Ex Ilva, il Mimit nomina Giancarlo Quaranta commissario straordinario

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"La nomina di Quaranta risponde alle caratteristiche preannunciate dal governo: è una persona competente, che conosce il settore siderurgico e l'azienda da molti anni. Ci aspettiamo da subito un cambio di passo rispetto alla gestione fallimentare del passato e aspettiamo di conoscere quali saranno i primi interventi da mettere in campo". Questo il commento del segretario generale della Uilm, Rocco Palombella

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Il Mimit, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha nominato commissario straordinario di Acciaierie d'Italia Giancarlo Quaranta, professionista con una lunga esperienza nel settore siderurgico. Si conclude così il coinvolgimento di ArcelorMittal, iniziato nel 2018.

Uilm: “Quaranta è competente, conosce il settore”

"La nomina di Quaranta risponde alle caratteristiche preannunciate dal governo: è una persona competente, che conosce il settore siderurgico e l'azienda da molti anni. Ci aspettiamo da subito un cambio di passo rispetto alla gestione fallimentare del passato e aspettiamo di conoscere quali saranno i primi interventi da mettere in campo". Questo il commento del segretario generale della Uilm, Rocco Palombella. La procedura di amministrazione straordinaria per Acciaierie d'Italia, ha proseguito, rappresenta un "provvedimento estremo" ma "alle attuali condizioni rappresenta l'unica possibilità per salvare e rilanciare l'ex Ilva, l'ambiente, i lavoratori, le imprese dell'indotto e i lavoratori di Ilva in amministrazione straordinaria", ha aggiunto Palombella. Augurandosi “un incontro nel più breve tempo possibile. Non c'è più tempo da perdere, 20mila lavoratori aspettano risposte concrete e definitive".

Fiom: “Bene la rapida nomina del commissario, ora incontro con i sindacati”

Sulla stessa lunghezza d’onda la Fiom. "Positiva la rapidità della nomina del commissario straordinario a fronte dell'avvio della procedura di amministrazione straordinaria dell'ex Ilva per affrontare i problemi a partire dai lavoratori, dalla produzione, dalla salute e sicurezza e dalla tutela ambientale. E’ necessario che nelle prossime ore ci sia un incontro con le organizzazioni sindacali per aprire la discussione sullo stato degli impianti e le azioni per garantire la continuità produttiva. Chiediamo inoltre che il confronto con Palazzo Chigi continui". Così Loris Scarpa, coordinatore nazionale siderurgia per la Fiom-Cgil.

Un'immagine dello stabilimento Ilva a Taranto, 25 settembre 2013.
ANSA / CIRO FUSCO

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Chi è Giancarlo Quaranta

Pugliese, nato a Nardò in provincia di Lecce, Quaranta si è laureato in Ingegneria elettronica, Automazione ed Elettronica biomedica all’Università di Napoli. E' approdato all'Italsider il 2 gennaio 1984. In Ilva ha lavorato a più riprese negli ultimi anni e attualmente rivestiva il ruolo di direttore della Divisione Tecnica e Operativa di Ilva in amministrazione straordinaria. Da ottobre 2022, è presidente di Scaip, il Consorzio Elettrosiderurgici Italiani per il preridotto di ferro, il semiprodotto che serve ad alimentare i forni elettrici.

Un'esperianza di oltre 40 anni

"Quarant'anni di vita condivisi con la comunità siderurgica non sono pochi. La mia avventura nasce con la storica Italsider". Così Giancarlo Quaranta, neocommissario straordinario per Acciaierie d'Italia, ha raccontato in un recente post su LinkedIn la sua esperienza cominciata il 2 gennaio 1984, nel “primo giorno di lavoro in Italsider (stabilimento di Taranto)”. Direttore della divisione tecnica ed operativa dell'Ilva in amministrazione straordinaria, l'acciaieria tarantina sembra non avere segreti. Ricordando la storia Italsider "in un periodo oramai caratterizzato da turbolenze finanziarie, da piani di intervento governativo, da vari cambi di assetto societario, attuati nella speranza (o presunzione) che portassero stabilità e redditività all'azienda”, Quaranta racconta la decisione di privatizzarla. E da lì, con il passaggio dal pubblico al privato, in "una realtà gestionale prima a me ignota: concreta, dura, fortemente orientata al risultato, estremamente coinvolgente sul piano della responsabilità personale", ricorda "tante sfide proposte, tante sfide raccolte ed, incredibilmente, tanti risultati positivi consuntivati". Poi ha sottolineato come "le molteplici mutazioni gestionali" fino all'amministrazione straordinaria" abbiano portato a trovare “la soluzione definitiva alle tante criticità sociali, produttive, finanziarie e ambientali di questa storica fabbrica".

Un momento del primo presidio e corteo durante l'emergenza Coronavirus degli operai della ArcelorMittal, dopo l'arrivo delle lettere di cassa integrazione da parte dell'azienda, Genova, 18 maggio 2020. ANSA/LUCA ZENNARO

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