Dal 15 marzo imprese e professionisti possono chiedere il bonus per l'acquisto di infrastrutture per la ricarica dei veicoli, promosso dal ministero dell'Ambiente. Nel nostro Paese ci sono 69 colonnine ogni 100mila abitanti, nei Paesi Bassi sono 827. E anche il numero di auto elettriche è ancora di molto inferiore rispetto a quello di ibride e motori termici. Di questo si è parlato nella puntata del 15 marzo di “Numeri”, approfondimento di Sky TG24
Da ieri, 15 marzo, e fino al 20 giugno è possibile inoltrare le domande per il bonus colonnine elettriche, l'incentivo per l'acquisto di infrastrutture per la ricarica dei veicoli promosso dal ministero dell'Ambiente. Ma come funziona questa agevolazione e quanto successo ha in Italia? E il nostro Paese a che punto è con la transizione verso l’elettrico? Di questo si è parlato nella puntata del 15 marzo di Numeri, approfondimento di Sky TG24.
Ancora poco successo per l’elettrico in Italia
Nel 2023 gli ecoincentivi per comprare auto ibride ed elettriche sono stati poco utilizzati, mentre sono andati esauriti quelli per le macchine meno inquinanti ma a motore termico (benzina e diesel). E il poco successo dell’elettrico in Italia è evidente anche dal numero di colonnine: nel nostro Paese ce ne sono 69 ogni 100mila abitanti - siamo 12esimi in Europa - a fronte delle 827 dei Paesi Bassi, delle 145 della Germania e delle 177 della Francia.
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Chi può chiedere il bonus colonnine
Il bonus colonnine elettriche è rivolto a imprese di qualunque dimensione su tutto il territorio nazionale e a singoli professionisti, per un importo pari al 40%, entro il limite del de minimis, delle spese ammissibili sostenute successivamente al 4 novembre 2021 e oggetto di fatturazione elettronica. Le spese possono riguardare l'acquisto e messa in opera di infrastrutture di ricarica, comprese le spese di installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio.
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La seconda edizione del bonus
Si tratta della seconda edizione del bonus, la prima - che si è conclusa a novembre del 2023 - prevedeva un massimo di 1.500 euro per famiglia e di 8mila euro per un condominio. Erano stati stanziati 80 milioni di euro, 40 milioni l’anno a partire dal 2022: solo poco più di 6 milioni di euro sono stati effettivamente spesi. Questo a causa sia dei requisiti per ottenere l’agevolazione che per il basso numero di auto elettriche presenti nel nostro Paese: nel 2023 erano 66mila a fronte di 635mila ibride, 447mila a benzina, 273mila e diesel e 144mila Gpl (e altro).
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Le risorse a disposizione
Per il bonus di quest’anno sono stati stanziati 87,5 milioni di euro, di cui 70 avanzati dalla tornata precedente. Il 90% dei fondi è destinato alle imprese, il resto ai professionisti con Partita Iva.