Satispay accelera nel welfare, arrivano i Buoni Acquisto per i fringe benefit: cosa sapere

Economia
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Introduzione

L’azienda, dopo il successo dei buoni pasto, lancia il nuovo servizio: saranno caricabili sulla app i fringe benefit tra i mille e i 2mila euro. Potranno essere utilizzati per acquistare beni che vanno dal carburante all’abbigliamento, dagli alimentari alle ricariche telefoniche. Il ceo Dalmasso annuncia: “Nel 2025 Satispay si userà anche per servizi di investimento. Ci stiamo lavorando, presto per dire quando verrà lanciato”.

Quello che devi sapere

Il nuovo servizio di Satispay

  • A un anno di distanza dal suo ingresso nel welfare aziendale con i buoni pasto, Satispay rilancia e presenta il nuovo servizio di “fringe benefit”, ribattezzato “Satispay Buoni Acquisto”. Potranno essere utilizzati per acquistare beni che vanno dal carburante all’abbigliamento, dagli alimentari alle ricariche telefoniche.

Per approfondire: Manovra 2025, ipotesi fringe benefit esentasse fino a 2mila euro per tutti i lavoratori

Come funziona

  • Il datore di lavoro stabilirà l'importo, tra quelli previsti dalla norma, che nel 2024 si attestano tra i 1.000 e i 2.000 euro, e il “fringe benefit” sarà caricato automaticamente nella sezione dedicata dell'app come Buoni Acquisto che il lavoratore potrà utilizzare in 170.000 negozi direttamente dall'app e a breve anche tramite gift cards e e-commerce oltre che presso insegne di grande catene (tra quelle più note c'è Tigros). I buoni durano un anno

Cosa si può comprare

  • I Buoni Acquisto permettono di comprare numerose categorie di prodotti: dalla cura della persona ai vestiti, fino a cultura, viaggi e tempo libero nonché elettronica di consumo, carburante, ricariche telefoniche e beni alimentari

“Premio al merito”

  • "Come per i buoni pasto, anche nei buoni acquisto vediamo uno strumento importante per supportare i lavoratori nella gestione del caro vita - commenta il ceo Alberto Dalmasso - In più, i buoni acquisto hanno anche una caratteristica di premio al merito che ci piace. Nuovo e importante tassello sul fronte invece della rete d'accettazione dei Satispay Buoni Pasto sarà la prossima integrazione con Esselunga. L'insegna, che per prima nel mondo gdo già nel 2017 decise di integrare Satispay come sistema di pagamento, rinnova la fiducia alla tech company ribadendo la propria identità di operatore innovativo”

I vantaggi

  • Come spiega Satispay, il nuovo servizio, proprio come per i buoni pasto, permette di abbattere commissioni e tempi di incasso per le attività commerciali, aumenta l’impatto etico e positivo delle aziende sui territori, oltre che i benefici di utilizzo da parte dei lavoratori

I prossimi passi

  • Nella fase di pre-lancio, il nuovo servizio di Buoni Acquisto è stato testato da circa mille dipendenti. Intanto Satispay dopo il welfare guarda già avanti, al settore dei servizi di investimento: "Stiamo lavorando molto sia sul prodotto che per ottenere le licenze. Sarà uno dei prodotti cardine del 2025, ma è ancora presto per definire quando verrà lanciato”, ha annunciato il ceo e co-founder Alberto Dalmasso

Obiettivo essere leader di mercato

  • "In 5 anni vogliamo diventare leader di mercato nel welfare. In linea con le attese avremo nel 2024 un contributo al fatturato dal verticale specifico Buoni Pasto di circa il 10%”, ha spiegato Dalmasso ricordando che già oggi, su un fatturato netto 'annualizzato' di 45 milioni di euro, il 6,5% arriva dai buoni pasto. "Guardando avanti pensiamo che il contributo da Buoni Pasto possa superare il 30/35% l'anno prossimo”. Il ceo ha concluso: “Il nostro business principale rimarrà quello dei pagamenti elettronici, ma sicuramente il welfare aziendale rappresenterà un asset fondamentale”

Come sta andando l’esperienza dei Buoni Pasto

  • Come spiega Il Sole 24 Ore, la app Satispay, che conta 650 dipendenti e oltre 4,8 milioni di consumatori che la utilizzano in più di 350mila esercizi commerciali, si è convinta a puntare anche su un servizio di welfare aziendale sia per il contesto legislativo favorevole ma anche per gli ottimi risultati raggiunti dai Buoni Pasto. In un solo anno oltre 50mila lavoratori li hanno utilizzati in più di 75mila esercizi commerciali e 2mila supermercati e catene. Sono stati introdotti in oltre 12mila aziende, dalle singole partite Iva alle Pmi fino ai grandi gruppi.

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