Risparmi, salgono i tassi dei conti deposito: cosa bisogna sapere per farli fruttare
Nel corso degli ultimi 10 mesi hanno registrato una crescita netta. La caratteristica principale del conto deposito è la sua natura a basso rischio e la tutela dei risparmiatori. Attenzione però alle diverse tipologie: liberi, vincolati (e svincolabili o meno)
- I risparmiatori tornano a puntare sui conti di deposito: secondo dati confrontati su Segugio.it, il tasso di interesse su questa tipologia di prodotto ha avuto negli ultimi 10 mesi una crescita netta
- Alcuni esempi. Il prodotto con scadenza a 12 mesi aveva un tasso del 3,3% a gennaio 2023, mentre a ottobre è arrivato al 5%. Il tasso medio dei cinque prodotti più convenienti è passato, nello stesso arco di tempo, da 2,93 a 4,66%
- La convenienza si registra anche con i prodotti a più lunga durata. Quelli a cinque anni – 60 mesi – a ottobre segnano un tasso a 5,75%. A gennaio il valore era 4%
- L’incremento nel corso del tempo è stato costante. Il Sole 24Ore suggerisce di prestare attenzione alla tipologia di conto di deposito: libero o vincolato (e potenzialmente svincolabile o meno)
- È diverso dal conto corrente tradizionale: non viene infatti utilizzato per le operazioni quotidiane come pagamenti e prelievi. Invece, si tratta di un sistema con cui accumulare risparmi e ottenere un rendimento sugli stessi
- I tassi di interesse applicati dagli istituti bancari possono variare in base a molti fattori. Le condizioni di mercato o le politiche della banca stessa, per esempio. È importante tenere conto del tasso di interesse offerto, in quanto determinerà l’entità del rendimento che si potrà ottenere
- Tuttavia, ha proseguito, va sempre capito come vengano liquidati gli interessi: in anticipo, annualmente, o trimestralmente