Introduzione
Molise, Basilicata e Calabria hanno la più alta percentuale di contribuenti a rischio evasione rispetto al totale. Solo circa il 40% delle dichiarazioni dei redditi in queste regioni è considerato affidabile. Mentre le categorie maggiormente propense a non rispettare il fisco sono lavanderie, noleggi, ristoranti e impianti sportivi. Farmacie, studi medici e attori, invece, sono i settori più affidabili. Questo è quanto risulta dalla mappa del rischio evasione creata dal Sole 24 Ore, pubblicata oggi, che si basa sui dati delle dichiarazioni dei redditi delle partite Iva
Quello che devi sapere
L'algoritmo che utilizza il fisco
Secondo quanto riportato dal quotidiano economico, il fisco utilizza un algoritmo basato su una complessa struttura di parametri per calcolare gli indicatori sintetici di affidabilità fiscale, applicandoli a 2,73 milioni di lavoratori autonomi
Il voto sui contribuenti
Il punteggio arriva fino a 10, ma diversamente dalle valutazioni scolastiche, è l'8 a rappresentare la "sufficienza". Questo significa che il reddito dichiarato è adeguato al contesto economico e alle caratteristiche specifiche dell'attività, permettendo regole più semplici per compensazioni e rimborsi e riducendo i tempi per gli accertamenti
Nel 2023 1,53 milioni di dichiarazioni dei redditi non attendibili
Come spiega il Sole 24 Ore, nell'84% delle categorie monitorate, oltre la metà dei contribuenti ha presentato dichiarazioni fiscali inaffidabili. L'anno scorso, 1,53 milioni di lavoratori autonomi hanno presentato dichiarazioni non attendibili, con un aumento del 14%, superando il tasso di crescita complessivo (13%) dei contribuenti valutati dalle pagelle fiscali
L'84% degli autonomi ha pagelle fiscali insufficienti
Il mondo degli autonomi è diviso dai parametri Isa in 175 categorie: di queste, 147 (appunto l'84%) sono composte in prevalenza da pagelle fiscali inferiori a 8, che mediamente riportano un reddito da 22.165 euro
I settori più inaffidabili: dalle lavanderie a ristoranti e officine
A guidare la classifica sono i 7.645 titolari di lavanderia cha, con una percentuale di inaffidabilità indicata al 78,5% dalla tabella del quotidiano economico. Sopra la soglia del 70% sono in totale quindici categorie: dopo le lavanderie seguono il noleggio auto; la gestione di impianti sportivi; i ristoranti; le pelliccerie; l'assistenza ad anziani e disabili; i sondaggisti; la pesca e l'acquacultura; la lavorazione di te e caffè; associazioni e organizzazioni; panetterie; officine; i gestori di spazi culturali, sportivi e ricreativi; le discoteche; le attività finanziarie e assicurative
Farmacie, notai e attori i più affidabili
In testa alla hit delle categorie affidabili sono invece le farmacie (indice di inaffidabilità è al 25%), gli studi medici, gli attori, i notai, i paramedici e i fabbricanti di articoli in carta
La mappa del rischio evasione
Il Sole 24 Ore spiega che, classificando le regioni in base alla percentuale di contribuenti a rischio evasione fiscale, le prime nove posizioni sono dominate dalle regioni del Sud, con Molise, Basilicata e Calabria in testa, dove solo circa il 40% delle dichiarazioni raggiunge una sufficienza. A livello provinciale, Isernia, Taranto e Nuoro sono al vertice della classifica del rischio evasione, mentre Trento, Lecco e Belluno occupano gli ultimi posti.
- L'algoritmo che utilizza il fisco
- Il voto sui contribuenti
- Nel 2023 1,53 milioni di dichiarazioni dei redditi non attendibili
- L'84% degli autonomi ha pagelle fiscali insufficienti
- I settori più inaffidabili: dalle lavanderie a ristoranti e officine
- Farmacie, notai e attori i più affidabili
- La mappa del rischio evasione