Le associazioni dei consumatori lanciano l’allarme, prevedendo un aumento del costo dei testi superiore all’inflazione, con un +3% rispetto al 2024 e un +8,1% rispetto al 2022
Le vacanze sono agli sgoccioli e si avvicina settembre che porta co sé il ritorno a scuola. Per le famiglie italiane si preannuncia, però, l’ennesima stangata: il caro-libri. Le associazioni dei consumatori lanciano l’allarme, prevedendo un aumento dei prezzi dei testi scolastici superiore all’inflazione, con un +3% rispetto al 2024 e un +8,1% rispetto al 2022. Secondo l’Osservatorio nazionale Federconsumatori, la spesa media per studente si aggirerà intorno ai 591,44 euro, solo per i testi obbligatori e due dizionari, segnando un +18% rispetto all’anno precedente. La preoccupante situazione grava sulle spalle di genitori già alle prese con rincari generalizzati.
I prezzi del materiale scolastico
Secondo il Codacons, che fornisce come ogni anno i dati ufficiali sul caro-scuola le spese che dovranno affrontare i genitori in occasione dell’avvio del nuovo anno scolastico raggiungeranno punte di 1.300 euro per studente. Per quanto riguarda il materiale scolastico, l’offerta è estremamente diversificata sia sul fronte delle marche che dei prezzi al pubblico. In base alle prime stime i beni che registrano i maggiori rincari sono zaini, diari e astucci “griffati’” ossia prodotti legati a marchi molto richiesti da giovani e giovanissimi, i cui listini seguono l’andamento della domanda: in questo caso nei negozi specializzati, fisici e o online, gli aumenti possono raggiungere anche il 15% rispetto allo scorso anno – spiega Codacons. Più contenuti, e nell’ordine del 3%, i rincari dei prodotti scolastici non di marca.
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