Decreto salva casa 2024 è legge, cosa cambia per appartamenti e monolocali

Economia

Introduzione

È stato approvato ieri, 24 luglio, dal Senato il Decreto salva casa 2024. Il provvedimento, voluto dal ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini, modifica le regole abitative di un immobile: dal limite minimo della superficie (che da 28 metri quadri diventa 20 mq) all'altezza del soffitto (che passa a 2,40 metri dai precedenti 2,70), fino alla destinazione d'uso degli immobili. Il nuovo decreto dà così il via alle cosiddette “mini-abitazioni”. Ma che cosa cambia nello specifico?

Quello che devi sapere

Nuovi standard abitativi

Con il nuovo Decreto salva casa 2024 cambiano i “paletti” che rendono un immobile “abitabile” per una persona o per una coppia. Per i monolocali, abitati da un unico inquilino, la metratura minima si abbassa da 28 a 20 metri quadri. Per quelli in cui invece risiede una coppia di persone, il limite minimo cala da 38 a 28 metri quadri. Il provvedimento stabilisce anche nuove altezze dei soffitti nelle abitazioni: da 2,70 metri si scende di ben 30 centrimetri a 2,40  

 

Per approfondire

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Edilizia libera

Con l'approvazione della nuova legge si prevede anche la cosiddetta “edilizia libera”, che semplifica l'iter burocratico per alcuni lavori nelle abitazioni. Il provvedimento stabilisce che, d'ora in poi, si potranno installare pompe di calore fino a 12 kw ed eliminare barriere architettoniche, senza richiedere alcun permesso. La stessa regola vale anche per l'installazione delle vetrate panoramiche amovibili e trasparenti (Vepa) e delle tende a pergola o biodinamiche

Tolleranze costruttive

Il provvedimento prevede, per gli interventi realizzati fino al 24 maggio di quest'anno, maggiori tolleranze costruttive. Questo significa che, qualora gli interventi non rispettino le misure autorizzate dal progetto come le caratteristiche di altezzna, distacchi e cubatura della superficie coperta, non rappresenteranno una violazione edilizia. Le soglie di tolleranza sono le seguenti:

  • 6% se l'abitazione non supera i 60 metri quadrati
  • 5% per le superfici tra i 60 e i 100 metri quadrati
  • 4% per le superfici tra i 100 e i 300 metri quadrati
  • 3% per le superfici tra i 300 e i 500 metri quadrati
  • 2% per le superfici superiori a 500 metri quadrati

Difformità edilizie nei condomini

Sul fronte dei condomini, eventuali difformità edilizie delle parti comuni non incideranno più su proprietà esclusive, e viceversa. Nel caso in cui uno dei due spazi avesse irregolarità, i proprietari degli immobili avranno comunque la possibilità di modificare o riqualificare gli spazi che, invece, sono in regola

Eliminata la “doppia conforme”

Il Decreto salva casa stabilisce anche l'eliminazione della cosiddetta “doppia conforme” per gli abusi minori. Per sanare gli abusi più piccoli sarà necessario solo che l’intervento sia in linea con la disciplina urbanistica vigente al momento della domanda (non con le regole che vigevano al momento della realizzazione dell’abuso)