Dl Salva Casa, come funziona la sanatoria per installare verande esterne senza permesso

Economia
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Introduzione

Dal 30 maggio scorso è possibile presentare le domande per riparare piccole irregolarità edilizie fino al 5% della cubatura nel caso di abitazioni fino a 100 metri quadrati. Per le difformità gravi resta in vigore la disciplina più rigida. Dopo 90 giorni dall'ordinanza senza interventi da parte del responsabile, i Comuni potranno acquisire l'area dove si riscontrano abusi rilevanti o costruzioni prive di permesso e imporre la demolizione. Ecco tutte le novità che modificano il Testo unico dell'edilizia

Quello che devi sapere

Il decreto Salva Casa

  • Dal 30 maggio scorso il decreto Salva-casa ha dato disco verde alle richieste ai Comuni per ottenere la sanatoria a pagamento. Il provvedimento, approvato dal Consiglio dei Ministri ed entrato in vigore in attesa della conversione in Parlamento (che potrebbe apportare modifiche), consente di mettere in regola una serie di interventi edilizi interni realizzati negli anni senza titolo.
  • Per approfondire: Decreto salva-casa, c'è ok del Cdm. Dall'edilizia libera a tende e finestre: cosa prevede

Il decreto Salva Casa

Cosa prevede la sanatoria

  • La sanatoria include interventi come l'allargamento di finestre, verande e soppalchi aggiunti e non documentati, tramezzi spostati e aperture non conformi ai permessi edilizi. Difformità "lievi" che però riguardano oltre il 50% del patrimonio immobiliare edilizio italiano con irregolarità

Le tempistiche

  • Come previsto dal nuovo Testo unico edilizia, la sanatoria copre gli interventi realizzati fino al 24 maggio 2024, giorno in cui il "Salva Casa" è stato licenziato dal Cdm. Dopo quella data farà fede solo quanto depositato in Comune senza la possibilità di incappare in margini di tolleranza

Il "silenzio assenso"

  • Una volta inviata la domanda di sanatoria al Comune, la Pubblica Amministrazione avrà 45 giorni di tempo per rispondere mentre nel caso di Segnalazione certificata di inizio attività (Scia) i giorni scendono a 30. Come previsto dal decreto, superati questi limiti potrebbe maturare il via libera in presenza secondo il principio del "silenzio assenso". I tempi si allungano, invece, per gli immobili in zone vincolate

Interventi in edilizia libera

  • Oltre a sanare le irregolarità lievi passate, il decreto allarga le maglie degli interventi in edilizia libera, opere a "basso impatto" che non devono più ottenere il titolo abilitativo nè il permesso o la comunicazione in via preventiva

Esempi di manutenzione ordinaria

  • Tra gli interventi di manutenzione ordinaria inclusi nell'elenco di opere in edilizia libera rientrano l'installazione di pompe di calore (inferiori a 12 kw), la rimozione delle barriere architettoniche e l'installazione di vetrate panoramiche completamente trasparenti (Vepa) su logge, balconi e porticati

Abolita la doppia conformità

  • Il decreto semplifica i permessi superando il principio della "doppia confomità": finora l'intervento realizzato in difformità rispetto all'autorizzazione necessaria doveva essere legittimo sia secondo la normativa dell'epoca in cui è stato realizzato sia della normativa vigente. Secondo il provvedimento il proprietario può ottenere il permesso di costruire o presentare la Scia in sanatoria se l’intervento è conforme alla disciplina urbanistica vigente al momento della domanda

Le percentuali

  • In passato, le difformità edilizie "ammesse" non dovevano superare il 2% della cubatura assentita dal piano regolatore. Il "Salva Casa" ha diversificato le percentuali in base alla metratura dell'immobile. La tolleranza massima arriva al 5% per le abitazioni fino a 100 metri quadrati. Scende al 4% per gli immobili tra 100 e 300 metri quadrati e al 3% per quelli tra i 300 e i 500 metri quadrati. Infine resta al 2% per le superfici superiori ai 500 metri quadrati

Altri tipi di interventi tollerati

  • Oltre alla percentuale sulla cubatura totale, il decreto estende la tolleranza ad altri interventi, realizzati prima del 24 maggio 2024, come il minore dimensionamento dell’edificio o la mancata esecuzione di elementi non strutturali previsti nel progetto depositato. La sanatoria riguarda inoltre la difformità di esecuzione delle opere di manutenzione ordinaria rispetto a quanto previsto, gli errori progettuali corretti nel corso dell’edificazione e gli errori materiali di rappresentazione progettuale

Pergole e pergotende

  • Per quanto riguarda la realizzazione di pergole bioclimatiche o pergotende aperte su almeno tre lati e sorrette da pilastri e colonne, la copertura non deve aumentare gli spazi stabilmente chiusi o mutare la destinazione d'uso dell'immobile. È necessario inoltre garantire una naturale microaerazione dell'ambiente. Nei condomini le coperture anti-sole sono ammesse nel rispetto del regolamento, senza effetti su decoro e sicurezza

 

Quanto costa sanare le difformità

  • Il decreto ha aggiornato inoltre i costi per eseguire interventi riparativi, cifre che variano in base all'entità dell'intervento. Nel caso si debba richiedere un permesso per costruire o una Scia in sanatoria, si va dai 1.032 ai 30.984 euro. Il calcolo verrà effettuato sulla base dell’incremento del valore venale dell’immobile identificato sulla base delle stime dell'Agenzia delle Entrate

L'intervento dei Comuni

  • Tra le novità del Testo unico edilizia spicca infine la stretta su abusi e difformità più rilevanti che possono essere sanzionate con la rimozione o la demolizione. Il provvedimento stabilisce che se il responsabile non provvede alla demolizione entro 90 giorni dall'ordine comunale, l'area su cui è sito l'immobile entra nel patrimonio comunale. A sua volta, in assenza di vincoli paesaggistici, culturali o urbanistici il Comune potrà demolire o alienare l'edificio imponendo all'acquirente la demolizione.
  • Per approfondire: Decreto Salva casa, niente più permessi per vetrate panoramiche e pergotende: cosa sapere