Pagamenti all’estero, dalle commissioni alle carte migliori: cosa sapere prima di partire
EconomiaIntroduzione
Scegliere l’opportuno sistema di pagamento quando si arriva in un Paese straniero è importante: se si va in uno Stato dell’area Euro sia i prelievi che i contanti per pagare non costituiscono un problema, mentre tutto cambia se si approda in Paese che non usa la moneta europea. In questo caso, bisogna mettere in conto una maggiorazione del tasso di cambio, rispetto a quello valido al momento della transazione stessa: si tratta perlopiù di una commissione percentuale, presente comunque nel foglio informativo della carta, pari in media all’1,75% dell’importo transato.
Prima di partire è opportuno avere sempre con sé una “carta di riserva” in caso di furto o smarrimento, e ricordare che molti servizi, come ad esempio il noleggio auto, sono accessibili solo con la carta di credito, che però presenta anche la commissione media più alta rispetto a carte di debito e prepagate. In molti casi può essere utilissimo ricorrere anche ai wallet digitali, che permettono di pagare con lo smartphone o lo smartwatch senza bisogno di utilizzare fisicamente lo strumento di pagamento.
Quello che devi sapere
La scelta
- Per i viaggi all’estero, per lavoro o per vacanze, è necessario organizzare tutto nei minimi dettagli. Anche la scelta dello strumento di pagamento con cui affrontare le spese è un elemento da non sottovalutare e scegliere le migliori carte per viaggiare non è sempre facile. La stragrande maggioranza delle carte di pagamento emesse dalle banche italiane è utilizzabile anche all’estero senza nessun problema nell’area euro, mentre le cose cambiano quando si viaggia in un Paese extra euro
Per approfondire: Vacanze all’estero, cosa sapere su bancomat e carte di credito prima di partire
La maggiorazione
- In questo caso, infatti, bisogna fare i conti con le commissioni sul tasso di cambio. Nella maggior parte dei casi, le banche applicano una maggiorazione al cambio disponibile al momento della transazione. Questa maggiorazione può tradursi in un aumento significativo delle spese, soprattutto in caso di soggiorni di lunga durata. A fotografare la situazione è l’indagine dell’Osservatorio SOStariffe.it
Cosa succede se si è in un Paese dell’area euro
- Le transazioni all’estero (pagamenti e prelievi) si distinguono, sostanzialmente, in due tipologie. Ci sono quelle effettuate in euro e quelle in valuta diversa dall’euro. Le banche italiane, quasi sempre, non prevedono differenze tra le transazioni in euro effettuate in Italia e negli altri Paesi dell’area euro. Le commissioni sui pagamenti sono azzerate e, in molti casi, il prelievo all’ATM in area UE viene equiparato, in termini di commissione, al prelievo fatto in un’altra banca italiana. Inoltre, non è necessario affrontare la questione del cambio di contanti, visto che è possibile partire già con una buona scorta di euro nel portafoglio
Cosa succede se si è in un Paese fuori dall’area euro
- Le cose cambiano, invece, per le transazioni all’estero in valuta diversa. In questo caso, infatti, bisogna mettere in conto una maggiorazione del tasso di cambio, rispetto a quello valido al momento della transazione stessa. Questa maggiorazione viene definita nelle condizioni contrattuali della carta utilizzata e dovrebbe essere indicata dalla banca nel foglio informativo. Nella maggior parte dei casi, si tratta di una commissione percentuale
I dati rilevati
- I dati rilevati dall’Osservatorio confermano che la maggiorazione applicata è pari, in media, all’1,75% dell’importo transato. Tale valore non è sempre fisso. Alcune banche garantiscono commissioni azzerate fino al raggiungimento di una determinata soglia, oppure una commissione differenziata in base alla valuta della transazione. Nel campione di carte di pagamento analizzate dall’indagine (50 in totale tra carte di credito, debito e prepagate), si registra una commissione massima del 3% e una commissione minima dello 0%
Le differenze tra le tipologie di carte
- La maggiorazione applicata al tasso di cambio, inoltre, è influenzata anche dal tipo di carta utilizzato. Le più convenienti sono le prepagate, con una commissione media pari a 1,66%. In posizione intermedia troviamo le carte di debito, con una commissione media di 1,73%. Le più costose, invece, sono le carte di credito (l’indagine considera le carte “Classic” ovvero le entry level proposte dalle banche) con una maggiorazione pari a 1,83%. Le differenze tra le varie tipologie di carta sono quindi ridotte, ma quelle tra le singole carte però possono essere rilevanti, con una maggiorazione che può passare da 0% a 3%. Di conseguenza, la scelta della carta da usare può fare la differenza nella determinazione delle spese complessive da sostenere quando si viaggia all’estero
Cosa fare prima di partire
- Per affrontare un viaggio all’estero è opportuno organizzare, nei minimi dettagli, tutti gli aspetti legati ai pagamenti da utilizzare. Per prima cosa, è necessario verificare con la propria banca la possibilità di utilizzo all’estero. Alcune banche consentono di attivare e disattivare questa possibilità direttamente dalla piattaforma di Home Banking. Nella maggior parte dei casi, però, le carte sono già abilitate all’uso all’estero, almeno nell’area euro. Il secondo step da considerare è una verifica delle commissioni di prelievo e, in caso di viaggio in area extra euro, delle commissioni sui pagamenti
Il problema delle commissioni
- Soprattutto in caso di soggiorno prolungato, c’è infatti il rischio di costi extra importanti da affrontare (a causa soprattutto del tasso di cambio) ed è meglio farsi trovare pronti organizzandosi già prima di partire
Una carta di riserva
- Per i viaggi all’estero è opportuno partire con almeno una carta “di riserva”, in modo da eliminare il rischio di restare senza uno strumento di pagamento per smarrimento, furto o per un qualsiasi tipo di malfunzionamento
L’importanza di carta di credito e wallet digitali
- Le carte possono essere importanti anche per accedere ai servizi, come ad esempio il noleggio auto per il quale è necessario utilizzare la carta di credito. Allo stesso modo può essere importante ricorrere anche ai wallet digitali, in modo da pagare con lo smartphone o lo smartwatch, senza dover avere sempre con sé la carta di pagamento
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- La scelta
- La maggiorazione
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- I dati rilevati
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