Salva Casa, ora è legge: sanare gli abusi è più facile. Cosa prevede la norma
EconomiaIntroduzione
La norma voluta dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini è ora legge. Prevede diverse modifiche al settore edilizio: dall’eliminazione della doppia conformità per le difformità parziali, ritenuto un ostacolo alle sanatorie in diverse occasioni, fino all’introduzione dei micro-appartamenti.
Sempre concesso inoltre il cambio di destinazione d’uso e autorizzato il recupero dei sottotetti. Introdotte anche alcune modalità per sanare gli abusi antecedenti al 1977.
Quello che devi sapere
Cosa contiene la norma
- Il decreto Salva Casa è ormai diventato legge ed è pienamente operativo. Nella semplificazione edilizia e urbanistica promossa dal vicepremier Matteo Salvini ci sono i micro-appartamenti da 20 metri quadri, l'abitabilità per i sottotetti, i cambi di destinazione d'uso facili e tolleranze costruttive, cioè differenze consentite tra quanto autorizzato e quanto realizzato, portate fino al 6%. Il governo aveva posto la questione di fiducia anche al Senato e il provvedimento aveva ottenuto 106 voti a favore, contrari in 68. Una sola astensione
Per approfondire: Decreto Salva-casa 2024, governo pone la fiducia alla Camera: tutte le novità
Cosa manca
- Mancano, invece, le norme Salva Milano, annunciate più volte dal vicepremier ma finora ostacolate dalla mancanza di un accordo nella maggioranza, in merito ad autorizzazioni edilizie per sanare la situazione delle decine di cantieri di grattacieli e altri immobili a rischio perché considerati dalla procura come possibili abusi
Cosa prevedono le regole/1
- Le nuove regole coprono molti ambiti: si va dai requisiti per l'abitabilità alla sanatoria sui vincoli ante 2006, fino agli interventi di edilizia libera e al silenzio assenso per le istanze presentate. Le case potranno essere micro: la superficie minima per una persona scende da 28 a 20 metri quadrati, e per due persone da 38 a 28 metri quadrati. Anche le altezze minime interne sono ridotte da 2,70 a 2,40 metri
Cosa prevedono le regole/2
- Viene inserito inoltre il criterio di edilizia libera per vetrate panoramiche amovibili, tende e altre opere di protezione dal sole e dagli agenti atmosferici che potranno essere realizzate in tutti i porticati. È stato inoltre semplificato l'accertamento di conformità e sono stati prorogati i termini di demolizione da 90 a 240 i giorni. C'è anche una semplificazione per gli immobili nelle zone devastate dalla catastrofe del Vajont, nel 1963
Il requisito di doppia conformità/1
- Fra le novità principali c’è il superamento del requisito di doppia conformità: prima dell’introduzione di questa norma, infatti, per accedere all’accertamento di conformità e ottenere la sanatoria degli interventi abusivi era necessario rispettare la disciplina urbanistica ed edilizia in vigore durante la realizzazione dello stesso intervento e anche nel momento in cui si presentava la domanda. Se uno dei due casi non risultava conforme, non si poteva sanare l’abuso edilizio
Il requisito di doppia conformità/2
- Questa doppia verifica è stata spesso ritenuta un ostacolo alle sanatorie, il cui processo risultava perciò molto complesso. A oggi, invece, il requisito della doppia conformità è ancora necessario esclusivamente per i casi di difformità totale, mentre decade per le difformità più lievi
Le variazioni essenziali
Il Salva Casa introduce modifiche anche per quanto riguarda le variazioni essenziali. Sono queste:
- mutamenti della destinazione d’uso che implicano una variazione degli standards urbanistici;
- aumenti consistente di cubatura o di superficie da valutare in relazione al progetto approvato;
- modifiche sostanziali dei parametri urbanistico-edilizi del progetto approvato o della localizzazione dell’edificio sull’area di pertinenza;
- mutamenti delle caratteristiche dell’intervento edilizio assentito;
- violazione delle norme vigenti in materia di edilizia antisismica
Le responsabilità del singolo e del condominio
- Nella conversione in legge del decreto è stata inserita un’aggiunta che distingue le responsabilità del singolo e del condominio: un proprietario, per esempio, sarà autorizzato a eseguire modifiche interne anche se una parte dell’edificio è abusiva
L’aumento delle tolleranze
- Un’altra aggiunta inserita nel corso della conversione in legge ha riguardato l’aumento delle tolleranze previste già del decreto originario: per gli appartamenti fino a 60 metri quadrati sarà introdotta una tolleranza ammissibile fino al 6%. La percentuale scende al 5% per cento per gli immobili da 60 a 100 metri quadrati, al 4% per gli appartamenti più grandi, dai 100 a 300 metri quadrati, e infine tocca il 3% per le unità ancora maggiori, dai 300 e 500 metri quadrati
Il cambio di destinazione d’uso e i sottotetti
- Il cambio di destinazione d’uso risulta ora sempre concesso, sia all’interno della stessa categoria funzionale, sia tra diverse categorie funzionali. Un edificio residenziale può quindi diventare commerciale e così via. È consentito anche il recupero dei sottotetti nei limiti e secondo le procedure previsti dalla legge regionale
Prima del 1977
- Infine, il Decreto Salva Casa stabilisce che, per sanare gli abusi antecedenti al 1977, il responsabile degli interventi o il proprietario dell’immobile può presentare una Segnalazione certificata di inizio attività (Scia) e pagare la sanzione compresa tra 1.032 euro e 10.328 euro, prevista per l’accertamento di conformità
Per approfondire: Case fatiscenti, aumento del 123% in dodici anni: la situazione nelle città italiane
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- Cosa contiene la norma
- Cosa manca
- Cosa prevedono le regole/1
- Cosa prevedono le regole/2
- Il requisito di doppia conformità/1
- Il requisito di doppia conformità/2
- Le variazioni essenziali
- Le responsabilità del singolo e del condominio
- L’aumento delle tolleranze
- Il cambio di destinazione d’uso e i sottotetti
- Prima del 1977
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