La Banca centrale europea è "determinata ad assicurare il ritorno tempestivo dell'inflazione all'obiettivo del 2% nel medio termine e manterrà i tassi di riferimento su livelli sufficientemente restrittivi finché necessario", si legge nel Bollettino economico
La Bce "non intende vincolarsi a un particolare percorso dei tassi" e anche dopo il taglio dei tassi a giugno resta "determinata ad assicurare il ritorno tempestivo dell'inflazione all'obiettivo del 2% nel medio termine e manterrà i tassi di riferimento su livelli sufficientemente restrittivi finché necessario". Così la Banca centrale europea, nel Bollettino economico. Tuttavia, si legge ancora nel Bollettino, pur con un'inflazione tornata ad accelerare a maggio al 2,6%, "gran parte delle misure dell'inflazione di fondo è nuovamente scesa ad aprile" confermando "il quadro di graduale diminuzione delle pressioni sui prezzi".
Rischi inflazione da salari, tensioni geopolitiche e clima
Alcuni fattori però potrebbero determinare, secondo la Bce, nuovi aumenti dei prezzi. Un aumento dei salari oltre le attese, le accresciute tensioni geopolitiche e l'aggravarsi dei problemi climatici potrebbero, rileva la Banca centrale europea, provocare un'accelerazione dell'inflazione rispetto ai livelli previsti. "L'inflazione potrebbe collocarsi su livelli più elevati di quanto anticipato se i salari o i profitti aumentassero più delle attese. Rischi al rialzo per l'inflazione – osserva l'istituto di Francoforte - provengono altresì dalle accresciute tensioni geopolitiche, che potrebbero determinare un rialzo dei costi di energia e trasporto nel breve periodo, causando interruzioni nel commercio mondiale. Inoltre, i fenomeni meteorologici estremi, e più in generale il dispiegarsi della crisi climatica, potrebbero far salire i prezzi dei beni alimentari". Al contrario, secondo la Bce, l'inflazione potrebbe sorprendere al ribasso se la politica monetaria frenasse la domanda più di quanto atteso o nel caso di un deterioramento inaspettato del contesto economico nel resto del mondo".
approfondimento
Taglio tassi Bce, mutui e rendimento dei titoli di Stato: cosa cambia
Ripresa dell'economia dell'Eurozona oltre le aspettative
Dal bollettino Bce arrivano poi buone notizie sul fronte della ripresa dell'economia dell'Eurozona che, a inizio 2024, "ha superato i livelli attesi dagli esperti della Bce" ed è destinata "a proseguire nel breve periodo, a un ritmo superiore rispetto a quello precedentemente previsto". A spingere la crescita è la domanda estera e i consumi sorretti dal "miglioramento del reddito disponibile reale in presenza di una robusta dinamica salariale, del graduale aumento della fiducia e del miglioramento delle ragioni di scambio" oltre che dalla "progressiva riduzione" del passato inasprimento della politica monetaria. La Bce si attende quindi "una ripresa trainata dai consumi nel corso del 2024".