Italia paradiso fiscale ma non per tutti: da Paperoni a sportivi, ecco chi ha agevolazioni
EconomiaIntroduzione
Stando alle dichiarazioni del 2023, i maxi sconti per chi abita all'estero hanno attratto circa 37.200 soggetti tra sportivi professionisti, cervelli di ritorno e pensionati al Sud. Con il decreto Omnibus varato a inizio agosto, il governo Meloni ha modificato una norma del 2016 per incentivare il trasferimento in Italia dei contribuenti più ricchi. Chi intende spostare la residenza dovrà versare all’erario un’imposta forfettaria di 200mila euro, il doppio rispetto a quanto previsto finora.
Secondo i dati della Corte dei Conti, in cinque anni lo Stato ha incassato dall’imposta sostitutiva circa 260 milioni di euro. Ma non è chiaro se lo Stato ha effettivamente guadagnato di più rispetto alla precedente tassazione. L’Agenzia delle Entrate è all’oscuro sia dell’ammontare dei redditi esteri sui quali agisce l’imposta, sia delle imposte ordinarie che sarebbero state prelevate in assenza della flat tax. Sul raddoppio della tassa, il ministro dell’Economia Giorgetti ha affermato: “Il governo è contrario a inaugurare una stagione di gara con altri Paesi per creare situazioni di favore fiscale a persone e imprese"
Quello che devi sapere
La flat tax sui Paperoni
- L'Italia può essere considerata un angolo di paradiso fiscale, ma non per tutti i contribuenti: a goderne sono Paperoni, sportivi professionisti, pensionati al Sud, cervelli che rientrano. E l'estate porta con sé novità importanti per quanto riguarda i cosiddetti “Paperoni”, persone facoltose che dall’estero decidono di trasferire la propria residenza fiscale in Italia. Con il decreto Omnibus, approvato dal Consiglio dei ministri il 6 agosto scorso, il governo ha modificato la "flat tax", l’imposta sostitutiva pensata per attrarre nel Bel Paese i contribuenti più ricchi. Ma sull’efficacia della misura, varata nel 2016, rimangono diversi punti oscuri: ecco quali
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I maxi sconti
- Negli ultimi anni il sistema tributario italiano ha previsto una serie di maxi sconti per attrarre contribuenti dall'estero come sportivi professionisti, cervelli di ritorno e pensionati al Sud. Come riportato nelle dichiarazioni dei redditi del 2023 (sull'anno fiscale 2022), le agevolazioni hanno portato in Italia 37.200 soggetti, il 55% in più rispetto all'anno precedente
L'obiettivo
- Nella Legge di bilancio 2017, l’allora governo Renzi aveva introdotto una tassazione agevolata per attrarre in Italia una platea di contribuenti facoltosi. Tramite il versamento di un’imposta sostitutiva di 100mila euro all’anno (che scende a 25mila per i familiari), la norma mirava a favorire l’ingresso di potenziali investitori con conseguenti benefici per l'economia
Il Dl Omnibus
- Nel Dl Omnibus, che attende di essere convertito in Senato, il governo Meloni ha raddoppiato l’imposta sostitutiva da 100mila a 200mila euro all’anno. La nuova tassazione non ha valore retroattivo e scatta dall’entrata in vigore del decreto legge, che per i suoi caratteri di necessità e urgenza è da subito operativo
Le parole del ministro
- Durante la conferenza stampa di presentazione del provvedimento, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti (in foto) ha giustificato il raddoppio sostenendo che l’Italia, con i suoi spazi fiscali limitati, avrebbe perso una qualsiasi "gara" con altri Paesi per attrarre i Paperoni dall’estero. “Il governo è contrario a inaugurare una stagione di competizione per creare situazioni di favore fiscale a persone o imprese”, ha affermato il titolare del dicastero di via XX Settembre
I dati
- Secondo i numeri forniti dalla Corte dei Conti nell’ultima relazione sul Rendiconto generale dello Stato, nel 2022 1.136 contribuenti “ricchi” hanno usufruito dell’imposta sostitutiva versando all’erario quasi 90 milioni di euro
In quanti hanno aderito
- I dati segnalano una crescente popolarità della tassazione agevolata. Nell’anno di esordio, i contribuenti esteri che hanno trasferito la residenza fiscale in Italia sono stati 98, per poi sfiorare i mille nel 2021
Le entrate
- La Corte dei Conti calcola che in cinque anni, dal 2017 al 2022, il gettito complessivo derivante dalla tassa forfettaria ha raggiunto circa 260 milioni di euro
La mancanza di numeri
- Da questi numeri non è però chiaro se la misura ha effettivamente centrato l’obiettivo iniziale. Come ammesso dallo stesso titolare del Mef "è molto difficile valutare quanto i soggetti beneficiari dell’imposta sostitutiva abbiano poi reinvestito in Italia". L’Agenzia delle Entrate non dispone infatti di informazioni nè sull’ammontare dei redditi esteri su cui opera la tassa nè sulle imposte che sarebbero state prelevate sui redditi esteri in assenza della flat tax
Le ricadute sull'economia
- Per i giudici contabili un’ulteriore difficoltà dipende dalla mancanza di un nesso diretto tra i contribuenti ricchi che trasferiscono la propria residenza in Italia e la realizzazione di investimenti produttivi. Come nel caso di sportivi professionisti (ad esempio i calciatori di Serie A), il trasferimento è dettato da finalità lavorative ma si tratta spesso di “soggetti che possono ritrarre fonti di reddito da più Paesi” e che non necessariamente scelgono di investire tutto il loro reddito in Italia
L'appeal dell'Italia
- Nonostante l’incremento della tassa, secondo la società di consulenza britannica Henley&Partners, l'Italia dovrebbe diventare la principale destinazione europea del 2024 per i milionari su scala globale, davanti a Svizzera, Grecia e Portogallo. La società stima che quest’anno nel Bel Paese si trasferiranno 2.200 persone con almeno 1 milione di dollari di patrimonio liquido
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