Lavoro e sicurezza, il governo promette più controlli e sanzioni

Economia
Simone Spina

Simone Spina

Fra le misure ipotizzate: divieto per le imprese irregolari di partecipare ad appalti per 2-5 anni e taglio degli sconti fiscali e contributivi. Annunciata l'assunzione di 500 ispettori. Nel 2023 fuori legge i due terzi dei cantieri controllati

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Più controlli e più sanzioni. Per tentare di arginare gli infortuni e le morti sul lavoro, come quelle del tragico crollo di Firenze, il governo promette una stretta contro chi non rispetta le regole sulla sicurezza e impiega in nero.

Divieto di partecipare agli appalti

Tra le misure in gestazione, e quindi ancora tutte da scrivere, ci sarebbe il divieto di partecipare agli appalti per un periodo compreso fra due a cinque anni per quelle aziende che si sono macchiate di reati o gravi violazioni delle norme per garantire la salute dei dipendenti.

Taglio sconti fiscali e contributivi

Le imprese irregolari, inoltre, rischierebbero di subire penalizzazioni economiche, con il taglio ai benefici fiscali e contributivi. Si prevedono, poi, controlli per verificare che il costo della manodopera sia adeguato a quello dell’intero appalto, in modo da impedire che la ditta risparmi sulla pelle dei lavoratori.

Irregolari due terzi dei cantieri controllati 

Il giro di vite sembra orientato soprattutto al settore dell’edilizia. Dove, secondo quanto riferito dalla ministra del Lavoro Marina Calderone nella riunione di governo, si concentra la maggiore percentuale di irregolarità, soprattutto fra le aziende impegnate in ristrutturazioni collegate al Superbonus.

In arrivo nuovi ispettori del lavoro

Per mettere un argine agli infortuni servono però i controlli e, quindi, gli ispettori. Ce ne sono molti meno di quelli che servirebbero. Calderone assicura che con le forze attuali quest’anno ci sarà il 40 per cento in più di ispezioni rispetto al 2023 e ha annunciato che ci saranno 500 nuove assunzioni, forse facendo scorrere le graduatorie dell’ultimo concorso, e con l’intento di reclutarne altri 250. Anche così, però, saremmo lontani dagli obiettivi fissati.

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