Tassa extraprofitti, Milano a -2,12%. Banche bruciano 9 miliardi di euro

Economia
©IPA/Fotogramma

Il Ftse Mib ha ceduto prima lo 0,5%, per poi ampliare il calo fino a -2,2%. In rosso i titoli degli istituti dopo la mossa del governo sulla tassazione degli extraprofitti bancari

ascolta articolo

Borse europee deboli nel finale, con Milano (-2,12%) maglia nera per la tassa sugli extraprofitti bancari introdotta con il 'decreto asset': quasi nove i miliardi bruciati dalla Banche in una sola seduta. Gli analisti sottolineano che "il nuovo impatto simulato è anche superiore alla simulazione che abbiamo eseguito ad aprile" e calcolano che l'utile netto delle banche nel 2023 potrebbe essere ridotto di circa il 10%. Adesso si attende che la norma - che per il Mef "salvaguarda il sistema" - arrivi al Colle per la firma: il governo sarebbe intenzionato a farlo in tempo per annunciare il decreto in Aula alla Camera già questa settimana. Fuori dai confini nazionali, fanno meglio di Milano Francoforte (-1,25%), Parigi e Madrid (-0,87% entrambe) e soprattutto Londra (-0,49%). In rosso anche gli indici Usa (Dow Jones -1,18% e  Nasdaq -1,6%).

Crollano le banche, spread a 166 punti

Hanno bruciato 8,96 miliardi di euro le banche in Piazza Affari per la tassa sugli extraprofitti annunciata dal governo: quasi un terzo delle perdite totali di Piazza Affari. Il listino milanese ha perso il 2,12% a 27.942 punti, bruciando 27,71 miliardi, di cui quasi 1/3 a causa del crollo dei titoli bancari. Bper ha perso il 10,94% a 2,53 euro, Mps il 10,83% a 2,47 euro, Fineco il 9,91% 12,22 euro, Banco Bpm il 9,09% a 4 euro, Intesa l'8,67% a 2,33 euro, Mediolanum il 5,96% a 7,91 euro e Unicredit il 5,94% a 21,28 euro. Più caute Banca Generali (-3,14% a 32,1 euro), Mediobanca (-2,48% a 11,59 euro) e Banca Sistema (-1,55% a 1,14 euro), che prevede un effetto "quasi nullo" della tassa. Ancora meno Poste (-1,4%). Scende a quota 166,4 punti il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi, con il rendimento italiano in ribasso di 12,5 punti al 4,12% e quello tedesco di 13,3 punti al 2,46%. Riduce il rialzo il dollaro a 0,913 euro, e 0,78 sterline.

Fazzolari: "Siamo l'unico governo che ha la forza di tassare le banche"

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari ha parlato di "un grosso squilibrio" nel sistema: oggi ci sono "due tassi di riferimento molto distanti tra loro, quelli di accesso al credito e quelli riconosciuti quando si versa". Per questo il governo si è mosso verso "un'operazione giustizia", riducendo "una stortura" del mercato. E sottolinea che questo esecutivo è l'unico che ha avuto "la forza di tassare le banche",  perché "è l'unico governo che non ha rapporti privilegiati col sistema bancario". Un concetto che la premier, raccontano, avrebbe espresso anche in Cdm, puntando il dito contro il circolo vizioso dei rapporti con il sistema bancario.

Euro currency money cash money, used euro bills

approfondimento

Tassa su extraprofitti delle banche, cos’è la misura approvata dal Cdm

La tassa sugli extraprofitti bancari

Il prelievo sugli extraprofitti, secondo quanto si apprende da fonti di governo, dovrebbe portare alle casse dello Stato più di 2 miliardi. La misura è stata approvata a sorpresa: la tassa varrà sui bilanci 2022 e 2023. Il prelievo del 40% scatterà se il margine di interesse registrato nel 2022 "eccede per almeno il 3%" il valore dell'esercizio 2021. Percentuale che sale al 6% confrontando il 2023 col 2022.

Quanto vale la tassa?

Va tenuto presente che le cinque maggiori banche italiane hanno registrato nel primo semestre del 2023 una crescita del 57,6% del margine di interesse, salito nell'aggregato a 17,814 miliardi complessivi rispetto agli 11,303 del primo semestre del 2022. I dati sono stati calcolati dalla Fondazione Fiba di First Cisl e sono stati diffusi nei giorni scorsi dopo la chiusura dei conti semestrali. Il margine di interesse, calcolato come differenza tra interessi attivi e passivi, è il parametro scelto dal governo per calcolare la tassa del 40% sugli extraprofitti delle banche, di cui è stata annunciata ieri l'introduzione. Solo per il primo semestre 2023, dunque, applicando l'aliquota ai 6,511 miliardi di incremento del margine, si avrebbe un gettito di 2,6 miliardi di euro, sempre limitatamente alle top five - Intesa, Unicredit, Bper, Banco Bpm e Mps. Se ipoteticamente le banche dovessero chiudere l'anno raddoppiando questa cifra, la tassa sugli extraprofitti potrebbe quindi valere anche più di 5 miliardi di euro.

spread

approfondimento

Spread, cos'è e cosa significa

Economia: I più letti