Fmi: nella bozza della manovra non ci sono riforme per la crescita

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Il Fondo Monetario Internazionale "consiglia al governo di essere più ambizioso e di pensare a riforme favorevoli alla crescita" nella manovra

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L'Fmi conferma la stima di un +0,7% per il pil dell'Italia nel 2023 e "consiglia al governo di essere più ambizioso e pensare a riforme favorevoli alla crescita" nella manovra. E infatti: "Abbiamo consigliato al governo italiano di anticipare l'aggiustamento e di essere più ambizioso, nonché di pensare anche a riforme di bilancio strutturali e favorevoli alla crescita, che non sono previste nella bozza di bilancio 2024". Lo ha detto il direttore del Dipartimento europeo del Fondo monetario internazionale, Alfred Kammer, presentando il Regional Economic Outlook per l'Europa. (LA CRESCITA)

La manovra

Per l'Italia "sarà importante avviare un percorso favorevole alla crescita e aumentare la produttività, questa è la questione chiave. Pertanto sosteniamo un aggiustamento di bilancio favorevole alla crescita", ha aggiunto. Infine: "La politica monetaria si sta avvicinando alla fine del ciclo di inasprimento. Si prevede un moderato consolidamento fiscale nel 2023, in ripresa nel 2024. La storia suggerisce che sono necessari diversi anni affinché l'inflazione ritorni a livelli normali dopo un episodio inflazionistico", scrive il Fondo, sottolineando che "mantenere un orientamento di politica monetaria restrittiva è fondamentale per garantire il ritorno dell'inflazione al target entro un arco di tempo ragionevole" e "molte banche centrali dovranno mantenere tassi di riferimento elevati per un certo periodo". 

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