Taglio tassi, Lagarde: no scelte affrettate, faro sui salari

Economia
Simone Spina

Simone Spina

In tarda primavera o all'inizio dell'estate il costo del denaro sarà abbassato. La presidente della Bce Christine Lagarde non ha però fornito una data precisa perché si vuole capire se il calo dell'inflazione sarà duraturo. Rimangono rischi sui prezzi, tra i quali l'aumento degli stipendi

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“L’ultima cosa che voglio è una decisione affrettata sul taglio dei tassi”. Per Christine Lagarde bisogna continuare a muoversi con prudenza nella lotta all’inflazione perché – spiega la presidente della Banca Centrale Europea – decisioni avventate potrebbero non avere l’effetto di abbassare i prezzi e costringere, poi, a nuove misure restrittive.

Costo del denaro giù in tarda primavera o estate

Di fronte al Parlamento europeo la numero uno dell’Eurotower mostra fiducia sul raggiungimento dell’obiettivo di un’inflazione al 2 per cento, ma è chiara: non dirà se il costo del denaro sarà abbassato in tarda primavera o all’inizio dell’estate, perché servono maggiori dati, cioè bisogna capire meglio quanto robusta sia la discesa del carovita.

La corsa dei tassi d'interesse

I tassi d’interesse, dopo la corsa iniziata nell’estate del 2022, da settembre sono fermi al 4,5 per cento. Presto, ci si aspetta, dovrebbero calare, con la conseguenza che prestiti e mutui diventeranno meno onerosi, dando – si spera – slancio all’economia. Che dopo un 2023 debole resta sottotono, sebbene ci siano segnali di una ripresa nell’Eurozona per il prossimo anno.

La crescita dei salari può accendere l'inflazione

Tra i rischi legati ai prezzi, Lagarde indica l’aumento degli stipendi nell'Area Euro: "La crescita dei salari continua a essere sostenuta e dovrebbe diventare un fattore sempre più importante della dinamica dell'inflazione nei prossimi trimestri”. Negli ultimi tempi, comunque, queste spinte, dovute alla richiesta di recuperare il potere d’acquisto mangiato proprio dall’inflazione, sarebbero meno forti, a fronte di un mercato del lavoro robusto.

Unione monetaria da completare

Infine, un appello della presidente della Bce a tutte le forze politiche, in vista delle elezioni europee di giugno, per rafforzare la moneta unica: i primi 25 anni dell’Euro sono stati un successo – ha osservato – ma non tutti i traguardi sono stati raggiunti.

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