Manovra 2024, medici contro il governo: 4 miliardi per la sanità o scioperi e dimissioni

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"Se non dovessero arrivare i quattro miliardi, per quanto ci riguarda sarebbe il blocco delle attività", ha detto a Fanpage.it Pierino Di Silverio, segretario del principale sindacato dei medici Anaao-Assomed

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Il governo Meloni dovrà fare i conti con risorse economiche molto limitate e tante promesse da mantenere nella prossima legge di bilancio. Per quanto riguarda la sanità, dopo il record di spesa sanitaria durante la pandemia da Covid-19, i governi italiani sono tornati a prevedere un investimento relativamente ridotto. Ora però "il sistema si sta reggendo in piedi solo grazie a uno sforzo enorme da parte dei medici", ha detto a Fanpage.it Pierino Di Silverio, segretario del principale sindacato dei medici Anaao-Assomed. E ancora: "Se non dovessero arrivare i quattro miliardi, per quanto ci riguarda sarebbe il blocco delle attività. Non escludiamo delle risposte anche estreme. Qui bisogna capire: non è una questione di soldi in numeri assoluti e basta. Conta la percentuale del Pil che noi dedichiamo alla sanità. Ogni Stato è come una famiglia con un budget. Quando io faccio programmazione, devo capire quanto budget voglio destinare alla sanità. Se continuo a destinare percentuali così basse, è normale che i soldi non ci saranno mai. Se si aumenta almeno di un punto e mezzo lo stanziamento, come noi chiediamo, i soldi si trovano".

Le dichiarazioni

Cosa potrebbe accadere? Non sono escluse decisioni drastiche: "Se non arrivano, allora si parla di scioperi, di blocco degli ospedali, ma anche di dimissioni di massa. Che peraltro sono già cominciate. La fondazione Gimbe ha pubblicato un rapporto sostenendo che se i finanziamenti alla sanità non aumentano drasticamente si perderà il diritto costituzionale alla tutela della salute? Concordo pienamente. L'articolo 32 della Costituzione dice che bisogna erogare cure per tutti. Senza fondi, non sei in grado di farlo e quel diritto non viene tutelato. Senza soldi, non si può investire in un nuovo modello sanitario. Non si possono abbattere le liste d'attesa, non si possono rinnovare le infrastrutture ospedaliere, finanziare le case della salute, integrare la medicina ospedaliera e la medicina del territorio. Non si possono stipulare contratti, non si può rinnovare il contratto collettivo, non si possono assumere medici né finanziare le borse di specializzazione per formarne di nuovi. Non si può fare sanità", conclude Di Silverio.

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