L'ex premier parlando ad un evento del Financial Times: "L'economia europea deve ritrovare in fretta la competitività perduta negli ultimi 20 anni"
"La guerra in Ucraina è stata preceduta da una lunga serie di arretramenti sui nostri valori fondamentali: l'ammissione della Russia al G8 nonostante il mancato riconoscimento della sovranità ucraina, la promessa mancata di un intervento in Siria nel caso in cui Assad avesse usato il gas come arma, la Crimea, il ritiro dall'Afghanistan", ha detto l'ex premier Mario Draghi, parlando ad un evento del Financial Times, dove ha sostenuto che "la lezione che se ne può trarre è che non dobbiamo mai scendere a compromessi sui nostri valori fondamentali", su cui è stata costruita l'Ue cioè pace, democrazia, libertà, sovranità nazionale". "Quello che non possiamo fare è starcene fermi, senza reagire", ha continuato. "Abbiamo scoperto che ciò che per molti anni avevamo dato per scontato non lo era affatto, e dobbiamo combattere per difenderlo. Ma non ho dubbi sul successo finale", ha detto Draghi, ribadendo che "non c'è alternativa che vincere questa guerra".
Draghi: "Economia Ue sia di nuovo competitiva"
L'economia europea deve ritrovare in fretta la competitività perduta negli ultimi 20 anni, e per farlo occorre aumentare la produttività con investimenti nella tecnologia, razionalizzare la spesa per la difesa, muoversi per forniture comuni di energia in modo da abbattere i prezzi: lo ha detto l'ex presidente della Bce ed ex premier italiano, Mario Draghi, parlando ad un evento del Financial Times. "Abbiamo bisogno di una produttività molto più alta, anche per sostenere una società che invecchia: possiamo riuscirci solo attraverso investimenti ad alto valore aggiunto e ad alto tasso di tecnologia", ha detto ancora l'ex premier.