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Olio d'oliva, prezzi in aumento: 30% in più per il consumatore finale

Economia
©Ansa

"Questo perchè i costi di produzione sono lievitati a causa della siccità e in più per la mancanza di prodotto in tutta l'area del Mediterraneo". Lo ha riferito all'Adnkronos Gennaro Sicolo, presidente di Italia Olivicola, la più grande organizzazione nazionale di produttori olivicoli che raggruppa 47 cooperative in tutte le province italiane

 

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"Per la prossima campagna olivicola calcoliamo un rincaro del prezzo del 30-40% all'ingrosso, noi produttori venderemo a 9 euro al chilo e sullo scaffale l'olio italiano sarà a 10-11 euro al litro, con un 30% in più per il consumatore finale rispetto alla scorsa annata. Lo ha riferito all'Adnkronos Gennaro Sicolo, presidente di Italia Olivicola, la più grande organizzazione nazionale di produttori olivicoli che raggruppa 47 cooperative in tutte le province italiane. "Questo perchè i costi di produzione sono lievitati a causa della siccità e in più per la mancanza di prodotto in tutta l'area del Mediterraneo", ha aggiunto. E c'è di più, perchè come riporta anche "Il Sole 24 Ore", le prospettive non sono positive: "il prezzo non calerà almeno per i prossimi due anni". 

"Con siccità e caldo produzione azzerata nel bacino del Mediterraneo"

"In questa campagna, con questi prezzi, quest'anno recupereremo i costi di produzione rispetto ad altri in cui è andata peggio. Ma non per un effetto strutturale sul mercato ma semplicemente perchè nell'intero bacino del Mediterraneo non c'è produzione, la Spagna è stata colpita da una forte siccità e non ha produzione, come anche la Tunisia, il Marocco e il Portogallo. E quindi gli industriali italiani non possono andare lì ad acquistare il prodotto", ha riferito l'esperto. A fine mese, ha spiegato ancora, "si inizierà il raccolto delle olive in Sicilia, poi la Calabria e poi in Puglia ai primi di ottobre. Di seguito inizierà la raccolta anche nelle altre regioni. E' una campagna a macchia di leopardo. Ci sono regioni, come appunto la Sicilia, la Puglia e la Calabria, in cui c'è una buona produzione. Nel Centro-Nord, invece, non c'è tanta produzione a causa delle piogge del mese di maggio che hanno slavato l'albero di ulivo quando era in fiore e quindi non c'è stata la necessaria impollinazione dei fiori stessi", ha poi concluso. 

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