prossima Manovra di bilancio, che - ha detto Schillaci collegandosi poi al congresso della Federazione Nazionale degli Ordini della Professione di Ostetrica (Fnopo) - conterrà interventi trasversali a supporto delle famiglie"

Le cifre

  • Le cifre della Manovra non sono ancora note, ma rispetto alla cifra stanziata per il settore sanità nella legge di bilancio dello scorso anno, pari a 5 miliardi complessivi, si andrebbe verso una ulteriore integrazione che alcune fonti avevano quantificato in circa 2 miliardi nelle scorse settimane. Nessuna conferma, ma la preoccupazione di medici e sanitari è forte. Come sottolineano, c’è anche da garantire - anche attraverso nuove assunzioni - l'applicazione della legge per lo smaltimento delle liste di attesa. E proprio sulla nuova normativa è tornato il ministro, evidenziando un'altra criticità: "Nella legge è scritto chiaramente che le liste d'attesa non possono essere chiuse. C'è ancora chi le tiene chiuse. Le Regioni devono fare la loro parte". Questo stato di cose, ha ammonito Schillaci, "non è accettabile, non solo per me, ma per i cittadini"

“Un segnale importante”

  • Tornando alla reazione dei sindacati dopo le parole di Schillaci, a esprimere soddisfazione è stato Guido Quici, presidente del sindacato Federazione Cimo-Fesmed (a cui aderiscono Anpo-Ascoti, Cimo, Cimop e Fesmed). “Apprendiamo con soddisfazione l'intenzione del ministro Schillaci di avviare un piano di assunzioni negli ospedali e di tassare al 15% le indennità di specificità in modo da alzare gli stipendi del personale sanitario. Sono proposte su cui la Federazione Cimo-Fesmed lavora insieme al ministero da oltre un anno e che, se introdotte nella prossima legge di Bilancio, rappresenterebbero un segnale importante atteso da tutti i medici che lavorano nel Servizio sanitario nazionale", ha detto

Le altre richieste

  • Quici ha però chiesto anche altre misure. “Ci auguriamo – ha detto – che nella legge di Bilancio trovino spazio anche lo sblocco del tetto di spesa per il personale e la proroga dello scudo penale, in attesa che la Commissione Nordio sulla colpa medica concluda i lavori. Infine, evidenziamo ancora una volta la necessità di aprire rapidamente le trattative per il rinnovo del contratto dei dirigenti medici, senza necessariamente attendere la conclusione di quello del comparto, considerando che il Ccnl in vigore è scaduto già da tre anni. Si tratta di provvedimenti limitati ma fondamentali per ridare un po' di respiro al personale sanitario e agli ospedali, ormai in affanno in tutta Italia"

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