Introduzione
La norma dovrà far luce su alcuni nuovi grattacieli e costruzioni del capoluogo lombardo che la Procura milanese considera abusivi. Intanto il provvedimento del salva-casa è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale: mira a "rimuovere quegli ostacoli, ricorrenti nella prassi, che determinano lo stallo delle compravendite a causa di irregolarità formali" come sottolineato dal governo
Quello che devi sapere
Il decreto salva-casa in Gazzetta Ufficiale
Il decreto salva-casa (TUTTE LE MISURE) è entrato da poco in vigore, dopo esser stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Come spiegato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, include “disposizioni urgenti e puntuali" per "salvare le nostre case da una normativa rigida e frammentata, fatta di procedure amministrative incerte che ostacolano la commerciabilità dei beni e precludono l'accesso a mutui, sovvenzioni e contributi"
La norma salva Milano
Adesso, come aveva sottolineato anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, si potrà lavorare subito “come gruppo Lega agli emendamenti, perché ci sono alcuni interventi che io e i parlamentari abbiamo già pronti. Penso all’altezza dei soffitti, penso alla riduzione della superficie minima per l’abitabilità, penso alla norma salva Milano”
Lo sviluppo della città
“Una città come Milano non può fermare le autorizzazioni edilizie, non può fermare lo sviluppo della città”, aveva aggiunto il leader della Lega. “E quindi andiamo a fare un intervento per aiutare le centinaia di famiglie che vivono oggi in palazzi che non possono essere abbattuti evidentemente”
Le costruzioni considerate abusive
Ma cos’è, precisamente, la norma “salva Milano”? Come chiarisce il Corriere della Sera, si tratta di un provvedimento che dovrà far luce sulla situazione legata ad alcuni nuovi grattacieli del capoluogo lombardo che vengono considerati abusivi dalla Procura di Milano. Secondo gli inquirenti sarebbero state autorizzate e realizzate nuove costruzioni in base alle procedure e agli oneri contemplati nell’ambito delle ristrutturazioni edilizie. In sostanza sono edifici realizzati dalI Comune secondo il meccanismo delle “demolizioni e ricostruzioni”, per cui i pm ritengono che fosse necessario un permesso a costruire attraverso uno specifico piano dei servizi. Si tratta di circa 150 edifici, tra cui anche grattacieli da 50 metri, costruiti dove in precedenza si trovavano altre strutture, come cortili o capannoni
Regole certe
La presidente dei costruttori Ance di Milano, Regina De Albertis, proprio in quest’ottica, aveva sottolineato l’importanza del “salva Milano” augurandosi possa arrivare “in tempi congrui, perché, lo abbiamo sempre detto, regole certe e tempi delle procedure definiti sono la base per operare correttamente”
Investimenti per svariati miliardi di euro
Lo stallo rispetto alle nuove costruzioni a Milano potrebbe mettere a rischio investimenti per svariati miliardi di euro e questo succederà almeno fino a quando il Parlamento non farà chiarezza sulle norme urbanistiche finite proprio nel mirino della Procura
Cosa comporta il decreto salva-casa
Ma torniamo al decreto salva-casa. Cosa comporta? Ad esempio, se nella planimetria della casa non compare un muro interno oppure una camera è più ampia del progetto originale, adesso si potrà regolarizzare più facilmente. Il provvedimento, infatti, riguarda tutta una serie di difformità esistenti alla data del 24 maggio. Si estende dunque la tolleranza costruttiva, cioè quando le variazioni di un appartamento sono superiori a quelle dichiarate. In particolare, si sale dal 2 a 5% per gli immobili fino a 100 metri quadrati per ridursi poi man mano che la superficie aumenta. Si semplifica poi il cambio di destinazione d’uso, ad esempio da abitazione ad ufficio
Il principio della doppia conformità
Uno degli obiettivi, come sottolineato dal governo, è rimuovere proprio gli ostacoli che rendono difficoltoso vendere un immobile che ha qualcosa fuori posto, anche perché in questi casi c’è il rischio che il compratore chieda l’annullamento del contratto oppure un risarcimento. Si allenta, in sostanza, il principio della doppia conformità cui si potrà rimediare dimostrando, ad esempio, che una tettoia rispetta le norme attuali senza dover più provare che non si infrangono anche le regole esistenti quando era stata avviata la costruzione
"Ammorbidire" il concetto di abitabilità
Per velocizzare le autorizzazioni si introduce il principio del silenzio-assenso. Dunque, se il Comune non risponde entro 45 giorni dalla richiesta di sanatoria, questa si intende accettata. Va segnalato che adesso i costi per sanare gli abusi oscilleranno tra 1.000 e quasi 31.000 euro, ma le regole potrebbero anche essere ampliate durante l’iter parlamentare: l’intenzione sarà quella di “ammorbidire” il concetto di abitabilità
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