“Superbonus lavoro”, arriva maxi-deduzione del 120% per chi assume a tempo indeterminato

Economia
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Introduzione

È stato pubblicato il decreto attuativo del Ministero dell'Economia, di concerto con il Ministero del Lavoro. In attuazione della riforma dell'Irpef prevede per quest'anno una maggiorazione del costo del lavoro ammesso in deduzione nel caso di incremento del numero di dipendenti con contratto a tempo indeterminato. È poi prevista un'ulteriore aumento (al 130%) delle agevolazioni fiscali per imprese e professionisti se si assumono lavoratori fragili

Quello che devi sapere

Ecco il “superbonus” lavoro

  • Arriva la maxi-deduzione del costo del lavoro per chi assume a tempo indeterminato. Nella giornata del 26 giugno è stato pubblicato il decreto attuativo del Ministero dell'Economia, di concerto con il Ministero del Lavoro, che - in attuazione della riforma dell'Irpef - prevede per quest'anno una maggiorazione (pari al 120%) del costo del lavoro ammesso in deduzione nel caso di incremento del numero di dipendenti con contratto a tempo indeterminato.

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La maggiorazione

  • È poi prevista un'ulteriore maggiorazione (al 130%) se si assumono lavoratori meritevoli di maggiore tutela. Nel testo si parla di lavoratrici e lavoratori molto svantaggiati; persone con disabilità o che rientrano in categorie svantaggiate; giovani ammessi agli incentivi all’occupazione giovanile; donne di qualsiasi età con almeno due figli minori o prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi residenti in determinati territori; donne vittime di violenza; lavoratori o lavoratrici con sede di lavoro situata in regioni che nel 2018 presentavano un prodotto interno lordo pro capite inferiore al 75 per cento della media EU27 o comunque compreso tra il 75 per cento e il 90 per cento, e un tasso di occupazione inferiore alla media nazionale; ex percettori del reddito di cittadinanza senza i requisiti per l’accesso all’Assegno di inclusione

Cosa dice il decreto

  • Il decreto contiene le modalità di attuazione dell'articolo 4 del decreto legislativo sull'Irpef (30 dicembre 2023, n. 216), che "dispone per i titolari di reddito d'impresa e gli esercenti arti e professioni, per il periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023, ai fini della determinazione del reddito, la maggiorazione del costo del personale di nuova assunzione con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato nonché una ulteriore deduzione in presenza di nuove assunzioni di dipendenti, con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, rientranti nelle categorie di lavoratori meritevoli di maggiore tutela”

A chi spettano le maggiorazioni

  • Il costo del personale da assumere ai fini del beneficio "è maggiorato, ai fini della determinazione del reddito, di un importo pari al 20%". Il costo è "incrementato di un ulteriore 10 per cento" per le nuove assunzioni a tempo indeterminato di "dipendenti ricompresi in ciascuna delle categorie meritevoli di maggiore tutela". La maggiorazione del costo del lavoro spetta per le assunzioni di lavoratori dipendenti a tempo indeterminato, con contratto in essere al termine del periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023, "se il numero dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato alla fine del periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023 è superiore al numero di lavoratori dipendenti a tempo indeterminato mediamente occupato nel periodo d'imposta precedente". Cioè se si determina un incremento occupazionale

La platea

  • Il bonus per le assunzioni spetta alle seguenti categorie di soggetti: società per azioni e in accomandita per azioni, società a responsabilità limitata, società cooperative e società di mutua assicurazione, società europee e società cooperative europee residenti nel territorio dello Stato; enti pubblici e privati diversi dalle società, trust, residenti nel territorio dello Stato, che hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali; enti pubblici e privati diversi dalle società, trust che non hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciale, organismi di investimento collettivo del risparmio, residenti nel territorio dello Stato; società ed enti di ogni tipo, compresi i trust, con o senza personalità giuridica, non residenti nel territorio dello Stato; imprese individuali, società di persone ed equiparate ai sensi dell’articolo 5 del citato TUIR titolari di reddito d’impresa; esercenti arti e professioni, anche in forma associata, che determinano il reddito di lavoro autonomo ai sensi dell’articolo 54 del suddetto TUIR

Chi è escluso dall’agevolazione

  • Sono esclusi dall'agevolazione le imprese in liquidazione ordinaria nonché le imprese assoggettate a liquidazione giudiziale o agli altri istituti liquidatori relativi alla crisi di impresa, a decorrere dall'inizio della procedura

L’obiettivo

  • Quello che è stato ribattezzato un “superbonus” sulle assunzioni a tempo indeterminato per imprese e professionisti, è un passo nella direzione di misure che possono realmente stimolare la crescita dell'occupazione stabile, andando a “correggere” un dato che continua a preoccupare, quello della “qualità” della nuova occupazione. Un vantaggio fiscale concreto può essere uno stimolo a rinunciare almeno a una quota del lavoro precario. Il governo stima che la misura possa avere un impatto su circa 380mila imprese. Il decreto attuativo era atteso da quasi 5 mesi.

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