Riscatto laurea e dichiarazione dei redditi, come indicare i contributi nel Modello 730

Economia
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Introduzione

È possibile detrarre o dedurre le spese previdenziali e assistenziali versate per aver riscattato il periodo di laurea, sia per sé stessi che per i familiari a carico. Le procedure da seguire sono però diverse: nel Modello 730 nel primo caso andrà compilato il rigo 21 del Quadro E, nel secondo caso i righi che vanno dall’E8 all’E10 (sempre del Quadro E).

 

I corsi di studio che possono essere riscattati sono: lauree triennale e lauree a ciclo unico (comprese anche le quadriennali del vecchio ordinamento), lauree specialistica, diplomi universitari, dottorati di ricerca, titoli di studio all’estero e titoli di studio conseguiti presso Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale. Esclusi i master universitari

Quello che devi sapere

Dichiarazione dei redditi, deduzione e detrazione dei corsi di laurea

  • Nella dichiarazione dei redditi per l’anno 2024 a Modello 730, quindi quella riferita all'anno di imposta 2023, si possono come sempre detrarre o dedurre i contributi - quelli di natura previdenziale e quelli di natura assistenziale - versati per il riscatto della laurea, sia per sé stessi che per i familiari a carico, sia per gli occupati che per gli inoccupati. Ecco come fare

Per approfondire:

Riscatto della laurea 2024, come utilizzare gli anni di studio per la pensione

 

Il riscatto della laurea

  • Il riscatto della laurea non è altro che il versamento all'Inps di un importo destinato ai contributi per gli anni di studio universitario, come se si trattasse di anni impiegati attivamente al lavoro

Perché fare il riscatto della laurea

  • Il riscatto della laurea può quindi andare ad aumentare l'importo dell'assegno pensionistico e va ad anticipare il momento della pensione, in misura pari al numero di anni riscattati. Il versamento dell'importo può anche essere fatto a rate

I corsi di studio ammessi per il riscatto della laurea

  • La normativa vigente prevede innanzitutto che si possono riscattare in anticipo le spese sostenute in passato per conseguire:
  1.  una laurea triennale o una a ciclo unico (comprese anche le quadriennali del vecchio ordinamento)
  2. una laurea specialistica
  3. un diploma universitario (diplomi di specializzazione e  diplomi di specializzazione per laureati)
  4. un dottorato di ricerca
  5. un titolo di studio all’estero
  6. un titolo di studio conseguito presso Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale

I corsi di studio non ammessi

  • Non sono riscattabili invece i master universitari, anche se conseguiti presso atenei pubblici o privati. Per gli studenti fuori corso, è riscattabile il solo periodo di durata legale del corso, che convenzionalmente inizia sempre dal 1° novembre del primo anno di immatricolazione

Il Modello 730

  • I contributi che sono stati versati per il riscatto della laurea devono essere indicati nel Quadro E del Modello 730 del 2024, dai righi che vanno da E8 a E10 oppure al rigo E21. La compilazione è infatti diversa a seconda che si tratti di deduzione per la propria laurea oppure di deduzione per quella di soggetti familiari a carico

La deduzione per la propria laurea

  • Il rigo E21 è quello da utilizzare nel caso di riscatto per se stessi, fino a concorrenza del reddito complessivo. Qui vanno indicati i contributi versati in prima persona dallo stesso contribuente che vuole beneficiare della deduzione. L’importo deve comprendere le erogazioni indicate nella sezione “Oneri detraibili” (punti da 341 a 352) della Certificazione Unica con il codice onere 32

 

Gli inoccupati

  • Passando agli altri casi, con una circolare del 2008 (la numero 29) l’Inps ha precisato cosa si intende per soggetti “inoccupati” –quindi dei familiari a carico - per cui si può procedere a riscatto della laurea a fini fiscali. Si tratta di chi, al momento della domanda di riscatto, non è mai stato iscritto a forme obbligatorie di previdenza, compresa la Gestione Separata. In questi casi la detrazione arriva fino al 19% della spesa totale per il conseguimento dei vari titoli di studio ammessi

La detrazione per i familiari a carico

  • Per loro vanno utillizati i righi da E8 a E10 e il codice di riferimento è il 32. È il caso delle “spese relative ai contributi versati per il riscatto degli anni di laurea dei familiari a carico". Qua non si parla di deduzione ma di onere detraibile

La tracciabilità

  • Quando si procede a compilare il Modello 730 bisogna tenere conto del fatto che, a partire dall’anno d’imposta 2020 (e quindi dalle dichiarazioni 2021), la detrazione spettante per i contributi legati alla laurea di familiari a carico scatta solamente nel caso in cui tutto risulti da pagamenti che possono essere tracciati, a partire dai versamenti postali e bancari

La prova della tracciabilità

  • La legge chiede la prova – a carico dello stesso contribuente – della richiesta tracciabilità. La si può fornire in diversi modi: estratto conto, copia dei bollettini postali, del MAV o dei pagamenti effettuati tramite circuito PagoPa, copia cartacea delle ricevute tramite carte di debito e carte di credito

 

Il costo del riscatto/1

  • Ma quanto costa riscattare una laurea? Sul sito dell'Inps è disponibile un simulatore per avere una stima di ogni singolo caso. In generale, il sistema di calcolo del costo del riscatto laurea dipende sia dalle gestioni previdenziali interessate sia dal momento temporale in cui si colloca il periodo di studi. Per la laurea conseguita prima del 1996 si applica il metodo della riserva matematica, in cui incidono l'età e i contributi versati

Il costo del riscatto/2

  • Per la laurea conseguita dopo il 1996 il metodo è contributivo e si utilizza l'aliquota previdenziale della gestione previdenziale di iscrizione, moltiplicata per la retribuzione goduta nei 12 mesi precedenti la richiesta di riscatto

Per approfondire:

Rapporto Almalaurea 2024, neolaureati pronti ad andare all’estero per lavori meglio pagati