Bonus ristrutturazioni, la detrazione spetta per sostituzione degli infissi? Cosa sappiamo

Economia
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Introduzione

Una recente sentenza della Corte di cassazione ha risolto i dubbi circa le differenze tra manutenzione ordinaria e straordinaria: il caso riguardava una società che sosteneva di aver diritto alla detrazione delle spese nello stesso anno d’imposta, avendo effettuato esclusivamente interventi di manutenzione ordinaria, come “posa di pavimento, scavo, posa di vetri e serramenti”, come certificato dalla Corte. Contrario invece il Fisco, che sosteneva come gli interventi rientrassero nella manutenzione straordinaria e quindi non detraibile lo stesso anno ma ammortizzabile in cinque anni.

 

Su questo caso la Corte ha dato ragione al contribuente, sostenendo come manchi l’innovazione tale da contraddistinguere la manutenzione straordinaria da quella ordinaria. In ogni caso, la sentenza della Cassazione non sconfessa la possibilità di avere la detrazione al 50% da parte dei contribuenti privati per gli interventi di manutenzione straordinaria relativamente agli infissi, cioè per le innovazioni di materiali e finiture rispetto, appunto, all’infisso che viene sostituito.

Quello che devi sapere

La sentenza

  • Chiarimenti per il bonus casa. È stata infatti pubblicata la sentenza della Corte di cassazione dello scorso 17 aprile (con deposito in Cancelleria il 2 maggio), che - secondo alcune letture - avrebbe dato l’altolà al bonus per la sostituzione degli infissi: la ragione è che si tratterebbe di un semplice intervento di manutenzione ordinaria, quindi agevolabile solo se effettuato sulle parti comuni di un edificio. In realtà, la sentenza non sconfessa la possibilità da parte dei contribuenti privati di avere il Bonus al 50% per gli interventi di manutenzione straordinaria relativamente agli infissi. Ma ad alcune condizioni

Per approfondire: Bonus casa, le agevolazioni per ristrutturare: ecco le più convenienti

Cosa sappiamo sul bonus casa

  • Il bonus Casa è riconosciuto per gli interventi di manutenzione straordinaria nei singoli immobili, villette o appartamenti, mentre è possibile avere la detrazione anche in caso di manutenzione ordinaria quando si tratta di interventi effettuati sulle parti comuni di edifici condominiali, anche nel caso di villette bifamiliari

La differenza tra manutenzione ordinaria e straordinaria

  • Ma cosa distingue una manutenzione ordinaria da una straordinaria? Nel primo caso si tratta di “operazioni di rinnovo o di sostituzione degli elementi esistenti di finitura degli edifici, gli interventi necessari per mantenere in efficienza gli impianti tecnologici con materiali e finiture analoghi a quelli esistenti”. Il secondo caso, invece, è diverso: comprende innovazioni rispetto alla situazione precedente che non comportino però alterazione della situazione planimetrica e tipologica preesistente e con il rispetto della superficie, della volumetria e della destinazione d’uso. In questo caso sono comprese le sostituzioni infissi esterni e serramenti o persiane con serrande, con modifica di materiale o tipologia di infisso

Il caso e la posizione del contribuente

  • Il caso sottoposto alla Corte riguarda un contenzioso con le Entrate relativo appunto alla qualificazione di alcuni interventi come manutenzione ordinaria o straordinaria e al trattamento fiscale applicabile alle spese per gli interventi in questione. Il contribuente, in questo caso si trattava di una società, sosteneva di aver diritto alla detrazione delle spese nello stesso anno d’imposta, avendo effettuato esclusivamente interventi di manutenzione ordinaria

La posizione del Fisco

  • Il Fisco invece aveva effettuato un accertamento sostenendo che gli interventi rientrassero nella manutenzione straordinaria e quindi non detraibile lo stesso anno ma ammortizzabile in cinque anni, dal momento che il contribuente, come detto, è una società

La posizione della Cassazione

  • La Cassazione ha dato torto al Fisco in quanto il contribuente, come risulta dalle carte, aveva effettuato solo “posa di pavimento, scavo, posa di vetri e serramenti“, interventi che, secondo la Cassazione, erano stati “erroneamente qualificati come opere di manutenzione straordinaria”, rientrando invece nella manutenzione ordinaria. In sostanza, secondo la Cassazione, posto che manutenzione ordinaria e straordinaria si distinguono per la presenza di innovazioni, in questo caso dalla documentazione presentata non risulta esserci stata nessuna innovazione di materiali e finiture per quel che riguarda gli infissi

I pavimenti

  • Anche nel caso dei pavimenti non c’è nessuna novità: già con la circolare n.57 del 1998 è stato chiarito che la semplice “posa in opera” di pavimenti non è ammessa alla detrazione mancando appunto la caratteristica dell’innovazione.
  • Quindi la sentenza della Cassazione non contiene alcun elemento di novità, né tantomeno sconfessa la possibilità di avere la detrazione al 50% da parte dei contribuenti privati per gli interventi di manutenzione straordinaria relativamente agli infissi, ossia per gli interventi che prevedano innovazioni di materiali e finiture rispetto, appunto, all’infisso che viene sostituito. La certificazione risulta invece del tutto mancante nel caso in questione, non essendo stata citata nella documentazione sottoposta alla Cassazione per l’esame del contenzioso

Cos’è il bonus ristrutturazioni

  • Il bonus ristrutturazioni 2024 può essere richiesto da tutti i contribuenti soggetti al pagamento delle imposte sui redditi, residenti o non residenti in Italia

In cosa consiste

  • Il bonus ristrutturazioni prevede una detrazione dall’Irpef pari al 50% delle spese sostenute per ristrutturare le abitazioni e le parti comuni degli edifici residenziali, con un limite massimo di spesa di 96 mila euro per ciascuna unità immobiliare
  • L’importo massimo della detrazione per le spese sostenute nel 2024 è pertanto pari a 48 mila euro; la detrazione deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo, nell’anno in cui è sostenuta la spesa e in quelli successivi

Le scadenze future

  • La detrazione per il bonus ristrutturazioni scenderà nel corso dei prossimi anni. Ecco quali sono le scadenze future:
  • Fino al 31 dicembre 2024 la detrazione è del 50% e prevede un limite massimo di spesa di 96 mila euro (la detrazione massima è quindi 48 mila euro);
  • Fino al 31 dicembre 2027 la detrazione è del 36% e prevede un limite massimo di spesa di 48 mila euro (la detrazione massima è quindi 17.280 euro);
  • Dal 1° gennaio 2028 la detrazione è del 30% con limite massimo di spesa di 48 mila euro (la detrazione massima è quindi 14.400 euro)

 

Per approfondire: Casa, come cambiano le rate per i bonus edilizi