Pensioni, con Quota 104 assegno più leggero

Economia
Simone Spina

Simone Spina

Sforbiciata del 4 per cento per chi andrà via dal lavoro in anticipo col nuovo sistema previsto dalla manovra. Da gennaio serviranno almeno 63 anni di età e 41 di versamenti Inps. Il premio per chi non utilizza il meccanismo sarà assorbito in parte dal taglio dei contributi per tutti i dipendenti con redditi fino a 35mila euro lordi. E si allungano le finestre d'uscita

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Chi dall’anno prossimo sfrutterà Quota 104, cioè chi andrà in pensione avendo almeno 63 anni di età e 41 di contributi, avrà un assegno più leggero di diverse decine di euro rispetto a quello che prenderebbe se non utilizzasse il nuovo meccanismo di anticipo previsto con la manovra.

Quanto si perde

Un taglio che viene calcolato in circa il 4 per cento e che, quindi, potrà valere – per esempio - dai 40 a 100 euro in meno al mese se il bonifico dell’Inps è compreso fra i mille e i 2.500 euro lordi. Più bassa sarà l’età, maggiore sarà la perdita.

Il governo stringe la cinghia

Con questo sistema, che innalza di un anno rispetto ad adesso il requisito anagrafico (fino a dicembre c’è Quota 103), diventa ancora più chiaro l’intento del governo di cercare di frenare gli esodi dal lavoro e, così, contenere la spesa previdenziale.

Premio (magro) per chi resta

In questo senso è orientanto anche il premio, previsto sempre nella bozza della legge di Bilancio, a chi, pur avendo le carte in regola per l’anticipo, rimane al suo posto. A questi operai e impiegati non verrà fatta pagare la quota di contributi che normalmente versano con lo stipendio. Un beneficio che pesa per poco più del 9 per cento ma che in molti casi si assottiglierà di molto (riducendo i denari risparmiati) perché assorbito dallo sconto che Palazzo Chigi dà a tutti i dipendenti con reddito fino a 35mila euro lordi l’anno.

In estate i primi pensionati con Quota 104

Chi sceglie Quota 104, inoltre, vedrà allungarsi la cosiddetta finestra di uscita, cioè passerà più tempo fra il giorno in cui si fa domanda di pensionamento e quello in cui effettivamente si potrà rimanere a casa. Tre mesi in più rispetto a ora, il che vuol dire che i dipendenti privati dovranno aspettare sei mesi, che diventano nove per quelli pubblici. In pratica, nella migliore dell’ipotesi i primi ad andare via con Quota 104 li vedremo la prossima estate.

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