Investimenti, quanto rendono ora le obbligazioni a sconto e cosa cambia con tassi bassi
Si tratta di titoli scambiati sul mercato secondario al di sotto del valore di emissione e di rimborso. Ma vale la pena acquistare titoli a sconto rispetto ad altre emissioni? Ecco cosa sapere
Conviene puntare sulle obbligazioni a sconto per un investimento? Se sì, è il momento giusto per farlo? Per rispondere a queste domande conviene fare un passo indietro per capire bene cosa sono le obbligazioni a sconto
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Si tratta di titoli lanciati da emittenti pubblici, ad esempio i Btp, o dalle imprese, i corporate bond, o da emittenti sovrannazionali come Bei o Banca Mondiale in valute di Paesi emergenti con buone prospettive di ripresa economica
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Sono scambiate sul mercato secondario, dove tutti gli operatori pubblici e privati possono acquistare o vendere liberamente, al di sotto della pari, ovvero al di sotto del valore di emissione e di rimborso
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Ma perché alcune emissioni obbligazionarie hanno prezzi di mercato inferiori al prezzo di sottoscrizione e al valore di rimborso? Avviene "perché al momento dell’emissione questi titoli, che spesso hanno una durata medio-lunga, avevano cedole molto basse a causa delle condizioni di mercato del momento", ha spiegato al Corriere della Sera Paolo Barbieri, gestore specializzato nel reddito fisso della società indipendente di gestione del risparmio Valori Asset Management
Secondo Barbieri "un bond a 10 anni emesso nel 2020 o nel 2021 difficilmente aveva una cedola superiore all’1 -1,5%. Ora che i tassi di mercato sono a circa il 4,5% quei titoli di ottima qualità hanno comunque un prezzo di mercato inferiore - ha sottolineato il gestore -, che scende sotto la pari fino a quando il suo rendimento complessivo non eguaglia quello delle altre emissioni a cedola elevata"
Bisogna però capire se vale la pena acquistare titoli a sconto rispetto ad altre emissioni trattate alla pari (o sopra la pari) e con cedola più alta, visto che il rendimento delle due tipologie di titoli è allineato grosso modo sugli stessi valori
L'opportunità è data dal fatto che "in questo momento sia in Europa che negli Stati Uniti siamo vicini al picco massimo di aumento dei tassi di interesse", ha spiegato l'esperto, aggiungendo che "dall’inizio del prossimo anno negli Usa e nella seconda metà del 2024 in Europa i tassi di interesse dovrebbero iniziare lentamente a scendere e questo offre un grande potenziale di guadagno ai detentori di titoli a sconto”
Facendo un esempio concreto, un titolo a 10 anni già emesso e scambiato sul mercato guadagna circa 7 punti percentuali in conto capitale per ogni diminuzione di un punto percentuale dei tassi di interesse di mercato. Viceversa li perde se i tassi salgono
Nei prossimi anni quindi i detentori di titoli a lunga scadenza, oltre all’attuale rendimento cedolare, potranno guadagnare un multiplo del 7% per ogni punto di ribasso dei tassi. Ovviamente si tratta di un guadagno sulla carta, che si realizza solo vendendo il titolo quando le condizioni saranno vantaggiose. Portandolo alla scadenza naturale si avrà soltanto il rimborso alla pari
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