Introduzione
Il Corriere della Sera ha effettuato una rilevazione sull’andamento dei prezzi delle case in otto città: in generale si continua a registrare un calo delle vendite, in linea con l’anno scorso. Nel primo trimestre i valori sono -7,2% a livello nazionale, -6,9% a Roma, -13,2% Milano.
A Milano si sono alzati soprattutto i prezzi delle zone Ripamonti – Vigentino, dove sorgerà il Villaggio Olimpico. Anche Roma segna alcuni aumenti, ma più modesti. Ci sono però alcuni segnali che fanno pensare a un prossimo ridimensionamento delle tariffe: l'aumento dell’offerta e il recepimento della direttiva casa green, che rischia di immettere sul mercato migliaia di unità immobiliari a bassa classificazione energetica. Secondo molti proprietari, infatti, è più conveniente vendere che riqualificare.
Quello che devi sapere
La rilevazione
- Il Corriere della Sera ha effettuato una nuova rilevazione sui prezzi delle case in otto città. Per farlo ha utilizzato il data base di Immobiliare.it e ha preso in considerazione gli stessi centri urbani – e le stesse zone – della indagine compiuta un anno fa. La testata ha anche calcolato come è cambiato l’importo della rata di un mutuo a tasso fisso a 30 anni indicizzato a Eurirs di durata pari al finanziamento con spread 1,2%
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La tendenza in generale
- Il trend generale registra un (già noto) calo delle vendite: nel primo trimestre si segna -7,2% a livello nazionale, -6,9% a Roma, -13,2% Milano
A Milano/1
- Per quanto riguarda Milano, se si ipotizza l’acquisto di un’abitazione di 80 metri quadrati si rileva che la casa media costa 432mila euro, il 3,1% in più rispetto allo scorso anno. Il mutuo comporta l’esborso mensile di 1.404 euro, con un incremento di 36 euro. Il costo della rata è più conveniente rispetto a quello di un canone di locazione: stando alla stessa base dati, l’abitazione media richiede un pagamento mensile di 1.864, ma l’importo del mutuo è compatibile con un reddito mensile di almeno 4.000 euro
A Milano/2
- Sempre a Milano, i maggiori aumenti si sono registrati a Ripamonti Vigentino, cuore del Villaggio Olimpico, con +7,1%, e a Napoli Soderini (area che beneficia dell’imminente avvio della linea blu della metropolitana) con +6,8%. Stesso incremento nel Centro storico, dove l’abitazione media costa 861mila euro e il mutuo è di 2.798 euro, con un aumento di 166 euro. Queste le zone più care, centro storico a parte: Garibaldi, Moscova, Porta Nuova (796mila) e Arco della Pace, Arena, Pagano (750mila).
A Roma
- Più modesto l’aumento dei prezzi a Roma: si attesta all’1,3% e la rata del mutuo è rimasta abbastanza invariata e più sostenibile che a Milano: 874 euro al mese, solo sette in più rispetto a giugno 2023. Fra gli incrementi più alti si segnala quello della zona Bologna Policlinico (aumento del 10,4%). Salgono del 6,4% i prezzi richiesti nel Centro storico, dove per l’abitazione tipo servono 634mila euro e 2.060 euro al mese, 114 in più dello scorso anno. Le altre zone più costose sono: Aventino, San Babila, Caracalla (534mila), Parioli e Flaminio (475mila)
A Torino
- Tornando al Nord, l’incremento dei prezzi ha toccato il 3,9% a Torino - nel Centro storico il dato sale a +4,4% - e la rata media è salita di 17 euro, arrivando a quota 520 euro
A Napoli
- A Napoli i prezzi richiesti sono saliti del 4,2% e la rata media del mutuo è cresciuta di 26 euro. Nella zona di Camaldoli si registra un aumento dei valori di oltre l’11%
A Genova
- Genova ha per anni segnato un calo dei prezzi, ma è ora in risalita: segna infatti + 3%, con +7,9% nel Centro storico. I valori tuttavia restano bassi: per un mutuo bastano in media 449 euro
Nelle altre città
- Valori in crescita anche a Palermo, del 5,9%, a Bologna del 3,4% e a Firenze del 2,8% con Porta Romana che però sfiora il 13%. Il mercato cittadino è fortemente condizionato dalla richiesta di case da investimento per affittarle ai turisti. Basti pensare che nell’ultimo anno il canone medio per le pochissime abitazioni disponibili sul mercato della locazione tradizionale è aumentato, sempre stando a immobiliare.it, di quasi il 21%, portando i canoni del capoluogo toscano al livello di quelli di Milano
Forse un possibile abbassamento dei prezzi
- Alcuni segnali tuttavia fanno pensare a un prossimo ridimensionamento dei prezzi, a cominciare dallo stock di case in vendita che sta aumentando (+3% nel primo trimestre). Due norme, inoltre potrebbero andare in questa direzione: la prima è il decreto salva casa, la seconda è il recepimento della direttiva comunitaria casa green. Quest’ultima rischia di immettere sul mercato migliaia di unità immobiliari con cattiva classificazione energetica. Secondo un’indagine di Facile.it, infatti, sarebbero addirittura 2,5 milioni i proprietari di case che preferirebbero vendere piuttosto che affrontare i costi di una riqualificazione energetica del loro appartamento
Cosa prevede la direttiva green
- La direttiva sulle case green prevede che ogni Stato membro dell’Unione Europea si impegni a ridurre nel complesso il consumo medio di energia nel settore edilizio del 16% entro il 2030, e di almeno il 20% entro il 2035
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