Introduzione
Con l'estate arriva anche l'invio della dichiarazione dei redditi. E com'è noto, tra le spese detraibili ci sono anche quelle mediche. Ora però non è più obbligatorio conservare gli scontrini cartacei per il 730: l'esborso per le prestazioni sanitarie viene direttamente registrato nel cassetto fiscale dell'Agenzia delle Entrate.
Gli esperti consigliano tuttavia di conservare gli scontrini perché tornano utili in caso di discrepanza con le cifre presenti nel cassetto fiscale e quelle effettivamente sostenute. Il commercialista o il Caf deve quindi acquisire questi documenti, conservarli e procedere con la modifica.
Quello che devi sapere
La dichiarazione dei redditi
- Con l’arrivo dell’estate è tempo anche di dichiarazione dei redditi. L’Agenzia delle Entrate gestisce oltre un miliardo di documenti fiscali relativi alle spese mediche e all’acquisto di farmaci per il modello 730 precompilato. Con una novità: non è più obbligatorio collezionare gli scontrini rilasciati in abbinamento al codice fiscale e poi consegnarli ai commercialisti o ai Caf. Tutto, infatti, è stato informatizzato.
Per approfondire:
La precompilata
- Facciamo un passo indietro. Mesi fa l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione dei contribuenti la dichiarazione dei redditi precompilata, modello 730 e modello Redditi persone fisiche. Dal 30 aprile era disponibile online l'applicativo web per adempiere, con invio previsto a partire dal 20 maggio
I dati già inseriti
- Nella dichiarazione dei redditi precompilata ci sono alcuni dati già inseriti: dalle spese sanitarie a quelle universitarie, dalle spese funebri ai premi assicurativi, dai contributi previdenziali ai bonifici per interventi di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica e altro ancora
Le spese detraibili e deducibili
- Nel modello 730 per la dichiarazione dei redditi vanno inserite anche le spese detraibili e deducibili sostenute nell’anno d’imposta per sé o per i propri familiari a carico. Nel 2024 si inseriranno quelle dell’anno d’imposta 2023. Le spese detraibili sono quelle che si sottraggono, in percentuale, dall’imposta lorda. Le spese deducibili vanno sottratte dall’ammontare del reddito complessivo
Le spese detraibili, in dettaglio
- Ma perché parliamo di spese detraibili? Perché tra queste ci sono anche le spese mediche. Non solo: la stessa cosa vale per le spese per i mutui, per l’intermediazione immobiliare, di assicurazione, d’istruzione, in favore di ragazzi con disturbi d’apprendimento, spese funebri, quelle per attività sportive praticate di ragazzi. Ma anche per spese veterinarie, di affitto, per il trasporto pubblico, di ristrutturazione, di risparmio energetico, Sismabonus, Superbonus, bonus mobili, bonus verde, bonus per la rimozione delle barriere architettoniche
Le spese mediche
- Le spese mediche di qualunque tipo (generiche, specialistiche, chirurgiche, farmaceutiche, eccetera) danno diritto alla detrazione d’imposta del 19% sull’importo che supera la franchigia di 129,11 euro. Il contribuente dovrà quindi sommare tutte le spese sostenute e sottrarre 129,11 euro: la detrazione spettante sarà pari al 19% dell’importo ottenuto. Ovviamente, se l’insieme delle spese sostenute nell’anno non supera l’importo della franchigia, non si ha diritto ad alcuna detrazione
Lo scontrino parlante
- Torniamo alla questione degli scontrini. Nel 2007 è stata introdotta l'innovazione degli scontrini parlanti nelle farmacie, che forniscono dettagli fondamentali per la dichiarazione dei redditi. Questi scontrini includono informazioni come il tipo, la quantità e la natura del prodotto acquistato, abbinate al codice fiscale del contribuente
Il cassetto fiscale
- Lo scontrino fiscale parlante, com’è noto, è essenziale per la detrazione fiscale delle spese sanitarie. Ma ora, ogni volta in cui viene erogato un farmaco o viene effettuata una prestazione sanitaria, il costo sostenuto viene contabilizzato in automatico nel proprio "cassetto fiscale" dell’Agenzia delle Entrate, i cui dati confluiscono, appunto, nella sezione precompilata del modello 730
Le discrepanze /1
- Se tutte le spese mediche sono state correttamente registrate nel sistema informatico, decade l’obbligo di conservare gli scontrini che accertano l’esborso. Tuttavia, in caso di discrepanza tra i propri scontrini e le spese sanitarie indicate nella dichiarazione precompilata, l'importo di tali esborsi deve essere corretto
Le discrepanze /2
- Come si possono correggere le discrepanze? Il commercialista o il Caf deve acquisire dal contribuente e conservare scontrini e fatture non inclusi nella dichiarazione precompilata o il cui importo è stato erroneamente modificato. E deve anche acquisire il prospetto dettagliato delle spese sanitarie riportate nella dichiarazione precompilata disponibile nel Sistema Tessera Sanitaria
Meglio conservare gli scontrini
- Insomma, anche se non è più obbligatorio, gli esperti spiegano che è buona norma conservare i singoli documenti di spesa (fatture e scontrini) perché in caso di discrepanza tra la documentazione fornita dal contribuente e le spese riportate nella dichiarazione precompilata, tornano utili.
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