Decreto salva-casa, come accedere alla sanatoria sulle difformità edilizie. La guida
EconomiaIntroduzione
Il provvedimento approvato dal Consiglio dei Ministri e pubblicato in Gazzetta Ufficiale entra nella fase operativa. Con le nuove regole i proprietari potranno sanare una serie di abusi minori come tramezzi o finestre posizionate diversamente a quanto autorizzato in origine. Rispetto al passato non si dovranno presentare tutti i titoli autorizzativi ma farà fede l’ultima variante. Per gli immobili sotto i 100 metri quadri la tolleranza aumenterà fino al 5%. Resta esclusa la possibilità di intervento su vetrate panoramiche amovibili, balconi o manufatti esterni alla struttura originaria, così come la modifica dell’altezza minima di stanze e corridoi
Quello che devi sapere
Dl salva-casa in Gazzetta Ufficiale
Il decreto salva-casa pubblicato in Gazzetta Ufficiale entra nella fase di attuazione. Il provvedimento approvato dal Consiglio dei ministri il 24 maggio scorso potrebbe però subire modifiche durante l’iter parlamentare
Per approfondire: Decreto salva-casa, c'è ok del Cdm. Dall'edilizia libera a tende e finestre: cosa prevede
Sanatoria su difformità "piccole"
Il provvedimento punta a regolarizzare “piccole difformità” edilizie, abusi minori come balconi, tramezzi o finestre posizionate diversamente rispetto all’autorizzazione iniziale
Aumentano le tolleranze
Il decreto estende il numero di opere di edilizia libera che non necessitano di autorizzazione. Rientrano ora gli interventi su verande, scalini, tende, porticati; la rimozione delle barriere architettoniche e l'installazione di pompe di calore fino a 12kw. Con l’aumento delle tolleranze fino al 5% per gli immobili sotto i 100 metri quadri sarà inoltre più facile sanare finestre, tramezzi e soppalchi. Come spiega al Messaggero Alessandro Panci, presidente dell’Ordine degli Architetti di Roma, “non dovranno essere per uso abitativo”
Tende da sole
Nel provvedimento si introducono facilitazioni per "opere di protezione dal sole e dagli agenti atmosferici la cui struttura principale sia costituita da tende, tende da sole, tende da esterno, tende a pergola" e che "sia addossata o annessa agli immobili o alle unità immobiliari, anche con strutture fisse necessarie al sostegno e all'estensione dell'opera". Per quanto concerne le catteristiche tecnico costruttive le opere devono "ridurre al minimo l'impatto visivo, l'ingombro apparente e devono armonizzarsi alle preesistenti linee architettoniche"
Le vetrate panoramiche
Il salva-casa taglia fuori dalla sanatoria le vetrate panoramiche amovibili (Vepa) che per la loro conformazione finiscono per creare spazi chiusi. Altri limiti riguardano i vincoli paesaggistici e la rilevazione della copertura che può comportare oneri di carattere strutturale facendola rientrare tra le strutture fisse
I pareri tecnici
Per sanare un immobile attraverso il sistema delle tolleranze costruttive che variano dal 2 al 5% occorre presentare la relazione di un tecnico. Come spiega Panici al quotidiano romano gli interventi possono essere anche aggiuntivi come "la realizzazione di alcuni elementi del progetto tipo le scale o le diverse ubicazioni delle aperture esterne e interne"
Balconi e manufatti esterni
Per quanto riguarda gli elementi strutturali o superiori al 5% di tolleranza non si potranno sanare balconi, manufatti esterni alla struttura originaria o piani in altezza
Stop alla doppia conformità
Per gli abusi minori un’altra novità riguarda il superamento della doppia conformità. Rispetto al passato non sarà necessario presentare tutti i titoli autorizzativi ma sarà valida l’ultima variante con l'invio della segnalazione certificata di inizio attività (Scia) e dell'asseverazione del tecnico
Le sanzioni
Il totale delle sanzioni pecuniarie è stimato dall’Agenzia del demanio. Di solito viene calcolata raddoppiando il peso della difformità sul valore dell’aumento dell’immobile grazie all’abuso stesso. La sanzione oscilla tra i 1.032 euro e i 30.987 euro
La vendita di case con abusi
Per quanto riguarda la vendita di case che contengono abusi occorre seguire le procedure ordinarie di sanatoria, pena l’annullamento dell’operazione. Il proprietario che non sana la difformità resta perseguibile anche nel caso di vendita. Sulle risposte della Pubblica Amministrazione il dl salva-casa introduce, per le piccole difformità, il principio del silenzio-assenzo al posto di quello del silenzio-diniego: se l'amministrazione non risponde l'istanza si intende accettata. I limiti di tempo sono 45 giorni per il permesso in sanatoria e 30 giorni per la Scia. Per gli immobili soggetti a vincolo paesaggistico si aggiungono fino a 180 giorni. Si prevede in ogni caso il pagamento di una sanzione parametrato all'aumento di valore dell'immobile
L'altezza delle stanze
Tra le modifiche che potrebbero arrivare durante la conversione in legge del decreto una riguarda il superamento del limite di altezza delle stanze. Nelle unità residenziali al momento restano valide le soglie minime di 2,70 metri per una stanza e di 2,40 per un corridoio. Eventuali cambiamenti dovranno tenere conto del rispetto di parametri igienico-sanitari
Le reazioni politiche
L'entrata in vigore del provvedimento continua a dividere maggioranza e opposizione nell'ultima settimana di campagna per le elezioni europee. Secondo il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini il salva-casa è “una grande opera di semplificazione e sburocratizzazione”. Critiche le opposizioni che bollano il decreto come “l’ennesimo favore a furbi ed evasori”. Positivo il commento del presidente di Confedelizia Giorgio Spaziani Testa che parla di "misure di buon senso"
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