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Pil Italia 2024, per Bankitalia economia crescerà dello 0,6%

Economia

In Italia il prodotto è rimasto stazionario nel quarto trimestre del 2023, per il 2024 invece è previsto un incremento dello 0,6%, dopo il +0,7% dell'anno precedente. Lo rileva la Banca d'Italia nel bollettino economico

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L'economia italiana ha ristagnato alla fine del 2023 con un Pil che è salito dello 0,7% nell'anno e, anche per il 2024, la crescita sarà pari a un +0,6%. Il bollettino economico della Banca d'Italia sottolinea, come già anticipato nei giorni scorsi dal governatore Fabio Panetta, la fase di rallentamento con la crescita, spiega il rapporto, "che è stata pressoché nulla alla fine del 2023" limando le stime di ottobre. Nel 2024 "l'attività economica si rafforzerebbe gradualmente nel corso di quest'anno, sostenuta dalla ripresa del reddito disponibile e della domanda estera". La fine del superbonus peserebbe sugli investimenti.

I consumi delle famiglie

Rallentano, alla fine del 2023, i consumi delle famiglie le quali aumentano la propensione al risparmio e vedono aumentare il reddito disponibile in termini reali. Una fotografia piuttosto positiva, il bollettino segnala anche una riduzione del loro indebitamento (già inferiore alla media europea). E tuttavia il clima di fiducia dei consumatori - pur migliorando marcatamente in dicembre, anche grazie alla rapida riduzione dell'inflazione - nella media del quarto trimestre è diminuito sul periodo precedente. Un calo che "rispecchia soprattutto il peggioramento dei giudizi sulla situazione economica generale, mentre le valutazioni sulla componente personale appaiono più resilienti".

L'inflazione

"La discesa dell'inflazione si è accentuata e si è estesa ai beni industriali non energetici e ai servizi". La Banca d'Italia stima che l'aumento dei prezzi al consumo si ridurrà all'1,9 per cento nel 2024 (dal 5,9 nel 2023), per poi scendere gradualmente fino all'1,7 nel 2026. L'inflazione di fondo diminuirà al 2,2 per cento nell'anno in corso (dal 4,5 nel 2023) e si porterà sotto il 2 per cento nel biennio successivo.

L’occupazione

L'occupazione continua a crescere e la dinamica salariale rimane robusta: "A ottobre e novembre del 2023 il mercato del lavoro ha mostrato segnali di tenuta - si legge - l'occupazione ha continuato a crescere, anche se a ritmi inferiori rispetto alla prima parte dell'anno. Il tasso di partecipazione ha raggiunto un nuovo massimo da quando la serie è calcolata, mentre quello di disoccupazione è rimasto stabile. Nel terzo trimestre si e' ulteriormente rafforzata la dinamica delle retribuzioni nel settore privato non agricolo. I margini di profitto, rimasti sopra i livelli pre-pandemici nonostante la recente lieve flessione, e il calo dei costi degli input potrebbero consentire alle imprese di assorbire le pressioni salariali senza determinare nuovi aumenti dei prezzi". L'espansione dell'occupazione, spiega Bankitalia, "è proseguita anche nel terzo trimestre e nei primi mesi autunnali, sebbene in misura piu' contenuta rispetto alla prima metà dell'anno. Il tasso di disoccupazione è rimasto stabile, riflettendo l'aumento di quello di attività, che ha raggiunto un nuovo massimo da quando la serie è calcolata. La crescita delle retribuzioni si è rafforzata e continuerà a intensificarsi nel corso del 2024".