Dopo un avvio di settimana in calo per lo spread tra Btp e Bund, che ha aperto la seduta a 191 punti, il differenziale tra i due titoli di stato è salito nel corso della mattinata a 193, per poi tornare a 189 nel primo pomeriggio
Dopo che questa mattina lo spread tra Btp e Bund era risalito a 193 punti, nel primo pomeriggio si è registrata una nuova arrivando a 189 punti base. Il rendimento del decennale italiano invece si attesta al 4,77%.
Tremonti: "Problema non è spread, ma debito"
L'ex ministro Giulio Tremonti in un'intervista al Corriere della Sera affronta il tema: "Oggi il problema non è se è alto o basso lo spread, ma il debito. Possiamo pure notare che lo spread, riferito al tasso tedesco, aveva più senso quando la Germania andava bene. Ma il problema resta il monstre del debito italiano al quale siamo arrivati dopo la fine degli anni Settanta: poi il debito sale fino a degenerare e produce una democrazia del deficit che poi diventa deficit di democrazia. E segna la fine della Prima Repubblica". Solo tra il '93 e il '94 - continua Tremonti - inizia una lunghissima fase di riduzione del debito, fino quasi al 100%. Nel 2011, dopo la crisi del 2008, il debito arriva al 117% del prodotto, ma attenzione: non perché aumenta la spesa pubblica, ma perché viene meno il Pil. Dopo il debito sale in verticale. Ecco, quella crisi non è stata superata". Per quanto riguarda il governo Meloni, Tremonti osserva che: "Arriva alla fine di un ciclo di finanza strana, diversa dal passato. È cambiata la struttura del capitalismo: anche se c'è un'enorme ricchezza privata, i prezzi si fanno dall'estero sui margini. E poi, c'è l'incerto stato dell'Unione, perché il vecchio Patto di stabilità è sospeso". Poi sulla possibilità di un governo tecnico: "L'esecutivo attuale viene dopo un decennio di finanza scriteriata sia per ciò che è stato fatto che per ciò che non è stato fatto. Vuol dire che questo governo ha oggi enormi responsabilità. Ma sono convinto che avendo una grande forza parlamentare, abbia la possibilità di esprimere le politiche necessarie".