Christine Lagarde, presidente Banca Centrale Europea, nella giornata del taglio dei tassi d'interesse di 25 punti base, parla in esclusiva a Sky TG24: "La nostra politica continuerà a essere rigorosa fino a che non raggiungeremo il traguardo 2%, presumibilmente nel 2025". Positiva la crescita italiana come anche l'impatto sulle rate del mutuo
Il taglio dei tassi avrà un impatto sui mutui variabili, parola di Christine Lagarde. La presidente della Bce ha rilasciato un'intervista esclusiva a Sky Tg24 nel giorno in cui la banca centrale ha annunciato il taglio dei tassi dello 0,25% (prima volta dal 2019). "Abbiamo deciso di farlo - ha detto Lagarde - perché abiamo pensato che il processo di disinflazione da 10.6% a 5.2% a 2.6 attuale è il percorso che abbiamo condotto per l'inflazione e abbiamo pensato che questo percorso disinflazionistico fosse, secondo le nostre proieizoni, solido e robusto e così abbiamo deciso di tagliare i tassi. Ciò non significa che la politica monetaria sia diventata più di larga manica, è ancora restrittiva e lo sarà fino a che arriveremo al target del 2% a medio termine e speriamo che questo traguardo verrà raggiunto nel 2025".
Lagarde: "Italia, buoni risultati sulla crescita"
La crescita italiana migliore delle attese? Christine Lagarde a Sky Tg24 dice: "l'Italia ha avuto una politica fiscale che ha incoraggiato gli investimenti e incentivato le costruzioni. E' anche vero che l'Italia è stata beneficiaria dei fondi del Next Generation Eu. Quindi ci sono diverse ragioni per cui l'Italia sta ottenendo buoni risultati sulla crescita". E sull'alto debito pubblico italiano: "Secondo le nuove regole fiscali europee, i paesi devono tornare a ridurre i propri debiti pubblici, ma allo stesso tempo devono essere in grado di proteggere gli investimenti e le attività che generano crescita".
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"Obiettivo inflazione al 2%, faremo di tutto per riuscirci"
Lagarde si rivolge anche a chi ha contratto un mutuo a tasso variabile: "Il lavoro di un banchiere centrale è perseguire la stabilità dei prezzi. Quindi dobbiamo far tornare l'inflazione al 2%, e faremo ogni cosa necessaria per riuscirci. Abbiamo deciso di tagliare i tassi di interesse, questo dovrebbe avere un impatto sulle condizioni finanziarie, sui prestiti e sugli interessi richiesti dalle banche. Come è accaduto per i rialzi, dovrebbe accadere anche per i tagli dei tassi". La numero uno del board conferma di non avere tra gli obiettivi il tasso ci cambio, pur monitorando gli effetti collaterali che le decisioni di altre banche centrali possono avere sulla nostra economica. "Guardiamo all'impatto del tasso di cambio dell'euro con tutte le altre valute. Ma al momento l'euro è piuttosto stabile e ragionevolmente forte nei confronti delle altre valute". E a proposito della proposta di utilizzare i profitti delle riserve russe congelate, come banchieri centrali "dobbiamo guardare a due cose: alla forza dell'euro come valuta internazionale, che va protetta, e dall'altra alla stabilità finanziaria, che va tutelata ugualmente e ci interessa tutti. Per il resto la decisione devono prenderla i leader del G7".