L'Eurotower non concorda con il metodo e con i contenuti della decisione del governo di Giorgia Meloni e la lettera, firmata dalla presidente Lagarde, dovrebbe arrivare a Palazzo Chigi entro un paio di settimane. La Bce lamenterebbe di non essere stata consultata o preventivamente avvisata della decisione e riterrebbe il provvedimento dannoso per l'economia
La Banca centrale europea si discosta dalle scelte del governo Meloni e dice no alla tassa sugli extraprofitti delle banche. La Bce, come riporta il Corriere della Sera, critica il merito e il metodo con i quali è stata portata avanti la decisione e si prepara a inviare al governo una lettera, firmata dalla presidente Christine Lagarde, che dovrebbe arrivare sul tavolo di Palazzo Chigi e su quello del Tesoro al massimo tra un paio di settimane.
I punti critici
Nella missiva la Bce lamenterebbe innanzitutto il fatto di non essere stata avvisata della decisione di introdurre il prelievo. La scelta non sarebbe stata comunicata preventivamente neanche alla Banca d‘Italia. Altri punti critici riguardano la sostanza della tassa: l’Eurotower riterrebbe il provvedimento potenzialmente dannoso per l'economia ed il credito, considerando un errore intervenire d'autorità sui margini di interesse delle banche senza considerare i costi e indebolendo la capacità degli istituti di credito di resistere ad eventuali futuri shock.
