Spese scuola, oltre mille euro per la ripartenza: raffica di rincari dai libri agli zaini

Economia
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Introduzione

Secondo l’Osservatorio nazionale di Federconsumatori, il rientro tra i banchi a settembre sarà accompagnato da aumenti di prezzo complessivi del 6% in più rispetto allo scorso anno (con picchi fino al 18% per alcune voci). A pesare maggiormente sul conto delle famiglie è l'acquisto dei libri di testo, in particolare per gli studenti che si apprestano a iniziare un nuovo  scolastico (prima media o prima liceo).

 

Tra le voci più care si confermano quelle relative allo zaino, che sia di marca, in formato trolley o in versione high-tech. A livello regionale e comunale non mancano, tuttavia, misure economiche di sostegno rivolte soprattutto ai nuclei a basso reddito.

Quello che devi sapere

Rientro tra i banchi con i rincari

  • Manca una manciata di settimane al suono della prima campanella e le famiglie, di rientro dalle vacanze estive, fanno i conti con le spese da sostenere per l’avvio dell’anno scolastico. Una ripartenza che, secondo le associazioni di categoria Federconsumatori e Codacons, si annuncia più salata rispetto al 2023. Ecco quali voci registrano i maggiori rincari sul prezzo.

 

Per approfondire: Scuola, dal voto in condotta alle sospensioni: le novità in vigore da settembre

Rientro tra i banchi con i rincari

L’indagine di Federconsumatori

  • Come evidenzia l’Osservatorio nazionale di Federconsumatori, per l’avvio del nuovo anno scolastico 2024-25 le famiglie devono mettere in conto una spesa media di 647 euro per il corredo scolastico e di 591 euro per i libri di testo. In totale la spesa prevista per quest’anno supera i 1.200 euro a figlio

L’analisi del Codacons

  • Sulla stessa linea anche il Codacons che stima una spesa complessiva di 1.300 euro tra libri, dizionari e materiale. Su quest’ultima voce l’associazione per i consumatori calcola un possibile risparmio del 40% rinunciando a zaini e astucci firmati oppure articoli promossi da influencer

Rincari maggiori per gli zaini

  • Rispetto al 2023, segnato da un’inflazione più elevata, Federconsumatori calcola per quest’anno un incremento complessivo del 6% sulle spese scolastiche. Tra le voci che registrano i rincari maggiori spiccano gli zaini, come la versione trolley pensata per alleggerire il peso sulle spalle. Lo scontrino risulta più salato anche per gli zaini high-tech dotati di power bank integrata per la ricarica dei dispositivi elettronici

Il risparmio online

  • Oltre all’analisi su cartolibrerie e supermercati, l’Osservatorio ha preso in esame quest’anno anche il mercato online. Secondo Federconsumatori l’acquisto su siti e piattaforme digitali consente un risparmio medio del 20% rispetto agli acquisti nelle cartolibrerie e del 2% sulla Grande distribuzione organizzata (Gdo)

I libri di testo

  • Come anticipato, l’ondata di aumenti investe anche il comparto libri. L’associazione dei consumatori stima che tra testi obbligatori e almeno 2 dizionari ogni studente arriverà a spendere in media 591,44 euro, il 18% in più rispetto al 2023. A segnare gli aumenti maggiori sono i manuali per la scuola secondaria di secondo grado, mentre le medie registrano un calo. L'acquisto di libri usati, magari rimasti indietro di una sola edizione, consente un risparmio fino al 28%

Altri rincari

  • I rincari non risparmiano neppure altri articoli scolastici come astucci, quaderni, matite, tracolle e diari. Anche in questo caso il prezzo differisce tra prodotti di marca oppure acquistati online al posto di supermercati o cartolibrerie

Il conto sulle classi prime

  • Come in passato, il conto più salato pesa sulle famiglie di studenti che a settembre cominceranno un nuovo ciclo scolastico e che quindi devono rinnovare l’intero catalogo: per i libri di prima media Federconsumatori stima una spesa di 461 euro che, sommati al corredo didattico, portano il conto totale a 1.110 euro. Ancora più salato è il totale per la prima superiore che sale a 715 euro per i manuali e a 1.362 se si sommano zaini, astucci, diari e altre voci

I dispositivi elettronici

  • Negli ultimi anni, una spesa ulteriore per affrontare l’attività scolastica è quella relativa all’acquisto di Pc, dispositivi e programmi che secondo l’associazione per i consumatori sono diventati strumenti “necessari all’utilizzo didattico”

Le iniziative di Regioni e Comuni

  • Oltre ai consigli per risparmiare, un contributo alle spese scolastiche arriva da iniziative locali che mirano ad alleviare, almeno in parte, il bilancio delle famiglie a basso reddito. Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia e Sicilia sono state le prime Regioni a varare misure per i nuclei più in difficoltà

Bonus scuola 2024/25, i requisiti

  • I contributi, rivolto ai nuclei in difficoltà economica, mirano a sostenere il diritto allo studio e a offrire buoni per l’acquisto dei libri di testo. I bonus possono essere richiesti facendo riferimento alle normative stabilite dalla propria Regione o dal Comune di residenza. Per i requisiti è necessario disporre di un Isee aggiornato

Le altre agevolazioni

  • Tra le agevolazioni a tema scuola vanno anche segnalate la detrazione spese scolastiche 2024 e la Carta dello Studente IoStudio. Resta da confermare invece il bonus gite scolastiche 2025

 

Per approfondire: Bonus scuola 2024-2025, come richiederlo regione per regione