Aumento pensioni minime, ipotesi adeguamento nella prossima Manovra: cosa sapere

Economia
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Introduzione

Allo studio del governo c’è l’adeguamento dei trattamenti pensionistici minimi nella prossima legge di Bilancio: secondo l’ufficio studi della Uil pensionati, gli oltre due milioni di persone che ricevono assegni con cifre contenute passerebbero da 614,77 a 625,83 euro. Una cifra che Forza Italia però vorrebbe che fosse anche più alta, a 650 euro al mese, con un costo dell’operazione che si aggirerebbe intorno al miliardo. Le risorse andrebbero recuperate dalla rimodulazione delle tax expenditures e della spesa impropria dell'Inps per l'assistenza.

 

Per gli assegni più alti l’adeguamento sarebbe inferiore, come lo scorso anno quando fu decisa una rivalutazione decrescente del 100 per cento per le pensioni con importi fino a 4 volte il minimo e del 22 per cento, invece, per coloro che ricevevano assegni fino a 10 volte il minimo. “Temiamo che il governo voglia di nuovo fare cassa sui pensionati, tornando al meccanismo più iniquo e sfavorevole per i trattamenti pensionistici superiori a 4 volte quello minimo. La rivalutazione non è un aumento ma l’unico strumento che hanno i pensionati per recuperare in modo parziale l’inflazione dell’anno precedente”, ha dichiarato il segretario della Uil pensionati Carmelo Barbagallo.

Quello che devi sapere

La Manovra entra nel vivo

  • La Manovra entra nel vivo e iniziano a essere più chiare le strategie del governo guidato da Giorgia Meloni. Uno degli obiettivi dell’esecutivo è sostenere le fasce più deboli e il ceto medio

 

Per approfondire: Pensioni anticipate, allo studio finestre d'uscita più lunghe: cosa sappiamo

Gli interventi in programma

  • Rientrano in quest'ambito sia il taglio del cuneo fiscale che la riforma delle aliquote Irpef. A ciò va aggiunta anche la volontà di aumentare le pensioni minime, aumentando così la cifra a supporto degli anziani che ricevono un importo basso

L’aumento delle pensioni minime

  • Ma a quanto ammonterebbe l’aumento? Secondo l’ufficio studi della Uil pensionati, gli oltre due milioni di persone che ricevono un trattamento minimo passerebbero da 614,77 a 625,83 euro

Le parole di Meloni e Giorgetti

  • Un intervento che sembrerebbe essere stato ribadito di recente anche dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni che, ai microfoni di Rete 4, ha ricordato che nello scorso biennio il suo governo ha lavorato “per una rivalutazione piena di tutte le pensioni che arrivavano fino a 2.270 euro, garantendo che fossero adeguate pienamente al costo della vita”. Per poi rivendicare “una rivalutazione al 120 per cento per le pensioni minime, che sono cresciute in modo significativo”. Sul tema si è espresso anche il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti: "Come tutte le altre voci di spesa saranno trattate. Se ne parlerà anche nel piano strutturale", ha dichiarato 

Il Piano strutturale di Bilancio il 20 settembre

  • I tempi sono serrati: come è noto, il prossimo 20 settembre andrà presentato a Bruxelles il Piano strutturale di Bilancio, all’interno del quale l’Italia riporterà la spesa e il rientro settennale dal debito. Grazie all’extragettito di 19 miliardi di luglio, da quello che trapela l’esecutivo dovrebbe inserire per quest’anno una crescita dell’1,2 per cento (contro il solo +1 ipotizzato nel Def) e il deficit tendenziale a circa il 3,8 per cento del Pil contro il 4,3 stimato ad aprile

La proposta di Forza Italia/1

  • Sul tema è molto attiva Forza Italia, che non molla sulle pensioni minime. “La rivalutazione già fatta nel 2023 va operata anche nel 2024", dice il presidente dei deputati azzurri Paolo Barelli. Gli azzurri chiederanno agli alleati di portare il valore delle minime a 650 euro al mese, con un costo dell’operazione che si aggirerebbe intorno al miliardo. Ma come si rientrerebbe dalla spesa? L’idea è quella di rimodulare le tax expenditures e la spesa impropria dell'Inps per l'assistenza. Inoltre, considerando i carichi familiari e il patrimonio del singolo soggetto, si valuta anche un possibile tetto massimo per i pensionati sopra i 75 anni, al fine di contenere i costi

La proposta di Forza Italia/2

  • Gli azzurri, inoltre, insistono molto anche su alcuni temi specifici, come le privatizzazioni, l’aumento degli incentivi alle imprese e la riduzione degli sprechi. “Abbiamo chiara anche la nostra missione nel difendere i più deboli e il ceto medio, molto penalizzato in questi anni. Per questo sono fondamentali sia l'innalzamento delle pensioni minime sia il taglio dell'Irpef, portando l'aliquota mediana dal 35 al 33%”, ha dichiarato Alessandro Cattaneo, deputato azzurro e responsabile nazionale del settore dipartimenti

D’accordo anche la Lega

  • Apre al sostegno degli assegni bassi anche il leader della Lega, Matteo Salvini, che si esprime negativamente invece per quanto riguarda l'allargamento delle finestre per il pensionamento anticipato: "Vogliamo evitare ogni possibile peggioramento" con pensioni "più ritardate o penalizzazioni"

Le pensioni più alte

  • E per gli assegni più alti? A questo proposito va ricordato che lo scorso anno fu decisa una rivalutazione al 100 per cento per le pensioni con importi fino a 4 volte il minimo (2459 euro), dell’85 per quelle eccedenti questa soglia, al 53 per quelle superiori a 5 volte, del 47% per quelle superiori 6 volte, del 37 per quelle superiori a 8 e del 22 per i trattamenti superiori a 10 volte il minimo. Sulla base di questi dati l’ufficio studio della Uil ha stimato che una pensione da 2.400 euro al mese passerà a 2.436, una da 2.600 a 2.633,15, una da 3.200 a 3.225,44, una da 3.800 a 3825,38, una da 5mila a 5027,75 euro

Barbagallo: “Temiamo che il governo voglia fare cassa sui pensionati”

  • Carmelo Barbagallo, segretario dei pensionati dell’organizzazione di via Lucullo, ha dichiarato: “Temiamo che il governo voglia di nuovo fare cassa sui pensionati, tornando al meccanismo più iniquo e sfavorevole per i trattamenti pensionistici superiori a 4 volte quello minimo. La rivalutazione non è un aumento ma l’unico strumento che hanno i pensionati per recuperare in modo parziale l’inflazione dell’anno precedente. I pensionati sono il vero ammortizzatore sociale del Paese”

 

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