Bonus trasporti, fondi finiti ma nuove domande dal 1°settembre: cosa sapere
Il sito del ministero del Lavoro non permette più di ottenere il contributo per l’acquisto degli abbonamenti ai mezzi pubblici - come treni, bus e metro - e rimanda all’inizio del prossimo mese, in caso di eventuali residui derivanti dal mancato utilizzo. "Il governo Meloni ha tagliato sullo stanziamento e la platea degli aventi diritto. Riportando il limite Isee a 35mila euro si potrebbero aiutare tantissime famiglie con poche decine di milioni di euro in più", ha dichiarato Antonio Misiani del Pd
C’è un grande assente in queste ultime settimane, di cui non si parla più: che fine ha fatto il bonus trasporti per ottenere agevolazioni per gli abbonamenti al trasporto pubblico?
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Se si accede alla pagina presente sul sito del Ministero dei Lavoro, si legge che "non è più possibile procedere con la richiesta del bonus per il momentaneo esaurimento della dotazione finanziaria prevista del Decreto-legge n. 5 del 14 gennaio 2023" (che fa riferimento ai prezzi dei carburanti)
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Eppure, c’è una novità: sul sito è infatti riportato che "sarà possibile effettuare un nuovo tentativo di richiesta a partire dalle ore 8 del 1° settembre 2023 per usufruire degli eventuali residui generati dal mancato utilizzo di bonus richiesti nel mese di agosto 2023"
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Ma come funziona il bonus? Il contributo si può chiedere per sé o per un minorenne a carico. Il richiedente accede con SPID o Carta d’Identità Elettronica (CIE) e indica il codice fiscale del beneficiario
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È possibile ottenere l’incentivo di 60 euro, dedicato a studenti, lavoratori, pensionati e cittadini con un reddito complessivo non superiore a 20mila euro, fino a esaurimento della dotazione iniziale, pari a 100 milioni di euro
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Va inoltre ricordato come sia possibile acquistare con l’incentivo abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico: il buono è nominativo ed è utilizzabile per l'acquisto di un solo abbonamento annuale o mensile di trasporto pubblico locale, regionale, interregionale o di trasporto ferroviario nazionale
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Nonostante il governo Meloni abbia ristretto le maglie dei beneficiari, passati da coloro che dispongono di 35mila euro di reddito a 20mila, i voucher emessi sono comunque andati via in modo esponenziale: al 4 agosto risultavano essere emessi 1.875.600 bonus trasporti
Va ricordato come il bonus era nato nel dl Aiuti (decreto legge n. 50/2022) dove all'articolo 35 veniva istituito un Fondo con uno stanziamento iniziale di 79 milioni, saliti fino a 180. Questo Fondo è stato successivamente incrementato di 10 milioni dai decreti Aiuti-bis e Aiuti-ter per poi essere depotenziato nel dl Aiuti-quater, con una sforbiciata di 50 milioni
"Secondo alcune stime l’extragettito tributario dei rincari ferragostani supererebbe i due miliardi di euro. Il governo dovrebbe spiegare agli italiani cosa ha intenzione di fare", ha dichiarato il senatore Pd Antonio Misiani, che ha poi aggiunto: "Il bonus per ridurre il costo degli abbonamenti per il trasporto pubblico, introdotto nel 2022 dal governo Draghi su proposta del ministro Orlando è stato prorogato dal governo Meloni per il 2023 ma tagliando lo stanziamento e la platea degli aventi diritto"
Per questo, secondo il senatore Pd, "il bonus andrebbe rifinanziato riportando il tetto a 35mila euro: con poche decine di milioni di euro in più si aiuterebbero concretamente tantissime famiglie"
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