Taglio dei tassi e conti deposito: come funziona il rimborso anticipato e come tutelarsi

Economia
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Introduzione

La legge consente agli istituti di credito di modificare in autonomia le condizioni del contratto a seguito di decisioni di politica monetaria, inclusi i tassi che stabiliscono la remunerazione del deposito. Tale facoltà è riconosciuta a patto che l’intermediario finanziario informi il cliente con almeno due mesi d’anticipo e motivi la scelta.

 

Da parte sua, il titolare del conto può chiedere la restituzione delle somme investite e sottoscrivere un nuovo contratto con condizioni più favorevoli. Ma attenzione: in assenza di risposte, la modifica contrattuale si intende tacitamente accettata

Quello che devi sapere

Bce verso un nuovo taglio dei tassi?

  • Dopo il primo taglio dei tassi di interesse avvenuto nei mesi scorsi, nella riunione di settembre la Banca centrale europea (Bce) potrebbe ridurre ulteriormente il costo del denaro. Di conseguenza, anche gli istituti di credito potrebbero rivedere i tassi sui rendimenti per i clienti che possiedono un conto deposito o intendono sottoscriverne uno nuovo mettendo a risparmio il proprio denaro. Ecco cosa sapere

 

Per approfondire: Carta prepagata, di debito o di credito? I pro e i contro di ognuna (anche in viaggio)

Bce verso un nuovo taglio dei tassi?

Cos’è il conto deposito

  • A differenza del conto corrente, il conto deposito è uno strumento di risparmio che consente unicamente operazioni di versamento o prelievo. Al conto viene associato un libretto di risparmio dove vengono annotati tutti i movimenti. Il contratto impegna la banca a restituire la somma quando il titolare ne faccia richiesta

I tassi

  • Sempre da contratto, gli istituti di credito sono autorizzati a cambiare unilateralmente i tassi sia sui nuovi contratti sia su quelli già sottoscritti

La modifica dei contratti

  • Di conseguenza, per i conti deposito stipulati a tempo indeterminato, solitamente oltre i 30 giorni, gli intermediari finanziari possono modificare i contratti e non sempre si indirizzano verso condizioni migliori per i cliente rispetto a quelle concordate in origine. Nelle fasi di rialzo dei tassi di interesse, come avvenuto nel biennio 2022-2023, le banche hanno invece ritoccato in positivo il tasso di remunerazione offerta ai clienti per impedire che "migrassero" verso altri istituti

Le condizioni/1

  • Come previsto dall’articolo 118 del Testo unico bancario (Tub), la facoltà riconosciuta in capo alla banca deve tuttavia rispettare una serie di paletti, a partire dalla tempistica della decisione. Per l’eventuale cambio sulle condizioni contrattuale (inclusi i tassi) la banca è obbligata ad agire con un preavviso di due mesi, durante i quali il cliente può decidere se accettare la modifica oppure se rescindere il contratto

Le condizioni/2

  • In secondo luogo, la possibilità di modifica unilaterale delle condizioni deve apparire in maniera visibile all’atto della stipula del contratto. Prima di procedere al cambio, la banca è tenuta inoltre ad informare il cliente tramite una comunicazione con la quale motiva la scelta di ritoccare il contratto

Silenzio assenso

  • Trascorsi i due mesi e senza risposte da parte del cliente, la modifica contrattuale operata dalla banca si intende tacitamente accettata 

Chiusura del contratto

  • In caso di chiusura anticipata del conto per modifica contrattuale, il cliente ha diritto alla restituzione delle somme alle condizioni (quindi ai tassi) fissate in origine

L’analisi sulle banche

  • Come evidenzia un’analisi de Il Sole 24 Ore, la maggior parte delle banche mette nero su bianco la facoltà di modificare in via unilterale il contratto. Dall’indagine emerge come solo una minima parte degli istituti escluda i tassi da eventuali cambi in corsa

I precedenti

  • Del resto, la modifica unilaterale da parte delle banche è una pratica già consolidata sin dal 2012 quando l’imposta di bollo balzò da 1,81 euro ad una cifra proporzionale dello 0,1% sul capitale investito, percentuale che è poi aumentata allo 0,15% fino al 2014 quando si è stabilizzata allo 0,2%. Per adeguarsi alla modifica, le banche hanno comunicato ai clienti che da quel momento non avrebbero più pagato il bollo e, di conseguenza, sarebbe stato a carico loro

Come chiedere il rimborso

  • In vista delle prossime mosse della Bce, per i detentori di un conto deposito, inclusi minori per i quali i genitori hanno acceso un conto in banca, è sempre riconosciuta l’opzione di chiusura anticipata del contratto e la sostituzione con uno nuovo che preveda tassi più vantaggiosi

 

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